Sabato si è conclusa a Porto Cervo la seconda tappa della Persico 69F Cup, il circuito riservato ai monoscafi a foil 69F, con 8 equipaggi in regata.

Dopo due giorni effettivi di regate (venerdì tutti a terra per il troppo maestrale), la vittoria finale è andata all’equipaggio di casa di Young Azzurra, con lo skipper Ettore Botticini, che nel corso dell’evento è stato il più costante e regolare, seguita dagli svizzeri di Okalys Youth Project, secondi, e da FlyingNikka 74, la seconda barca del team FlyingNikka portata da Alessio Razeto e con a bordo Andrea Fornaro e Lorenzo De Felice, che ha chiuso terza grazie a una vittoria, tre secondi posti, un quarto, due quinti e un sesto posto. Quinto posto finale per FlyingNikka 47 (Roberto Lacorte, Enrico Zennaro e Lorenzo Bressani), che pur avendo vinto tre regate è stata troppo incostante per poter puntare a un podio finale.

L’appuntamento con la Persico 69F Cup è per i primi di settembre, a Torbole, sul Garda, per la terza tappa del circuito.

Secondo evento dell’anno in arrivo per il team FlyingNikka di Roberto Lacorte, che questa settimana, fino a sabato, sarà impegnato in Sardegna, a Porto Cervo per la precisione, nel GP sardo della Persico 69F Cup.

Dopo il secondo (con la barca numero #47) e il quarto posto (con la #74) ottenuti nella prima regata dell’anno della Persico 69F Cup, a Malcesine, sul Garda, il team in regata per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa con il supporto dello sponsor Cetilar®, andrà quindi a caccia della prima vittoria stagionale nel contesto delle “barche volanti” Persico 69F, in quello che è il circuito più entusiasmante e avveniristico della vela professionistica.

Tre i giorni di regata, da giovedì a sabato, con organizzazione dello Yacht Club Costa Smeralda: a bordo di FlyingNikka47 il timoniere Roberto Lacorte, affiancato da Enrico Zennaro e Lorenzo Bressani, mentre su FlyingNikka74 il timone è di Alessio Razeto, con Lorenzo de Felice e Andrea Fornaro in equipaggio.

Un super Tommaso Perrino si è aggiudicato il Czech Disabled Golf Master, evento di spicco del circuito EDGA, che si è disputato mercoledì e giovedì sui green del Golf Resort Black Bridge, a Praga.

Supportato dal brand Cetilar® nella sua attività agonistica, Tommaso Perrino al momento è il numero 6 delle classifiche mondiale EDGA, ma in ulteriore ascesa dopo questa vittoria. Durante il recente Czech Disabled Golf Master si è imposto in condizioni meteo difficili (forte vento, soprattutto), dimostrando ancora una volta di avere una marcia in più e di poter primeggiare ad altissimi livelli in ambito internazionale.

Dopo questo importante successo, Perrino, che tra le altre cose è anche l’attuale Commissario Tecnico della Nazionale Italiana paralimpica di golf, proseguirà la sua attività nel circuito EDGA, mentre a fine luglio sarà impegnato come wild card in due tornei importantissimi dell’European Tour, l’Open del Galles (22-25 luglio) e l’Open d’Irlanda (29 luglio-1° agosto).

Navigare ed essere genitori: si può. E non si tratta solo di uscire anche le domeniche invernali, significa vivere in barca, girare il mondo, seguire la giusta corrente con i figli a bordo. Certo che a vederli, in barca con i bambini, viene da chiedersi: ma come fanno?

Si tratta di saper andar per mare, programmare, essere attrezzati, seguire le procedure di sicurezza, essere propositivi nelle sperimentazioni e molto adattabili nelle difficoltà.

Dato per assodato che la sicurezza viene prima di tutto, molti genitori-navigatori hanno trovato soluzioni personalizzate per veleggiare in tranquillità, magari durante alcune manovre che richiedono il lavoro di entrambi, oppure per proteggere il neonato durante il pisolino utilizzando magari un sistema di reti tale che il bambini non rotoli giù alla prima virata. In barca devono essere pensate zone a minimo rischio, a prova di bambino, in coperta e sottocoperta. Tendalino, idratazione, braccioli in neoprene, sono alla base della vita di tutti i giorni, una rete tutto intorno alle draglie, meglio fissata con cavetti antiruggine, da controllare periodicamente, è una delle soluzioni più pratiche e comuni per proteggere dalla caduta dei bambini in mare, ma anche di oggetti lasciati sul deck. I bambini possono essere assicurare con delle imbracature: la caduta in acqua, d’altro canto, può avvenire anche in porto, magari saltando dalla scaletta al pontile. Per aumentare la soglia della sicurezza esistono vari dispositivi: l’AIS, Automatic Identification System, meglio se sempre acceso, opera nella banda marittima VHF, consente lo scambio wireless dello stato di navigazione tra imbarcazioni e centri costieri di monitoraggio del traffico. Il sistema MOB LifeTag di Raymarine, per esempio, si compone di una stazione base e dispositivi wireless, simili ad orologi, utilizzabili per famiglia e animali domestici. Utili anche piccoli sistemi di illuminazione led che si attivano a contatto con l’acqua come Hemilight 3™ di ACR e si possono attaccare alle cinture di sicurezza e i coltelli galleggianti.

Per quanto riguarda le dotazioni di sicurezza obbligatorie, sono definite in base alla distanza di navigazione della costa, dai 300 metri fino a oltre le 50 miglia e alla navigazioni senza limite, in barca bisogna sempre e comunque avere, tra le altre attrezzature: salvagente anulare con cima e giubbotto di salvataggio, tecnicamente cintura di salvataggio, uno per ogni persona a bordo. Ne esistono di diversi tipi per bambini da quelli autogonfiabili, che stanno sostituendo quelli rigidi, a quelli per neonati, si scelgono tra l’altro in base alla spinta al galleggiamento, 100 e 150 N (100 e 150 Newton), in relazione alle distanze da terra previste per la navigazione. Le attrezzature devono essere omologate CE ISO 12402. In base alla navigazione, le richieste delle dotazioni a bordo sono più specifiche, per esempio se si tratta di comunicazione bisognerà avere dal VHF al GPS fino all’E.P.I.R.B (Emergency Position Indicating Radio Beacon). Sul sito della Guardia Costiera, si trovano le informazioni sulle normative per la sicurezza.

Tra le molte regole quella per cui tutti i membri dell’equipaggio sappiano usare il VHF e sapere come utilizzare le dotazioni di sicurezza, fermare la barca, farla ripartire. Regole per adulti, ma cosa devono fare i bambini piccoli in caso di emergenza? Una soluzione per avere competenze in più ed “addestrare” i piccoli ad affrontare situazioni di pericolo, è il programma ISR, Infant Swimming Resource, un metodo americano approvato dal Governo degli Stati Uniti, utilizzato dal 1966. Si tratta di lezioni di nuoto di sopravvivenza, una forma di auto-salvataggio, per bambini piccolissimi, con l’obiettivo per quelli dai 6 mesi ai 12 mesi, di essere indipendenti, di galleggiare sul dorso, riposare e respirare, per quelli da 1 a 6 anni, di nuotare, girarsi sul dorso, galleggiare, girarsi sull’addome e continuare a nuotare fino a un punto sicuro. L’insegnamento è basato sul principio di condizionamento operante, ovvero l’attuazione di un comportamento che, se rinforzato positivamente si ripresenta con una maggiore frequenza: l’atteggiamento positivo è richiesto, in primis, ai genitori.

Tommaso Perrino è pronto a tornare in campo: il golfista professionista livornese, impegnato in prima persona nel circuito EDGA ed attuale Commissario Tecnico della Nazionale Italiana paralimpica di golf, supportato dal brand Cetilar® nella sua attività agonistica, sarà in campo a Praga, nella Repubblica Ceca, per il Czech Disabled Golf Master.

Evento di spicco del circuito EDGA, il Czech Disabled Golf Master si svolgerà sui green del Golf Resort Black Bridge tra mercoledì 7 e giovedì 8 luglio (martedì 6 invece il practice round), con tutti i migliori esponenti del circuito in campo, a caccia della vittoria di un torneo prestigioso e di punti per la Ranking List mondiale di categoria, che al momento vede il nostro Perrino al sesto posto. Ma non è tutto.

Nei giorni scorsi, Perrino, insieme ai migliori golfisti dell’EDGA, ha ricevuto un invito ufficiale da parte dell’European Tour per partecipare come wild card a due tornei importantissimi del circuito europeo, l’Open del Galles (22-25 luglio) e l’Open d’Irlanda (29 luglio-1° agosto). I quattro migliori giocatori EDGA che risulteranno da una classifica combinata dei due tornei avranno poi l’occasione non solo di sfidarsi, ma anche di sfidare i migliori golfisti al mondo nel DP World Tour Championship, il gran finale dell’European Tour in programma a Dubai dal 18 al 21 novembre.

Sette regate concluse in tre giorni, con risultati mai oltre il sesto posto – una vittoria, due secondi, due terzi, un quarto e un sesto – e un successo finale sfuggito per due soli punti: è il bottino del Club Swan 36 Vitamina Cetilar, impegnato fino a ieri, in Sardegna, nello Swan Sardinia Challenge, seconda tappa della Nations League riservata alle imbarcazioni monotipo del cantiere Nautor’s Swan.

L’imbarcazione griffata Cetilar®, timonata dall’imprenditore Andrea Lacorte, assoluto protagonista in questa prima fase della stagione sia nell’ambito dei catamarani M32 che dei monotipi Swan, ha duellato fino all’ultima prova con GSpot di Giangiacomo Serena di Lapigio, che a Scarlino, il mese scorso, aveva concluso la prima tappa del circuito proprio alle spalle dell’equipaggio capitanato da Lacorte. E che per soli due punti, è riuscito a concludere la tappa sarda al primo posto, approfittando anche del fatto che sabato, ultimo giorno con tre prove in programma, la flotta è rientrata a terra con un nulla di fatto per mancanza di vento.
Classifica dei Club Swan 36 che resta immutata, quindi, e vittoria finale per GSpot, davanti a Vitamina Cetilar e a Farstar di Lorenzo Mondo.

“Prima di tutto, complimenti ai nostri amici di GSpot per la vittoria, ennesima tappa di un duello che va avanti da tempo e che rende queste regate ancora più esaltanti”, sono le parole di Andrea Lacorte a fine evento. “È un peccato che il vento ci abbia mollato proprio all’ultimo impedendoci di lottare per il successo anche il sabato, ma fa parte del gioco. Per quanto ci riguarda, siamo soddisfatti, perché abbiamo avuto conferma del valore del nostro equipaggio e delle sue capacità, non facile in una classe dal livello così alto come quella dei Club Swan 36, in cui basta davvero poco, anche solo una semplice distrazione, per ritrovarsi nelle retrovie. Noi invece siamo sempre lì, a, lottare per le posizioni di vertice, e questo è davvero un bel segnale, nonché una forte iniezione di fiducia in vista delle prossime tappe della Nations League a Palma di Maiorca”.

A bordo di Vitamina Cetilar, in regata per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, il timoniere Andrea Lacorte, i triestini Gabriele Benussi (tattico) e Alberto Bolzan (randista), il Team Manager Matteo De Luca, Diego BattistiAlessandro Frizzarin e Giovanni Bucarelli.

Martedì 22 giugno 2021 si è tenuta la presentazione ufficiale di Gianluigi Buffon ai tifosi, con un evento allo stadio gratuito aperto al pubblico.

Il ritorno di Buffon al Parma è la notizia calcistica di questo inizio estate e per celebrare il rientro del campione, la Società gialloblù ha organizzato un evento di presentazione ufficiale allo Stadio Tardini. Nella serata di ieri, martedì 22 giugno, 1.000 fortunati tifosi (come da protocollo Covid) hanno avuto la fortuna di assistere all’evento, condotto da Monica Bertini e Fabrizio Romano, gratuitamente.

ritorno buffon al parma - presentazione allo stadio tardini - buffon con presentatori e squadre giovanili

Un ritorno “a casa” del quale anche Cetilar®, in qualità di main sponsor di Parma Calcio, non può che dirsi entusiasta perché rappresenta una scelta dettata dalla passione e dall’amore per lo sport, valori che da sempre questo marchio condivide con la squadra e con tutte le realtà sportive che sostiene.

“Non è cambiato niente dal 2006, all’epoca scelsi la Juve, oggi scelgo il Parma, a prescindere dalla Serie B; è la passione che metto in campo che conta. […] Quando Maresca è stato presentato come nuovo allenatore ha detto che l’importante è che chi vuole venire qui al Parma, deve volerlo davvero. […] Se ho fatto questa scelta è anche perché sarò felice del fatto che anche i più giovani potranno dire di avere avuto Buffon nella propria squadra del cuore ed esserne orgogliosi. I miei figli sapevano poco di quanto Parma ha rappresentato per me, ora capiranno perché lo faccio, sono messaggi che spero li stimolino sul capire del perché si fanno certe scelte […] so a cosa andiamo incontro, ci vorranno umiltà e determinazione”, ha dichiarato Gigi Buffon durante la conferenza stampa di presentazione.

E sa di ritorno anche la nuova maglia del portiere del Parma, ispirata alla divisa della stagione 1998-99 e caratterizzata dalle bande orizzontali rosse e blu. Un vero e proprio omaggio alla vittoria dei primi trofei con la squadra crociata: la Coppa Italia e la Coppa Uefa, entrambe sollevate al cielo proprio con quella maglia.

L’evento di welcome back (guarda il video della diretta!), oltre a riaprire ufficialmente le porte dello stadio Tardini al campione, ha rappresentato anche il ritorno del pubblico sugli spalti, seppur in forma contingentata. Un altro ottimo motivo per ricordare questa giornata storica.
Adesso siamo davvero pronti a rivedere i crociati tornare in campo più determinati che mai nella scalata verso la Serie A.

Reduce da un inizio di stagione a dir poco esaltante – il secondo posto a Sanremo con il catamarano M32 nella prima tappa delle European Series e le due vittorie con il Club Swan 36 a Scarlino – il Vitamina Sailing team è pronto a tornare in acqua a Porto Cervo, in Sardegna, per lo Swan Sardinia Challenge, seconda tappa della Nations League.

L’equipaggio capitanato dal timoniere Andrea Lacorte, affiancato in pozzetto dai triestini Gabriele Benussi (tattico) e Alberto Bolzan (randista), sarà impegnato in una serie di regate tra le boe a partire da domani, fino a sabato, con altri nove Club Swan 36 (in regata, con classifiche separate, anche le classi Club Swan 50, Club Swan 42 e Swan 45). Palcoscenico d’eccezione dello Swan Sardinia Challenge le magnifiche isole dell’Arcipelago della Maddalena, teatro di grandi regate e di sfide leggendarie accompagnate dal classico, onnipresente Maestrale.

Vitamina Cetilar, che a bordo può contare anche sul Team Manager Matteo De Luca, Diego Battisti, Alessandro Frizzarin e Giovanni Bucarelli, sarà in regata per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, con il supporto del brand Cetilar®.

 

La cuffia dei rotatori è un gruppo di muscoli e tendini che circondano l’articolazione della spalla. Una lesione o un’infiammazione della cuffia dei rotatori può causare un dolore intenso alla spalla. Cosa fare in questi casi?

Quali sono i muscoli coinvolti

La cuffia dei rotatori della spalla è composta dai tendini di quattro muscoli: anteriormente il tendine del muscolo sottoscapolare, superiormente i tendini dei muscoli sopraspinato e sottospinato (o infraspinato) e inferiormente il tendine del muscolo piccolo rotondo.

Anche se si tratta di quattro distinti tendini, è stato da tempo dimostrato che essi, in termini generali, sono fusi in un’unica “banda” continua a livello o in vicinanza della loro inserzione sulla grande tuberosità dell’omero, con la sola eccezione del tendine del muscolo sottoscapolare che si inserisce sulla piccola tuberosità; quindi, possono essere interpretati funzionalmente come una sola struttura combinata e integrata anziché quattro singole entità anatomiche.

Questi quattro tendini costituiscono il principale stabilizzatore dinamico della spalla, mantenendo la testa dell’omero nella cavità glenoidea della scapola, consentendo inoltre le rotazioni del segmento braccio.

Le affezioni e le infiammazioni della cuffia dei rotatori sono una delle cause di dolore e disabilità più frequenti a livello della spalla.

Infiammazione e lesione della cuffia dei rotatori

Spesso i pazienti si rivolgono al medico specialista a causa di una limitazione funzionale della spalla e del braccio e soprattutto a causa del dolore.

In generale, la spalla dolorosa acuta (infiammata) è una condizione associata a un danno tissutale, di recente insorgenza e di limitata durata.

Capita frequentemente che il dolore sia continuo e si avverta anche a riposo.

In questo caso, una volta escluse lesioni dovute ad un trauma, solitamente la terapia consiste in riposo, fisioterapia ed eventualmente l’assunzione di alcuni farmaci per via orale.

Il dolore cronico della spalla, invece, persiste oltre il normale tempo di guarigione e talvolta non è possibile identificare una causa precisa. Nella maggior parte dei casi non esiste una distinzione assoluta tra dolore acuto e cronico, ma la cronicizzazione spesso è dovuta ad un trattamento iniziale inadeguato.

Il dolore cronico della spalla può essere il risultato di diversi fattori intra ed extra-articolari, come ad esempio la tendinopatia della cuffia dei rotatori, sindrome da impingement, capsulite adesiva (spalla congelata), danno al cercine glenoideo, osteoartrosi gleno-omerale e/o acromion-claveare.

Inoltre, il dolore può essere dovuto ad una lesione della cuffia dei rotatori. La maggior parte dei pazienti con lesione della cuffia dei rotatori presenta dolore (cosiddetto arco di movimento doloroso) in flessione tra 60° e 120°. La Risonanza Magnetica è l’esame migliore per confermare una sospetta lesione.

Cosa fare in caso di infiammazione alla cuffia dei rotatori

In caso di dolore intenso alla spalla, il medico specialista effettuerà una serie di test clinici che associati ai risultati dell’Ecografia o della Risonanza Magnetica, porteranno alla diagnosi precisa dell’origine del dolore. In caso di lesione della cuffia dei rotatori, il medico ortopedico deciderà in base a vari fattori (ad esempio l’età, lo sport praticato ecc.) se è il caso di procedere con un intervento chirurgico oppure se affrontare un percorso di riabilitazione conservativa.

Se, invece, il dolore è dovuto ad un’infiammazione, la fisioterapia è sicuramente la strada migliore da intraprendere. Nella riabilitazione della spalla il termine chiave è “personalizzazione”, anche nella specifica di tempi, carichi e modalità di lavoro. Solitamente si parte da esercizi di mobilizzazione e stretching, per poi passare ad esercizi di “potenziamento” isometrici o con utilizzo di elastici, per finire con esercizi pliometrici e propriocettivi.

I 5 consigli del fisioterapista

 

  1. In caso di dolore alla spalla in assenza di lesioni alla cuffia dei rotatori, rivolgiti ad un fisioterapista esperto che sarà in grado di esaminare tutte le strutture coinvolte e di redigere un programma personalizzato di esercizi.
  2. Ricorda che la postura gioca sempre un ruolo importante. Ad esempio, una postura ipercifotica e con le spalle anteposte (chiuse in avanti) predispone la persona a sviluppare dolore nel cingolo scapolo-omerale.
  3. Il dolore notturno alla spalla è tipico di problematiche a carico della Cuffia dei Rotatori. Se inizi ad avvertirlo, non perdere tempo e rivolgiti ad un fisioterapista!
  4. Se sei uno sportivo che utilizza molto gli arti superiori (es. volley, basket, baseball, golf) oppure se ti alleni in palestra, crea insieme al tuo fisioterapista una routine di esercizi di mobilità per le spalle e di potenziamento da eseguire sempre prima dell’allenamento.
  5. La cervicale spesso gioca un ruolo importante nel dolore di spalla: il fisioterapista deve sempre esaminarla ed eventualmente trattarla.

 

Sabato 19 giugno ritorna a Firenze l’appuntamento con la Cetilar Run Notturna di San Giovanni 2021, una delle gare podistiche più antiche d’Italia.

Dopo l’avvio di stagione con la 15.1 Run a Pisa, gli eventi running firmati Cetilar® entrano nel vivo, con un grande classico, la Cetilar Run Notturna di San Giovanni 2021.

Giunta alla 81esima edizione, la Cetilar Run Notturna di San Giovanni è la seconda corsa più antica d’Italia ed un appuntamento imperdibile della stagione sportiva fiorentina. La gara partirà alle 21 di sabato 19 giugno, da Piazza Duomo, dove è previsto anche l’arrivo della manifestazione.

Il percorso, più che mai suggestivo, si snoda per le vie del centro storico di Firenze, per un totale di 10 km fra i monumenti più affascinanti della città. Oltre al percorso di 10 km è prevista anche una Family Run di circa 4 km. L’evento, al quale potranno partecipare 1000 affezionati podisti, numero chiuso nel rispetto delle attuali normative federali anti-covid, è inserito nel calendario regionale della Federazione Italiana di Atletica Leggera come gara regionale su strada.

Il ritorno del running a Firenze con Cetilar®

La Notturna di San Giovanni è organizzata da Firenze Marathon, in collaborazione con Atletica Firenze Marathon e il patrocinio del Comune di Firenze, e può contare sul supporto di PharmaNutra (Title Sponsor grazie al brand Cetilar®), Asics, Enervit, acqua San Benedetto, Conad e MIPE.

“Siamo entusiasti di tornare finalmente a correre e di inaugurare le attività di Firenze Marathon proprio con il primo, storico appuntamento della Notturna di San Giovanni. Da anni seguiamo l’evento, prima come partner e dal 2019 come Title Sponsor, perciò l’idea di rivedere runner e appassionati sulla griglia di partenza ci rende particolarmente felici”ha dichiarato Carlo Volpi, Consigliere Delegato di PharmaNutra S.p.A. “Lo sport è da sempre nel nostro DNA e il supporto ad eventi e società sportive ad ogni livello è un impegno che, come azienda, ci teniamo ad onorare anno dopo anno. Investire nello sport significa investire direttamente sul territorio e sulla cultura, oltre che sulla diffusione di stili di vita sempre più sani, consapevoli ed attenti. E questa visione è assolutamente in linea con lo spirito della Notturna di San Giovanni e Firenze Marathon”.

Cetilar Run Notturna di San Giovanni 2021: info utili per i partecipanti

Le iscrizioni online sono ancora aperte su Enternow.it (clicca qui per iscriverti subito!). Le iscrizioni si chiuderanno il 17 giugno alle ore 18.00, salvo esaurimento pettorali.

Il pettorale potrà essere ritirato il giorno della gara a partire dalle 17.30 in Piazza Duomo, dietro il campanile di Giotto (lato regione Toscana – Angolo via del proconsolo – via dell’Oriuolo). Le società che lo desiderano potranno fare un ritiro unico dei pettorali purché venga comunicato tramite mail a iscrizioni@firenzemarathon.it entro e non oltre giovedì 17 Giugno 2021.

In linea con le disposizioni in materia di contenimento del Covid-19, per accedere alla partenza ogni atleta dovrà consegnare, al momento dell’entrata in griglia, l’autodichiarazione compilata disponibile sul sito firenzemarathon.it.

Questo weekend nell’Algarve il secondo appuntamento del mondiale FIA WEC.

Si torna in pista con il team Cetilar Racing che questo weekend (11/13 giugno) affronterà il secondo appuntamento del Campionato Mondiale Endurance FIA WEC che approda sul circuito dell’Algarve per la 8 Ore di Portimão.

Un impegno che Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco affronteranno con una “marcia” in più, galvanizzati dal podio della LMGTE Am ottenuto in occasione della 6 Ore di Spa-Francorchamps (ne abbiamo parlato qui) che per loro ha segnato l’esordio in gara sulla Ferrari 488 GTE tecnicamente supportata dalla AF Corse.

In Belgio l’equipaggio Cetilar Racing è riuscito a conquistare il terzo posto di categoria, su un totale di 11 equipaggi al via in quella sola classe, con la seconda delle vetture di Maranello al traguardo al termine di un weekend tutto in crescendo in cui l’equipaggio della squadra “all made in Italy” è risalito progressivamente dalla sesta posizione iniziale.

Per il team Cetilar Racing si tratterà della prima volta a Portimão nel FIA WEC, dal momento che la stessa serie nel 2019 e lo scorso anno non vi ha fatto tappa. L’ultima apparizione sullo stesso circuito dell’Algarve per Lacorte e Sernagiotto risale dunque al 2018, nell’European Le Mans Series; gli stessi l’anno precedente, sempre nel campionato continentale, vi avevano conquistato un buon quinto posto, nella circostanza affiancati da Andrea Belicchi, oggi impegnato nel suo nuovo ruolo di coordinatore all’interno del team.

“Arriviamo su quella che probabilmente è la pista più impegnativa e tecnica di tutto il campionato, anche in termini di affaticamento fisico e tenuta mentale – ha commentato Roberto Lacorte – Anche il traffico su questo circuito può giocare un ruolo fondamentale, sicuramente molto di più rispetto a Spa che è un tracciato abbastanza lungo. Una sfida nuova per noi nel FIA WEC”.

Il weekend dell’Algarve entrerà nel vivo venerdì con il primo turno di 90 minuti delle prove libere che proseguiranno sabato con altre due sessioni. Sempre sabato a partire dalle ore 18 sono in programma le qualifiche. Domenica alle ore 11 il via della gara.

In Italia, dalle 12 alle 20.30 sarà possibile seguire la diretta con il commento di Marco Petrini e Daniele Galbiati su www.eurosportplayer.it. Collegamento live dalle 18.30 alle 20.30 anche su Eurosport 1.

IL CALENDARIO DEL FIA WEC 2021

1 maggio 6 Hours of Spa-Francorchamps
13 giugno 8 Hours of Portimão
18 luglio 6 Hours of Monza
21-22 agosto 24 Hours of Le Mans
26 settembre 6 Hours of Fuji
20 novembre 8 Hours of Bahrain.

 

 

 

 

PharmaNutra è lieta di annunciare il rinnovo della partnership con il Pisa Sporting Club, la squadra di calcio presieduta da Giuseppe Corrado che anche l’anno prossimo sarà impegnata nel Campionato di Serie B.

Anche per la stagione 2021-2022, quindi, i nerazzurri avranno sulla maglia il main sponsor Cetilar®, la linea di prodotti a base di esteri cetilati (CFA), disponibile nelle versioni Crema, Patch e Tape, che aiuta la capacità di movimento nelle affezioni articolari su base osteoartritica, riducendo la sintomatologia dolorosa a livello muscolo-scheletrico e risultando molto utile nel recupero della mobilità in caso di traumi sportivi articolari o muscolari.

Un brand che affianca il Pisa Sporting Club fin dalla fase finale della stagione 2019-2020 (sfiorando i playoff) e che quest’anno ha accompagnato la squadra condotta da Mister Luca D’Angelo durante tutto il campionato di Lega B, concluso al 14mo posto.

“Il rinnovo della main sponsorship con il Pisa Sporting Club è un ulteriore passaggio di un percorso iniziato lo scorso anno, in cui crediamo fortemente e che vogliamo portare avanti perché inserito in un progetto più ampio basato su valori comuni”, dichiara Carlo Volpi, Consigliere Delegato di PharmaNutra S.p.A. “Apprezziamo la visione di sviluppo della società del Presidente Corrado, con investimenti a medio termine come la creazione della cittadella dello sport a Gagno e la ristrutturazione dello stadio Arena Garibaldi. Con il Pisa Sporting Club c’è una forte unità d’intenti e la voglia comune di emergere in un contesto difficile come quello del calcio professionistico, per trasmettere alle nuove generazioni i valori positivi che lo sport riesce ad offrire. Con questa partnership, estremamente proficua anche dal punto di vista medico-scientifico, vogliamo continuare a rafforzare la presenza di PharmaNutra nel contesto delle discipline sportive, un impegno costante che si consolida anno dopo anno, dando pieno supporto alla più grande e prestigiosa realtà sportiva del nostro territorio”.

cetilar pisa sporting club_2021 -2022

“Come Pisa Sporting Club siamo orgogliosi che PharmaNutra abbia scelto di continuare a valorizzare il suo brand Cetilar® avvalendosi della nostra maglia e della nostra partnership comunicazionale”, questo il commento del Presidente Giuseppe Corrado. “Ho sempre pensato e detto che la missione strategica della nostra Società debba essere quella di dare gioie sportive a tutti i tifosi e veicolare e far crescere le eccellenze del territorio attraverso tutto quello che ci rappresenta a livello nazionale e internazionale. PharmaNutra è una splendida realtà imprenditoriale e Cetilar® un fiore all’occhiello che sulle nostre maglie è diventato ancora più bello. Per me è stato un motivo di orgoglio e di enorme soddisfazione incontrare la gente per strada ed apprendere da loro che, seguendo il Pisa, avevano avuto modo di conoscere prodotti che non conoscevano, di una qualità straordinaria. Un risultato importante, tanto quanto una bella vittoria sul campo”.

 

 

Oltre 200 barche d’altura hanno dato il via, ieri al largo di Livorno, alla 12ma edizione della celebre regata d’altura. I primi Maxi arrivati a Punta Ala già alle prime luci dell’alba di oggi.

Finalmente in acqua, per regatare. È questo, senza alcun dubbio, il leitmotiv della 12ma edizione della 151 Miglia-Trofeo Cetilar, la regata d’altura, organizzata da Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, Yacht Club Punta Ala e Yacht Club Livorno, che è partita ieri da Livorno, alle tre del pomeriggio, con oltre 200 barche schierate sulla linea del via, dai più piccoli 10 metri ai Maxi di oltre 30.

Uno spettacolo imponente e particolarmente emozionante, soprattutto dopo la pausa forzata dell’anno scorso, quando la 151 Miglia era stata annullata per i motivi che ben conosciamo, scelta dolorosa quanto obbligata, che ha creato ancora più aspettative intorno all’edizione di quest’anno, a giudicare dagli sguardi felici ed emozionati dei velisti incrociati nella mattinata di ieri in banchina.

Condizioni meteo perfette alla partenza, circa 12 nodi di vento da Nord Est con un sole splendente, che la flotta ha affrontato per le prime miglia di navigazione, una rotta che dopo lo start al largo di Livorno, ha portato le barche ad affrontare una boa a Marina di Pisa (in palio il Trofeo Città di Pisa), passaggio obbligato prima di prendere il largo verso l’isolotto della Giraglia, la successiva discesa alle Formiche di Grosseto (lasciando l’Elba a sinistra) e l’arrivo a Punta Ala, dove le barche più grandi e veloci sono arrivate nelle prime ore di oggi.

Tra questi, il 100’ Arca SGR di Furio Benussi, arrivato stamani alle 6.37.09, seguito sul traguardo da TwinSoulB di Luciano Gandini e dal Maxi Pendragon del Lightbay Sailing Team di Carlo Alberini.

151 miglia 2021 - foto fabio taccola - 1

Il primo posto assoluto

Primo assoluto sul traguardo di Punta Ala, tagliato alle 6:37:09 di questa mattina, il Maxi di 33 metri Arca SGR di Furio Benussi si è aggiudicato la 12ma edizione della 151 Miglia-Trofeo Cetilar, la regata d’altura partita ieri pomeriggio da Livorno con una flotta di oltre 200 barche. Per il Maxi triestino vincitore di ben tre edizioni della Barcolana di Trieste, un tempo finale di 15 ore e 42 minuti, poco meno di due ore in più del record fissato da Rambler88 nel 2019, che rimane quindi ancora il tempo di riferimento sulla rotta di 151 miglia che da Livorno ha portato gli equipaggi al Marina di Punta Ala, dopo i passaggi alla Giraglia e alle Formiche di Grosseto.

“Siamo molto contenti del risultato, la barca ha risposto bene e anche l’equipaggio è andato alla grande, peccato solo per il buco di vento in cui siamo incappati alla Giraglia, dove abbiamo percorso 5 miglia in 3 ore giocandoci la possibilità di battere il record”, ha dichiarato il triestino Furio Benussi, al comando di un equipaggio in cui spiccavano velisti di livello come Lorenzo Bressani, Vittorio Bissaro, Stefano Spangaro e Andrea Caracci. 

Nuovo, importante successo per il Club Swan 36 Vitamina Cetilar, che oggi pomeriggio, a Scarlino, in Maremma, si è aggiudicato lo Swan Tuscany Challenge, prima tappa della Nations League riservata alle barche one design del cantiere Nautor’s Swan.

Timonato alla perfezione da Andrea Lacorte, coadiuvato dai triestini Gabriele Benussi (tattico) e Alberto Bolzan (randista), Vitamina Cetilar, che aveva già trionfato al Warm Up disputato a metà aprile sempre a Scarlino, ha chiuso la quattro giorni di vela con uno score impeccabile, soprattutto se si considera l’alto livello di tutti gli equipaggi in gara.

Per il team in regata per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, con il supporto del brand Cetilar® della casa farmaceutica PharmaNutra – una linea di dispositivi medici a base di esteri cetilati (CFA) per il benessere di muscoli e articolazioni, disponibile nelle versioni Crema, Patch e Tape – sono tre vittorie, un secondo posto, tre terzi, due quarti e due sesti nelle undici prove disputate, risultati che equivalgono a un meritatissimo primo posto nella classifica finale, con due punti di vantaggio sul secondo, GSpot, e ben 9 sul terzo, Farstar. Da cardiopalma il finale, con Vitamina Cetilar e GSpot appaiati in testa alla classifica prima dell’ultima prova, poi decisiva, grazie al terzo posto di Vitamina a fronte del quinto di GSpot, per l’assegnazione della vittoria.

“Sono molto contento perché ripetersi dopo il Warm Up non era facile, ma questa settimana siamo andati alla grande, abbiamo commesso pochissimi errori, e la soddisfazione è doppia, visto il livello dei nostri avversari, davvero altissimo, con diversi reduci dalla Coppa America di Auckland”, spiega il timoniere Andrea Lacorte, particolarmente soddisfatto anche delle condizioni meteo affrontate in questi giorni nel golfo di Follonica. “Vincere all’ultima regata poi è stato davvero emozionante e avvincente. Come dicevo ad inizio stagione, siamo sulla buona strada ma la strada è ancora lunga, quindi va bene festeggiare questo successo, ma in vista delle prossime tappe del circuito non possiamo permetterci di mollare di un centimetro”.

La stagione dei Club Swan 36 è infatti solo all’inizio e la flotta della Nations League, dopo Scarlino, farà tappa prima a Porto Cervo, in Sardegna, a fine giugno, e poi Palma di Maiorca, alle Baleari, tra agosto e settembre, prima del gran finale di Saint Tropez, in Francia, dove a metà ottobre sono in programma i Mondiali di categoria.

Vitamina Sailing, nel frattempo, sempre con Andrea Lacorte al comando, sarà impegnato in una doppia trasferta ad Aarhus, in Danimarca, dove tra giugno e luglio sono previste due tappe del circuito Europeo dei catamarani M32.

Un impegno che il Vitamina Sailing affronta con due barche: la prima timonata da Andrea Lacorte (a bordo anche il campione inglese Ian Williams e il Team Manager Matteo De Luca) e la seconda da Marco Radman, con a bordo anche l’azzurro di Rio 2016 Vittorio Bissaro.

La grande vela, nel frattempo, resta in Toscana, a Livorno per la precisione, dove domani, alle ore 14, è in programma la partenza della celebre regata d’altura 151 Miglia-Trofeo Cetilar, con 250 barche schierate sulla linea del via.

Mancano solo due giorni alla partenza della dodicesima edizione della 151 Miglia-Trofeo Cetilar, in programma alle 14 del pomeriggio di domenica 30 maggio, da Livorno. La flotta di 250 barche iscritte è impegnata negli ultimi preparativi in vista della regata offshore di punta del Mediterraneo, organizzata dallo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, Yacht Club Punta Ala e Yacht Club Livorno con l’ausilio del Marina di Punta Ala, dello sponsor PharmaNutra con il suo brand Cetilar® e dei partner North Sails e TAG Heuer.

La partenza unica di quest’anno dal Porto di Livorno è stata resa possibile grazie alla collaborazione con Azimut-Benetti, che ha messo a disposizione numerosi ormeggi nell’area portuale labronica.

Si prospetta un’altra edizione strepitosa, dopo la pausa imposta dalla pandemia che ci ha colpito lo scorso anno, in questa regata “del ritorno” che si svolgerà in piena sicurezza sulla base dell’apposito Protocollo emanato dalla Federazione Italiana Vela che viene incontro alle restrizioni sanitarie dovute al Covid e alla voglia di tornare in mare. Sarà, per questo, un’edizione in formato “ridotto” dal punto di vista degli eventi a terra, ma non per questo meno intensa ed emozionante.

Le flotte dovranno percorrere le 151 miglia della rotta con passaggi a Marina di Pisa, Giraglia, isola d’Elba (da lasciare a sinistra) e Formiche di Grosseto, prima dell’arrivo a Punta Ala, dove i più veloci sono attesi nelle prime ore di lunedì 31.

I trofei in palio saranno due: il primo per la vittoria in tempo reale e il secondo per il successo overall nel raggruppamento più numeroso tra ORC e IRC. Ma tra le barche più grandi e veloci, a partire dal 100’ Arca SGR, ci sarà anche chi si sfiderà per raggiungere o superare il record di percorrenza stabilito dal Maxi americano Rambler88 in 13 ore, 50 minuti e 43 secondi, tempo fissato nell’edizione 2019.

Anche quest’anno, la 151 Miglia-Trofeo Cetilar potrà essere seguita sul web in tempo reale grazie al sistema di tracciamento satellitare Yellowbrick Tracking (su www.151miglia.it), oltre che sui profili social della regata, costantemente aggiornati.

Una mattinata semplicemente fantastica: è la sintesi della 15.1 Run, la corsa podistica non competitiva che ieri, domenica 23 maggio, ha riunito oltre 700 podisti tra la pineta di Marina di Pisa e il Centro Ippico Boccadarno.

Uno spettacolo eccezionale, con un bel sole a fare da cornice ideale, per l’evento di running che apre la settimana della 151 Miglia-Trofeo Cetilar, la celebre regata d’altura che domenica prossima, alle ore 14, partirà da Livorno con oltre 250 barche attese al via.

Davvero rimarchevole la risposta dei pisani (e non solo) alla 15.1 Run: già a partire dalle 7:30, un’ora prima della partenza, un gran numero di podisti aveva raggiunto il banco delle iscrizioni, desideroso di cimentarsi in una delle tre distanze previste dal percorso (3, 7 e 15.1 km). Un riscontro notevole di partecipazione, con numeri paragonabili a quelli dell’edizione 2019 – quando il COVID non era ancora entrato nel nostro quotidiano – e soprattutto un’evidente, diffusissima gioia di esserci, per riprendere in mano la vita e ricominciare, appunto, a camminare (o a correre).

15.1 Run 2021 - Foto Fabio Taccola runner

Presenti all’evento, organizzato dall’ASD Leaning Towers Runners con lo sponsor Cetilar®, brand dell’azienda PharmaNutra, anche i volontari dell’associazione Per Donare La Vita ONLUS, oltre ad una folta rappresentanza di tifosi del Pisa Sporting Club, vincitori di un contest on line organizzato dalla stessa società toscana, presente in loco con il suo Direttore Commerciale Marco Aceto.

Dopo il successo nel warm up di inizio aprile disputato a Scarlino, in Maremma, il Vitamina Sailing è pronto a tornare in acqua per il primo appuntamento ufficiale della stagione in Club Swan 36, il monotipo firmato Nautor’s Swan.

Il team capitanato dal timoniere Andrea Lacorte, in regata per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa e con il supporto di Cetilar, sarà impegnato da mercoledì a sabato con le regate dello Swan Tuscany Challenge, prima tappa di un circuito che successivamente farà scalo a Porto Cervo e Palma di Maiorca (due volte).

A bordo del Club Swan 36 Vitamina Cetilar, oltre al timoniere Lacorte, un equipaggio formato da Gabriele Benussi (tattica), Alberto Bolzan, Diego Battisti, Alessandro Frizzarin, Giovanni Bucarelli e il Team Manager Matteo De Luca.

Quattro i giorni di regata, per un massimo di 11 prove previste, con gran finale sabato, giornata che si chiuderà con la premiazione.

Si ritorna in mare!

Tutto pronto, o quasi, per la dodicesima edizione della 151 Miglia – Trofeo Cetilar, una delle regate più partecipate del Mediterraneo, di cui Cetilar® è main sponsor.

Organizzata da Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, Yacht Club Livorno e Yacht Club Punta Ala, con il supporto, oltre a Cetilar®, dei partner North Sails, Tag Heuer e Benetti Yachts, la celebre regata d’altura riunirà la sua flotta a Livorno, con partenza prevista il 30 maggio e conclusione a Punta Ala il 1° giugno.

“Volevo una regata da aspettare tutto l’anno, che facesse emozionare. Una regata dal profumo contagioso della quale non poter fare a meno” sono le parole di Roberto Lacorte, Vicepresidente dello YCRMP, che è riuscito a concretizzare il suo sogno in un evento ogni anno più atteso eseguito.

Over the Rainbow: il claim 2021

La 151 Miglia 2021 | Over The Rainbow, lancia quest’anno con il suo claim un messaggio di leggerezza e sollievo dopo la lunga attesa dovuta alla difficile situazione sanitaria che stiamo vivendo. Un’edizione che vuole far rivivere le emozioni che hanno sempre animato lo spirito di questa regata con l’intenzione di trasmettere libertà e divertimento, nel rispetto delle norme anti-Covid.

Le novità della 151 miglia 2021

La grande novità della 151 Miglia 2021 è il trofeo IOR Legend, riservato alle barche protagoniste degli anni d’oro dello IOR, il sistema a rating predecessore degli attuali ORC e IRC, in auge tra gli Anni ’70 e ’80.

Questa dodicesima edizione non prevede, a causa delle restrizioni dovuti alla pandemia da Covid-19, alcuni dei tradizionali eventi legati alla 151 miglia, come la 151 Bimbi a Vela dedicato ai piccoli velisti di domani, il Crew Party la sera prima della partenza e l’indimenticabile Dinner Party finale. Confermata invece la 15.1 Run, la gara podistica di beneficenza che si terrà il 23 maggio a Marina di Pisa.

Siete curiosi di scoprire quali sono le barche che si sono iscritte a questa edizione?

Parteciperanno, tra le altre, la fantastica Kuka 3 di Franco Niggeler, la Itacentodue di Adriano Calvini; la Cippa Lippa X di Guido Paolo Gamucci e ancora la Durlindana 3 di Giancarlo Gianni; la Anywave Safilens di Alberto Leghissa e la Farr 30 Sease di Giacomo Loro Piana. E con loro altre 250 barche provenienti da tutta Italia e anche oltre i confini nazionali. Insomma, si prospetta un’edizione davvero agguerrita, almeno in mare!

La manifestazione è valida come prova del Campionato Italiano Offshore, dell’IMA 2021 Mediterranean Maxi Offshore Challenge e del TAT-Trofeo Arcipelago Toscano 2021

La 151 Miglia – Trofeo Cetilar e tutti gli eventi correlati seguiranno le disposizioni emanate dal Governo e dalla FIV in materia di contrasto e contenimento di diffusione del COVID-19 in vigore nel periodo di riferimento.

In attesa di spiegare le vele, non perdetevi lo storico magazine della 151 Miglia, vi basta cliccare qui.

 

È subito grande spettacolo a Sanremo, in Liguria, dove nel week end ha preso il via il Circuito Europeo dei catamarani M32. Tre giorni di vela – diventati due, visto che venerdì l’assenza di vento ha costretto la flotta a restare a terra – con sei equipaggi impegnati in una serie di brevi quanto adrenaliniche prove tra le boe.

Dieci in totale le regate disputate tra sabato e domenica, con successo finale, proprio all’ultima prova, andato all’equipaggio svedese di Inga from Sweden, che ha preceduto in classifica Vitamina Rapida Cetilar, il catamarano portato da Andrea Lacorte con a bordo, tra gli altri, il fuoriclasse inglese Ian Williams e il Team Manager di Vitamina Sailing Matteo De Luca.

Protagonista assoluto nella prima giornata (chiusa con l’eccellente score 2-3-1-2-4-1), Vitamina Rapida Cetilar era al comando della classifica generale provvisoria a una regata dal termine, ma proprio nell’ultima prova un problema al gennaker, la vela di prua, ha frenato l’equipaggio di Lacorte, mentre Inga from Sweden, primo sul traguardo, riusciva ad ottenere i punti necessari per imporsi nella graduatoria finale di tappa.

Circuito M32 2021 Sanremo, Liguria, barca a vela Vitamina Cetilar - Helmsman Andrea Lacorte

Al terzo posto un altro scafo svedese, Viking, mentre la seconda barca del team in regata per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa – il Vitamina Veloce Cetilar con Marco Radman al timone affiancato dall’azzurro di Rio 2016 Vittorio Bissaro – chiudeva al sesto posto, frenato da un problema tecnico al carrello della randa.

“La mancata vittoria di tappa brucia, perché è sfuggita proprio alla fine, a metà dell’ultima regata, a causa del gennaker che si è arrotolato sulla furling line rallentandoci vistosamente”, spiega Andrea Lacorte. “Ma queste sono le regate, dobbiamo accettarle e farne tesoro. La cosa positiva è che abbiamo dimostrato di essere veloci regatando bene, quindi in generale è stato comunque un ottimo week end e il podio un buon risultato”.

Archiviata la tappa di Sanremo, il prossimo appuntamento con il Circuito Europeo M32 è previsto in Olanda, a metà giugno. Prima però, dal 26 al 29 maggio, Vitamina Sailing sarà a Scarlino, in Toscana, con il Club Swan 36 Vitamina Cetilar, per lo Swan Tuscany Challenge, primo appuntamento della Nations League 2021 riservata alle barche del cantiere Nautor’s Swan.

Roberto Lacorte con Enrico Zennaro e Lorenzo Bressani sono secondi a Malcesine, nella prima tappa del circuito 69F. Quarto posto per Flyingnikka 74 (Razeto, De Felice e Fornaro).

La stagione del team FlyingNikka di Roberto Lacorte nel contesto delle “barche volanti” Persico 69F inizia con due ottimi risultati: un secondo e un quarto posto, conquistati dopo tre giorni intensi e spettacolari di vela “a tutto foil”.

Tredici prove totali disputate in tre giorni sul lago di Garda dai piccoli e veloci monoscafi a foil e grande equilibrio in acqua, con regate combattute che hanno messo a dura prova gli equipaggi coinvolti, in cui spiccavano velisti con medaglie olimpiche al collo e svariati titoli Mondiali.

FlyingNikka 47 69FCup - Lago di Garda - Malcesine 2021 Foto Fabio Taccola

La vittoria finale di questo GP 1.2 di Malcesine della Persico 69F Cup va con merito all’equipaggio di Fantastica 2, con l’olimpionico Nicola Celon al timone, seguito da FlyingNikka47, con Roberto Lacorte alla barra affiancato da Enrico Zennaro e Lorenzo Bressani, e da Tixwave. Quarto posto per FlyingNikka74, la seconda barca del team in regata sempre per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, portata da Alessio Razeto e con Lorenzo de Felice e Andrea Fornaro in equipaggio.

“Quello che abbiamo ottenuto a Malcesine è un buon secondo posto, perché Nico Celon e il suo equipaggio sono stati molto bravi e hanno meritato la vittoria. Durante questi tre giorni noi abbiamo fatto qualche sbaglio di troppo, perché pur essendo sempre veloci, gli errori in manovra sono stati tanti ed evitabili”, spiega Roberto Lacorte, che solo dieci giorni fa era salito sul podio del Campionato Mondiale Endurance FIA WEC al volante di una Ferrari 488 in categoria LMGTE-AM. “Dobbiamo lavorare su questo aspetto, per evitare errori sciocchi che alla fine possono compromettere tutto il lavoro. Su velocità, conduzione della barca e tattica ci siamo, ma sugli automatismi di bordo e sulle manovre c’è ancora da migliorare”.

Il prossimo appuntamento con il circuito dei Persico 69F, la seconda tappa del circuito, è in programma a metà luglio a Porto Cervo, in Sardegna.

L’epitrocleite, conosciuta anche come il “Gomito del Golfista”, è una condizione dolorosa che coinvolge nella maggior parte dei casi non sportivi o lavoratori come falegnami o idraulici… ma non solo! In questo articolo indagheremo le cause, i sintomi e le fasi di cura dell’epitrocleite. Non perdetevi, in ultimo, i 5 preziosi consigli del fisioterapista per affrontare correttamente questa condizione.

Indice dei contenuti:

  • Cos’è il Gomito del Golfista
  • Accenni di Anatomia
  • Cause: chi soffre maggiormente di epitrocleite?
  • Meccanismo del dolore
  • Quali sono i sintomi dell’epitrocleite?
  • Come curare il Gomito del Tennista
  • I consigli del Fisioterapista

Cos’è il Gomito del Golfista

L’Epitrocleite o “gomito del golfista” è principalmente una disfunzione da sovraccarico tendineo che porta ad una tendinopatia, ovvero a una sofferenza del tendine. La degenerazione del tendine dei muscoli flessori-pronatori si verifica in seguito a movimenti ripetuti in estensione forzata del polso e supinazione dell’avambraccio durante le attività che invece coinvolgono la flessione del polso e la pronazione dell’avambraccio. Si arriva quindi alla degenerazione del tendine invece che alla sua riparazione. La regione più colpita si trova vicino all’origine dei flessori del polso sull’epicondilo mediale dell’omero, da non confondere con l’epicondilite chiamata anche “gomito del tennista”. A volte il paziente, nei casi di epitrocleite, avverte dolore anche sul lato ulnare (interno) dell’avambraccio, sul polso e occasionalmente sulle dita.

Accenni di Anatomia

Come detto sopra, il gomito del golfista colpisce i tendini dei muscoli flessori e pronatori dell’avambraccio e del polso a livello del gomito. Questi muscoli sono:

Muscolo Pronatore Rotondo

Muscolo Flessore Radiale del Carpo

Muscolo Palmare Lungo

Muscolo Flessore Superficiale delle Dita

Muscolo Flessore Ulnare del Carpo

Tutti questi muscoli hanno origine sull’epicondilo mediale dell’omero (epitroclea). Più frequentemente i tendini colpiti sono quelli dei muscoli flessore radiale del carpo e pronatore rotondo.

Cause: chi soffre maggiormente di epitrocleite?

La tendinopatia dei muscoli epitrocleari ha un’incidenza inferiore rispetto all’epicondilite laterale (gomito del tennista). Un processo graduale di cambiamento patologico nel tendine può provocare un danno strutturale e fibrosi o calcificazione irreparabili. I pazienti riportano tipicamente dolore al gomito nella parte mediale (interna) persistente ed esacerbato dalle attività quotidiane.

La patologia si verifica ad esempio nei lanciatori di baseball o nei giocatori di golf a causa delle forze eccessive in valgo (movimento del gomito verso l’interno). È stato segnalato anche con tennis, bowling, tiro con l’arco, sollevamento pesi, lancio del giavellotto, squash e football americano. Tuttavia, dal 90 al 95% di tutti i casi non riguardano gli sportivi. Poiché il carico contrattile concentrico o eccentrico ripetitivo cronico dei flessori del polso e del pronatore è l’eziologia più comune, spesso sono implicate anche occupazioni come falegnameria ed idraulica. La patologia può essere prodotta anche da un singolo evento traumatico che produce uno sforzo violento ed improvviso a carico di questi tendini in un singolo evento traumatico. In molti casi un trauma sul lavoro viene identificato come la causa dei sintomi.

Nel paragrafo successivo spiegheremo qual è il meccanismo del dolore legato a questa particolare forma di “infiammazione”.

Meccanismo del dolore

Nonostante il nome, sarebbe più corretto parlare di Tendinopatia piuttosto che di Tendinite.

Infatti, il più delle volte il gomito del golfista non è causato dall’infiammazione. Piuttosto, è un problema all’interno delle cellule del tendine. Nella tendinopatia, si ritiene che l’usura porti alla degenerazione dei tessuti. Un tendine degenerato, di solito, ha una disposizione anormale delle fibre di collagene a cui può aggiungersi anche una maggiore prominenza delle cellule e degli spazi vascolari e necrosi focale o calcificazione.

Quando ciò accade, il collagene perde la sua forza diventando fragile, in alcuni casi può rompersi o essere facilmente danneggiato. Ogni volta che il collagene si rompe, il corpo risponde formando tessuto cicatriziale nel tendine. Alla fine, il tendine si ispessisce a causa dell’extra tessuto cicatriziale. Il tendine cambia da una superficie bianca, luccicante e soda a una superficie opaca, leggermente marrone e morbida.

Quali sono i sintomi dell’Epitrocleite?

Il paziente di solito lamenta dolore nella parte interna del gomito, spesso con irradiazioni del dolore sopra e sotto quel punto, più comunemente lungo il lato ulnare (interno) dell’avambraccio, del polso e occasionalmente delle dita.

Altre caratteristiche sono la dolorabilità locale (al tocco) sull’epicondilo mediale e sul tendine congiunto del gruppo dei muscoli flessori, senza evidenza di gonfiore o eritema.

Altri sintomi sono:

– rigidità del gomito

– debolezza della mano e del polso

– sensazione di intorpidimento o formicolio alle dita (principalmente anulare e mignolo).

Il dolore è evocato dalla flessione contro-resistenza del polso e dalla pronazione (rotazione) dell’avambraccio. Il dolore da epitrocleite può iniziare all’improvviso oppure svilupparsi gradualmente nel tempo.

Come curare il Gomito del Tennista

Una volta che la diagnosi di epitrocleite è confermata, solitamente si procede a una terapia fisioterapica conservativa.

Gli obiettivi principali sono ridurre l’infiammazione e interrompere il dolore. Possiamo dividere il recupero in 3 fasi:

Fase 1

Dobbiamo innanzitutto sospendere le attività che creano dolore, senza però interrompere del tutto l’attività sportiva/fisica. Dobbiamo selezionare quindi un tipo di allenamento che non genera dolore.

In questa fase attuiamo un protocollo che comprende quindi riposo, ghiaccio e protezione dell’area lesionata. Possono aiutare molto anche terapie fisiche come TECAR o LASER, e terapie manuale fisioterapiche. In caso di atleti che non possono interrompere l’attività, spesso consigliamo anche un tutore compressivo a livello del gomito.

Fase 2

Non appena inizia il miglioramento dei sintomi, iniziamo con una riabilitazione guidata con lo scopo di ristabilire un range di movimento di gomito e polso completo e non doloroso. Si attuano quindi protocolli di stretching ed esercizi di contrazione muscolare isometrica dei muscoli dell’arto superiore, inizialmente con gomito flesso per evitare il dolore. Poi gradualmente andremo a diminuire la flessione del gomito fino ad arrivare a una completa estensione. Con il miglioramento della patologia, introduciamo anche contrazioni concentriche ed eccentriche dei muscoli dell’avambraccio.

Fase 3

È la fase del ritorno allo sport o all’attività lavorativa. Si passa quindi a esercizi sport-specifici oppure simili all’attività lavorativa svolta dal paziente.

Altre terapie che possono aiutare durante la riabilitazione sono ad esempio le onde d’urto oppure le infiltrazioni mediche di corticosteroidi o di PRP (plasma ricco di piastrine).

In rari casi si rende necessario un intervento chirurgico.

I consigli del Fisioterapista

Ecco, infine, i 5 consigli del fisioterapista per affrontare nel corretto dei modi l’epitrocleite:

  1. Se inizia un dolore nella parte interna del gomito, non forzare e osserva un periodo di riposo dalle attività che creano i sintomi.
  2. Se effettui attività sportive o lavorative a rischio (golf, sollevamento pesi, baseball, elettricista…) è utile prevenire il problema con una routine giornaliera di stretching dei muscoli dell’arto superiore e del collo (catena muscolare trasversa)
  3. Se con il riposo il dolore non si attenua, chiedi una valutazione da un fisioterapista esperto in traumatologia sportiva/ortopedica
  4. Prenditi sempre un adeguato tempo di recupero dopo allenamenti intesi, per non sovraccaricare la zona del gomito
  5. A volte il problema al gomito ha una causa lontana: il fisioterapista deve sempre indagare il tratto cervicale, il polso e la parte viscerale/internistica.

Improvviso, doloroso, bloccante ma innocuo, parliamo ovviamente del colpo della strega, una condizione molto comune che può essere innescata da un evento traumatico, da movimenti bruschi o da una semplice attività quotidiana come il sollevamento della busta della spesa. Il colpo della strega non è altro che una contrattura muscolare che porta a un dolore lombare acuto. Quando bisogna contattare il proprio medico e quali sono i rimedi? Scoprite i consigli del fisioterapista in questo articolo. 

Indice dei contenuti:

Cos’è il colpo della strega?

“Colpo della strega” è il termine comunemente usato per descrivere una lombalgia acuta ad esordio improvviso.

Il colpo della strega è caratterizzato da un dolore inaspettato e appunto improvviso, spesso dovuto a un movimento banale oppure a uno sforzo importante (come sollevare e spostare un oggetto pesante). Le caratteristiche principali sono il forte dolore e il blocco nella parte bassa della schiena (zona lombare). In alcuni casi i sintomi possono estendersi anche al gluteo e alla faccia posteriore della coscia. La muscolatura si irrigidisce e il paziente spesso rimane bloccato in una certa posizione, solitamente con la schiena piegata in avanti e flessa/ruotata da un lato, con impossibilità a raddrizzarsi. Il termine medico per descrivere il colpo della strega è blocco lombare acuto.

Quali sono le cause del colpo della strega?

Anche se nella maggioranza dei casi non è possibile individuare la struttura precisa che sottostà al blocco lombare, possiamo individuare due cause principali: lo spasmo muscolare e il blocco delle faccette articolari, oppure una concomitanza delle due.

Spasmo muscolare

Per spasmo muscolare si intende una contrattura improvvisa e involontaria di uno o più muscoli. Essendo il muscolo una struttura molto innervata, questa condizione causa forte dolore. Lo spasmo può durare da alcune ore a qualche giorno e la fisioterapia risulta molto efficace in questi casi. Nel blocco lombare acuto, i muscoli solitamente colpiti sono il quadrato dei lombi, i paravertebrali o l’ileo-psoas.

Blocco delle faccette articolari

Le faccette articolari sono le articolazioni che legano tra di loro le vertebre. Sono fornite di una capsula articolare, rinforzata dai muscoli profondi della schiena, e di una sorta di menisco all’interno dell’articolazione. Contribuiscono poco nel sostenere il peso ma sono fondamentali nel guidare e limitare i movimenti della schiena. Proteggono quindi il disco intervertebrale da forze di taglio e torsioni troppo elevate.

Il blocco delle faccette si verifica di solito alzandosi da una posizione piegata. Un forte dolore impedisce il raddrizzamento e il paziente rimane bloccato in una posizione flessa.

Sintomi del colpo della strega

Nel classico colpo della strega, quello che coinvolge la maggior parte dei casi, il dolore è locale e localizzato su un lato della schiena. Il paziente lo riferisce come sordo e pungente, con possibili irradiazioni sulla natica e nell’arto inferiore. Il forte dolore e il blocco impediscono di raddrizzarsi completamente. Solitamente in posizione sdraiata e seduta il paziente sta meglio. Il dolore aumenta con le torsioni e con i movimenti di allungamento.

Rimedi istantanei e trattamenti prolungati

Quanto dura il colpo della strega? Un classico colpo della strega tende a passare da solo dopo alcuni giorni, ma può protrarsi anche per 7-10 giorni se non curato tempestivamente. Il trattamento fisioterapico rappresenta la soluzione migliore per una rapida risoluzione dei sintomi.

La prima cosa che il paziente si chiede in questi casi è cosa fare nell’immediato: i rimedi per il colpo della strega sono diversi in base alla causa che ha portato al blocco.

Nel caso di uno spasmo muscolare, il fisioterapista cercherà di rilassare i muscoli irrigiditi con varie tecniche possibili per alleviare il dolore: TECAR terapia, massoterapia, manipolazione fasciale, massaggi decontratturanti e trattamento dei trigger point sono solo alcune delle metodiche che un terapista può usare.

Contrariamente a quanto possiamo pensare, nelle fasi iniziali di uno spasmo muscolare che corrispondono alla fase acuta, lo stretching è controindicato. Infatti, potrebbe portare il muscolo a “sentirsi attaccato” e quindi andare in modalità di protezione e a peggiorare lo spasmo. In questi casi, i fisioterapisti più esperti utilizzano delle tecniche in accorciamento muscolare: accorciando ancora di più il muscolo in spasmo, il sistema nervoso centrale non sentirà più il bisogno di mantenerlo contratto e di conseguenza lo lascerà rilassare.

Se ci troviamo invece di fronte a un blocco delle faccette articolari, il trattamento migliore e spesso con un risultato immediato è la manipolazione vertebrale ad alta velocità (HVLA): con un movimento molto rapido e breve localizzato sulla faccetta articolare bloccata, il terapista porta allo sblocco dell’articolazione e quindi a una diminuzione istantanea del dolore. A seguire, varie tecniche di stretching muscolare e/o di terapia fisica possono rilassare i muscoli lombari che possono mantenere una certa rigidità, soprattutto se il blocco era avvenuto alcuni giorni prima.

I consigli del fisioterapista

Qui di seguito trovate sei pratici consigli del fisioterapista per prevenire il colpo della strega, per rialzarsi e per dormire.

  1. Come fare a rialzarsi? Per ritornare in posizione eretta, aiutatevi usando come supporto una persona o i mobili presenti nella stanza, non sforzate i muscoli, cercate con movimenti dolci e lenti di trovare una posizione comoda.
  2. Anche se il colpo della strega avviene a volte in maniera casuale e improvvisa, può significare che la colonna vertebrale e i muscoli circostanti non sono in salute, magari a causa di una vita sedentaria e di scarsa attività fisica.
  3.  Per prevenire blocchi alla schiena, il mio consiglio è di mantenere i muscoli flessibili con una costante pratica dello stretching. Anche lo Yoga e il Pilates possono essere utili per migliorare l’elasticità generale.
  4. Allo stesso modo, i muscoli devono essere tonici per supportare la colonna vertebrale durante gli sforzi: allenare soprattutto il Core (i muscoli dell’addome e quelli profondi della schiena), le gambe e i glutei può aiutare a prevenire il colpo della strega.
  5. In caso di blocco alla schiena, invece di aspettare e abusare di farmaci, consiglio di rivolgersi a un fisioterapista esperto che spesso in pochi trattamenti e un breve periodo può risolvere il problema
  6. Come dormire? Per un riposo adeguato nei giorni immediatamente successivi al blocco, provate a utilizzare dei cuscini da posizionare sotto la nuca e sotto le ginocchia se dormite a pancia in su o, se scegliete la posizione laterale, usate il cuscino tra le ginocchia.

Il dito a scatto, chiamato anche Tenosinovite Stenostante, è un disturbo legato a un processo infiammatorio che blocca in flessione le dita della mano provocando una sensazione di scatto spesso accompagnato da dolore del polso e della mano. Il dito a scatto guarisce da solo? Quali sono gli esercizi, i rimedi e il tempo di recupero dopo l’intervento chirurgico? Ne parliamo in questo articolo. 

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Che cos’è il dito a scatto o Tenosinovite Stenostante

Ogni dito della mano ha la capacità di muoversi liberamente lungo un pieno ROM (range di movimento) in flessione ed estensione.

L’efficienza, la fluidità e la forza di tali movimenti sono rese possibili da numerose “pulegge” sulle dita della mano. Questi sistemi di pulegge sono costituiti da una serie di strutture di tipo reticolare che sono di natura anulare o cruciforme. Ci sono cinque pulegge anulari (A1-A5) e quattro pulegge cruciformi (C1-C4).

Si pensa che il dito a scatto sia causato dall’infiammazione e dal successivo restringimento della puleggia A1 del dito colpito, tipicamente il terzo o il quarto. La puleggia A1 è più spesso colpita, ma ci sono alcuni casi segnalati in cui sono state colpite le pulegge A2 e A3. Può anche verificarsi nel pollice e viene quindi chiamato pollice a scatto. Una differenza di dimensioni tra la guaina sinoviale del tendine flessore e i tendini flessori stessi può portare ad anomalie del meccanismo di scorrimento provocando un’effettiva abrasione tra le due superfici, con conseguente sviluppo di una progressiva infiammazione tra i tendini e la guaina.

Comunemente, il dito a scatto è indicato come “tenosinovite stenosante“.

Quando e perché viene il dito a scatto

Statisticamente, è più probabile che il dito a scatto si sviluppi nella quinta o sesta decade di vita e le donne hanno fino a sei volte più probabilità di sviluppare il dito a scatto rispetto agli uomini. L’età media in cui si sviluppa è di 58 anni. La possibilità di sviluppare il dito a scatto è del 2-3%, ma nella popolazione diabetica sale al 10%.

Sono state discusse molte potenziali cause del dito a scatto discusse in letteratura. Tuttavia, non ci sono prove sull’eziologia precisa.

– Gli autori suggeriscono che il dito a scatto può manifestarsi da qualsiasi attività che richieda una flessione forzata prolungata del dito: questo accade, ad esempio, nel trasportare borse della spesa o una valigetta, quando si pratica una scrittura prolungata, o un’arrampicata su roccia o quando si afferrano faticosamente piccoli strumenti o oggetti con bordi affilati.

– È importante considerare che la causa del dito a scatto è spesso di natura multifattoriale.

– La condizione potrebbe svilupparsi idiopaticamente (senza una causa precisa) o secondaria ad altre patologie.

Quali sono i sintomi del dito a scatto?

Il dito a scatto ha una certa varietà di presentazioni cliniche. Inizialmente, i pazienti possono presentare un clic indolore durante il movimento del dito. Questo può progredire fino a dolorosi rumori articolari o blocchi totali del dito, tipicamente alle articolazioni MCF (metacarpofalangee) o IFP (interfalangeeprossimali).

Possibili sintomi aggiuntivi sono:

– Rigidità e gonfiore (soprattutto al mattino).

– Blocco intermittente delle dita durante la flessione attiva che richiede una forza passiva per estendere il dito.

– Blocco del dito in posizione di flessione, con scatto per andare in estensione.

– Perdita di flessione/estensione completa.

– Nodulo palpabile e doloroso prossimale ad A1 e/o dito bloccato in posizione flessa.

– Leggero ispessimento alla base del dito e dolore che può irradiarsi al palmo o alla parte distale (più lontana) del dito.

Il dito a scatto guarisce da solo?

Raramente il dito a scatto regredisce da solo fino alla completa sparizione dei sintomi. Può succedere, tuttavia, che nelle forme lievi si possa arrivare a una sparizione della sintomatologia nel giro di alcuni mesi anche senza ricorrere ad alcun trattamento.

Trattamento per il dito a scatto

Di seguito elenchiamo e descriviamo alcune tipologie di trattamenti per il dito a scatto:

Trattamento Conservativo

Iniezione di corticosteroidi

L’uso di corticosteroidi si è dimostrato efficace nel ridurre il dolore e la frequenza dello scatto. L’iniezione viene fatta nel tendine interessato e riduce l’infiammazione e la pressione sul tendine per un migliore scorrimento attraverso le pulegge. Questa sembra essere un’alternativa efficace e sicura alla terapia chirurgica. La soddisfazione del paziente, la sicurezza e il miglioramento funzionale sono caratteristiche delle iniezioni di steroidi rispetto al trattamento chirurgico.

Fisioterapia

La fisioterapia, in particolar modo se eseguita da un terapista specializzato in disturbi della mano, può essere di grande aiuto.

Come per tutti i disturbi degli arti superiori, anche i segmenti prossimali devono essere soggetti di valutazione (polso, gomito, spalla e tratto cervicale). Inoltre, anche un esame posturale è consigliabile, in quanto spesso queste problematiche si ripercuotono sugli arti.

Poiché il dito a scatto è considerato una patologia da sovraccarico, l’educazione del paziente è molto importante. Le cose da suggerire sono le seguenti:

  1. Riposo
  2. Modifiche alle attività lavorative
  3. Splint (tutore) personalizzato, per limitare il movimento e tenere a riposo il tendine. Si applica in fase acuta per combattere l’infiammazione.
  4. Correzione posturale

Associato a questo, la terapia strumentale può essere d’aiuto, in particolare TECAR, LASER e ONDE D’URTO.

Inoltre, spesso si riscontrano notevoli miglioramenti con moderne forme di terapia manuale, come la Manipolazione Fasciale metodo Stecco. Il Fisioterapista formato in questa metodica va a ricercare le cause che stanno a monte e che hanno portato al dito a scatto (spesso si tratta di densificazioni a livello di spalla o collo, oppure problematiche viscerali/internistiche). Una volta individuate, con uno specifico trattamento manuale, va a rimuovere le tensioni e a ripristinare il corretto scorrimento della Fascia (quel tessuto connettivo che riveste muscoli, articolazioni, organi interni e che connette tutto il corpo).

Una volta risolta la fase acuta di dolore, si suggeriscono gli esercizi adeguati di rinforzo e stretching. Gli esercizi hanno lo scopo di ripristinare il corretto scorrimento tendineo (ad es. esercizi di chiusura/apertura delle dita o della mano), rinforzare i muscoli intrinseci della mano (unire e allontanare le dita tra di loro) e di allungamento dei muscoli dell’avambraccio.

Trattamento Chirurgico

Tecnica chirurgica a cielo aperto

Quando il trattamento conservativo fallisce, è indicato un intervento chirurgico. La chirurgia a cielo aperto combinata con una riabilitazione efficace consente un rapido e significativo miglioramento della funzione della mano con un basso rischio di complicanze. Questa tecnica, considerata il gold standard, viene eseguita praticando un’incisione longitudinale nella piega palmare sopra l’articolazione metacarpo-falangea del dito coinvolto e seguita dal rilascio dei tendini flessori superficiali e profondi delle dita. Questa procedura dura 2-7 minuti e ha un tempo medio di recupero di 45 giorni dopo l’intervento. Un vantaggio di questa tecnica è che consente di visualizzare la puleggia e quindi ha meno rischi di danni ai nervi digitali rispetto alle tecniche endoscopiche.

Tecnica chirurgica endoscopica

Questa tecnica viene eseguita praticando due incisioni: una nella piega palmare sopra la metacarpo-falangea e l’altra nella piega palmare del dito. Viene quindi introdotto un endoscopio per tagliare la puleggia rilasciando i tendini flessori. Questa procedura dura da due a nove minuti e ha un tempo medio di recupero più breve (23 giorni) dopo l’intervento. Altri vantaggi sono l’assenza di cicatrici e problemi correlati alle cicatrici e una riabilitazione post-operatoria più breve. Tuttavia, è una tecnica ancora in fase di sviluppo e gli strumenti sono costosi.

Release percutaneo

Questa tecnica può essere eseguita con o senza imaging. Il rilascio percutaneo non guidato da immagini (cieco) viene eseguito utilizzando punti di riferimento anatomici per evitare lesioni ai tendini e alle strutture neurovascolari. Il tempo di recupero è più breve rispetto alla chirurgia a cielo aperto, ma la possibilità di danni ai nervi digitali è maggiore, soprattutto alle dita 1, 2 e 5. Una nuova tecnica che utilizza la guida ecografica aiuta a identificare chiaramente i tendini e le strutture neurovascolari, prevenendo potenziali complicanze che sono presenti con questo intervento non ecoguidato.

I consigli del Fisioterapista

Adesso che sapete tutto sui sintomi, le cause e i trattamenti del dito a scatto, avrete di certo capito che le figure professionali che è possibile coinvolgere se manifestate questo problema sono diverse e dipendono dal trattamento necessario.

In generale, in caso di dito a scatto, è bene quindi rivolgersi a un medico ortopedico specializzato in chirurgia della mano. Sarà lui ad indirizzarvi verso la scelta conservativa oppure chirurgica.

Inoltre:

  • In caso di terapia conservativa, rivolgersi a un fisioterapista esperto in disturbi della mano.
  • Inizialmente, mantenere il dito a riposo per 4-6 settimane, anche utilizzando un tutore specifico
  • La terapia strumentale e manuale possono velocizzare i tempi di recupero.
  • Gli esercizi e lo stretching dei muscoli specifici completano la terapia passiva eseguita dal fisioterapista.

Dopo il convincente esordio a fine aprile al Warm Up di Scarlino nella classe Club Swan 36, chiuso con una vittoria perentoria e tante, ottime sensazioni in vista dei prossimi appuntamenti, il Vitamina Sailing è pronto a dare il via anche alle regate del circuito dei catamarani M32.

Il team supportato dal main sponsor Cetilar e in acqua per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, infatti, questo week end sarà impegnato a Sanremo nella prima tappa del Circuito Europeo M32. E lo farà con due barche: Vitamina Rapida Cetilar, portata dal timoniere Andrea Lacorte e con l’inglese Ian Williams alla tattica, e Vitamina Veloce Cetilar, timonata da Marco Radman e con a bordo anche l’olimpionico di Rio 2016 nel Nacra 17 Vittorio Bissaro.

Tre i giorni di regate, a partire da venerdì 7 e fino a domenica 9, e spettacolo assicurato grazie alle prestazioni dei catamarani M32, che saranno impegnati in regate brevi e adrenaliniche.

Dopo Sanremo, il circuito M32 farà scalo in Olanda a giugno, in Danimarca a luglio e a Riva del Garda ai primi di settembre, tappa finale valida anche come Campionato Europeo di classe.

L’attività agonistica di Vitamina Sailing, invece, come sempre coordinata dal Team Manager Matteo De Luca, proseguirà con lo Swan Tuscany Challenge (25-29 maggio), a Scarlino, prima tappa del circuito riservato ai monotipi del celebre cantiere Nautor’s Swan, per poi andare avanti in parallelo tra M32 e, appunto, Club Swan 36.

Mentre la progettazione di Flyingnikka è arrivata alla fase finale e la scelta del cantiere costruttore è caduta su King Marine, il team di Roberto Lacorte si prepara a difendere il titolo nel Circuito 69F.

 Seconda stagione di regate in arrivo per i due piccoli e veloci FlyingNikka69F, le moderne barche a foil della classe Persico 69F con cui il team FlyingNikka, capitanato da Roberto Lacorte, parteciperà alle regate del circuito al via proprio questo week end, a Malcesine, sul lago di Garda.

Un campionato che l’anno scorso, alla sua prima, storica edizione, si è concluso con la vittoria assoluta di FlyingNikka69F numero 47 – a bordo il timoniere Roberto Lacorte, con Enrico Zennaro e Lorenzo Bressani – e con il secondo posto di FlyingNikka69F numero 74, portata da Alessio Razeto con al fianco Andrea Fornaro e Lorenzo De Felice. E che quest’anno, sarà affrontato dal team con la stessa, identica line up, e con l’obiettivo di ripetere le prestazioni (e possibilmente i risultati) del 2020.

“Un traguardo ambizioso e allo stesso tempo difficile da raggiungere, se consideriamo che il livello degli equipaggi coinvolti nel circuito, già molto alto l’anno scorso, è cresciuto ulteriormente”, spiega Roberto Lacorte, 52 anni, imprenditore, affermato pilota automobilistico e velista di successo. “A noi comunque piacciono le sfide complicate, sono ancora più stimolanti. Il nostro impegno sarà quindi maggiore e in questi mesi ci siamo allenati duramente per arrivare all’inizio del campionato al massimo della forma, anche perché i Persico 69F sono barche che richiedono un grande sforzo fisico e una concentrazione fuori dal comune. In ogni caso, sappiamo bene che ripetersi è sempre difficile, soprattutto quando gli altri raddoppiano i loro sforzi…”.

CetilarRacing FlyingNikka Foto Fabio Taccola 69F

In regata per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa e con il supporto della casa farmaceutica PharmaNutra con il suo brand Cetilar® – una linea di prodotti a base di esteri cetilati per il benessere di muscoli e articolazioni – il team FlyingNikka sarà impegnato con le due barche (la blu numero 47 e la verde numero 74) in tutte le tappe del circuito, un campionato che dopo Malcesine farà scalo a Porto Cervo (12-17 luglio), nuovamente sul Garda, a Torbole (metà settembre), e infine a Puntaldia, in Sardegna (primi di ottobre).

Nel frattempo, in parallelo con l’attività agonistica a bordo dei Persico 69F, Roberto Lacorte e il Design Team guidato dall’irlandese Mark Mills dello Studio Mills Design, con il supporto dello stesso team velico e il coordinamento del Project Manager Micky Costa, sono impegnati nella fase finale della progettazione del nuovo, super avveniristico Mini Maxi a foil FlyingNikka, un 19 metri dotato di appendici di ultima generazione per navigare in full foiling a più di 40 nodi di velocità.

Una barca unica nel suo genere, primo esemplare di una nuova generazione di monoscafi a foil per andare alla conquista delle grandi classiche della vela offshore, che sarà costruito presso il cantiere King Marine di Valencia, realtà rinomata a livello internazionale e specializzata nella costruzione hi-tech di barche da regata. Il sistema dei foil, l’idraulica e la meccatronica verranno invece realizzati da aziende italiane, presto ufficializzate.

“Siamo convinti della nostra scelta e d’altronde stiamo parlando di un cantiere al top a livello mondiale, una garanzia in un progetto complesso come quello di FlyingNikka”, aggiunge Alessio Razeto, Team Manager e Responsabile del Progetto Vele. “La strada fino al varo è ancora lunga, contiamo di andare in acqua per l’estate del 2022 e sappiamo che nel frattempo avremo tante variabili da affrontare, ma siamo ben coscienti della complessità di questo progetto, quindi siamo pronti per affrontarle al meglio”.

FlyingNikka-render-1

 

Terzo posto della LMGTE AM per la Ferrari della squadra “All made in Italy” nella 6 ore di SPA-Francorchamps.

Debutto in GT e primo podio nel FIA WEC per Cetilar Racing. Nel primo degli appuntamenti del Mondiale Endurance, la 6 ore di Spa-Francorchamps, l’equipaggio formato da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, si è concluso con il terzo posto della LMGTE AM. Una gara tutta in crescendo quella che ha vissuto il team di Cetilar Racing con la Ferrari 488 GTE EVO tecnicamente supportata dalla AF Corse.

Un esordio per piloti e team nella categoria riservata alle vetture Gran Turismo, un risultato che segna una pietra miliare nella sfida Cetilar Racing e un podio che arriva in quella che per la squadra guidata con enorme passione da Roberto Lacorte rappresenta la seconda stagione nel FIA WEC, dopo un anno di LMP2.

Il racconto della gara

Lo stesso Lacorte era riuscito a piazzare nelle qualifiche il sesto miglior tempo sulle 12 vetture al via nella stessa classe. E proprio Lacorte è stato autore di un primo doppio stint di guida molto positivo, che lo ha visto nelle fasi iniziali risalire quarto prima di rimanere coinvolto senza colpe in un contatto con la Aston Martin di Paul Dalla Lana (il canadese proprio per questo è stato poi punito con un drive through). Un contatto che non ha comunque impedito a Lacorte di rimanere sesto anche dopo il primo pit-stop.

A rilevarlo al volante è stato quindi Sernagiotto, che è pazientemente risalito prima quinto e poi quarto, andando anche a occupare provvisoriamente il terzo posto. L’ultimo turno di guida è stato quello di Fuoco, quarto fino a pochi minuti dal termine, prima che una delle Porsche del Dempsey-Proton Racing venisse a sua volta rallentata da un altro drive through. È stato in quel preciso istante che per Cetilar Racing si è concretizzato un risultato che ha dato fiducia a tutto il team, in vista del prosieguo della stagione.

Cetilar racing- 6 ore SPA-Francorchamps- Ferrari - auto in corsa

 

Le testimonianze

“Io, Giorgio e Antonio abbiamo completato un weekend difficile – ha spiegato un Roberto Lacorte raggiante – Il contatto nel Prologo di martedì con Kamui Kobayashi e l’ospedale. Poi in gara l’altro incidente in cui sono rimasto coinvolto con Paul Della Lana… Dopo tanti anni di sacrifici, inseguire e realizzare un obiettivo per tutti noi è un’emozione grande. La componente umana, oggi come sempre, in sei ore ininterrotte di bagarre, è stata fondamentale. Come fondamentale il supporto di Amato Ferrari e di tutti i suoi uomini. AF Corse significa eccellenza”.

“Veniamo da quattro/cinque stagioni difficili. Sulla carta siamo sempre stati un ottimo equipaggio e con grandi aspettative, ma non è stato semplice dimostrarlo – ha commentato Giorgio Sernagiotto – Arrivare alla prima gara con in LMGTE e salire subito sul podio ci ha permesso di toglierci un peso non da poco. Sono felicissimo prima di tutto per Roberto, che ha sempre creduto in questo progetto e si meritava un risultato del genere. Per Antonio che è appena arrivato e naturalmente per me. Abbiamo ancora qualcosa da migliorare, come tutti i team. Adesso ci aspetta davvero una stagione interessante”.

“Sono soddisfatto di questo risultato. Non dico che non me lo aspettavo del tutto, ma sono rimasto piacevolmente sorpreso che alla prima gara nel WEC abbia subito ottenuto un podio. Ringrazio il team e il coach Andrea Belicchi, che hanno fatto un ottimo lavoro. Siamo solo all’inizio, ma la strada è quella giusta”, ha aggiunto infine Antonio Fuoco.

Cetilar racing - nella 6 ore di SPA-Francorchamps- podio - team

Il prossimo appuntamento del Mondiale FIA WEC sarà la 8 Ore di Portimão, in programma nel fine settimana del 12 e 13 giugno.

Ottimo inizio di stagione per il Vitamina Sailing, il team che corre per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, impegnato nel week end a Scarlino, in Maremma, nel primo appuntamento agonistico del 2021, lo Swan One Design Scarlino Warm Up. Una sorta di prova generale del circuito riservato alle barche monotipo del cantiere Nautor’s Swan, che partirà proprio dal Marina di Scarlino a fine maggio, senza dubbio il più importante nell’ambito della vela agonistica tra le boe. 

Impegnato nella classe Club Swan 36, Vitamina Cetilar è stato l’assoluto protagonista di questa tre giorni di super vela, che ha riunito in Toscana ben 18 barche (sette 36’ e undici 50’), con a bordo nomi di spicco della vela internazionale.

Portato dal timoniere Andrea Lacorte, affiancato in pozzetto dai campioni triestini Gabriele Benussi (tattico) e Alberto Bolzan (randista), nelle sei prove disputate nell’arco di due giorni (niente regate domenica, per troppo vento) Vitamina Cetilar non è mai sceso dal podio, ottenendo uno score super (2, 2, 2, 1, 3, 2) che lo ha proiettato in testa alla classifica finale con ampio vantaggio sul resto della flotta, ben undici punti su G Spot e Far Star, rispettivamente secondo e terzo.

Un mix di velocità, scelte tattiche azzeccate, manovre perfette e grande costanza di rendimento, che ha fatto decisamente la differenza, consentendo all’equipaggio capitanato da Andrea Lacorte e coordinato dal Team Manager Matteo De Luca, di primeggiare lanciando un segnale molto forte in vista dell’inizio del circuito, che dopo Scarlino farà tappa a Porto Cervo e Palma di Maiorca (due volte).

“È stata una bella sessione, voglio fare i complimenti a tutto il team per aver interpretato nel migliore dei modi questo primo step della stagione”, ha dichiarato il timoniere Andrea Lacorte. “Anche se si è trattato solo di un warm up, è stato un confronto importante e soddisfacente con il resto della flotta. Siamo sulla buona strada e vogliamo continuare così, a testa bassa e con la massima concentrazione”.

Lo scorso 29 marzo, in anteprima assoluta, durante l’unveiling della nuova vettura Ferrari 488 GTE Evo della scuderia Cetilar® Racing impegnata nel Mondiale Endurance (FIA WEC), è stato presentato il nuovo video “Cetilar® – Sport is in our DNA”.

“Lo sport è nel nostro DNA. Determinazione, divertimento ma anche educazione e rispetto. Questi sono i valori che ci insegna lo sport e che viviamo nella nostra azienda ogni giorno”. Sono le parole di Andrea e Roberto Lacorte, i fondatori di PharmaNutra.

L’impegno sportivo, per l’azienda, concretizza in modo condivisibile e tangibile due mondi mossi dagli stessi principi: obiettivi, determinazione, passione, crescita, ma anche gioco di squadra, inclusione e rispetto.

Attraverso il costante supporto a eventi e attività sportive, PharmaNutra con il brand Cetilar® si pone l’obiettivo di promuovere la socialità e il territorio oltre a uno stile di vita sano e attivo.

Le sponsorship sportive e le medical partnership

Un legame inscindibile quello tra PharmaNutra e lo sport che viene reso reale attraverso la presenza, come sponsor o medical partner, in diverse discipline sportive:

  • il calcio, PharmaNutra è, infatti, medical partner del Parma Calcio 1913 da 10 anni e main sponsor della squadra da 4 stagioni col suo brand Cetilar® oltre ad essere main sponsor per la stagione 2020-2021 anche del Pisa Sporting Club;
  • il racing con il team Cetilar® Racing, l’unica scuderia interamente italiana ad aver partecipato alle ultime tre edizioni della 24h di Le Mans e, dal 2019, al Campionato Mondiale Endurance FIA WEC;
  • il sailing con FlyingNikka e Vitamina Sailing, i due equipaggi impegnati nell’attività velica, entrambi con imbarcazioni brandizzate Cetilar®, e pronti sempre a nuove sfide.

Ma anche il basket, il golf e la pallavolo.

Cetilar® è inoltre sponsor di eventi sportivi, come la 151 Miglia, una delle regate più partecipate del mediterraneo con oltre 250 barche iscritte e gli eventi di running, tra cui i principali: la Cetilar® Run, la Cetilar® Maratona di Pisa e la Firenze Marathon.

Il progetto Academy: un aiuto concreto per i giovani talenti

Non solo sport di alto livello per PharmaNutra.

È per questo che è nata la Cetilar® Academy, un percorso di coaching e mentorship grazie al quale Cetilar® si impegna a formare nuovi atleti e accelerare la loro crescita umana e professionale nel mondo dello sport, tra cui le promesse del motorsport impegnate nell’ambito del kart e i giovani calciatori della Società Parmense U.S Arsenal.

È bellissimo aiutare chi ha talento e non ha tutti gli elementi per coltivarlo e per portarlo avanti” – Ha dichiarato Roberto Lacorte CEO di PharmaNutra per questo mettiamo a disposizione dei giovani atleti la nostra esperienza e i migliori mezzi per creare dei percorsi di formazione ben precisi”.

Cetilar-passione per lo sport-kart-Cetilar Academy

La collaborazione Cetilar® e Obiettivo3

All’interno del progetto Academy, rientra anche la partnership, avviata nel 2019, tra Cetilar® e Obiettivo3, associazione nata per desiderio del campione Alex Zanardi che accoglie, supporta e sostiene concretamente persone disabili che desiderano impegnarsi in un’attività sportiva. In questi anni Cetilar® ha supportato Obiettivo 3 con l’acquisto di tre nuove handbike per gli atleti dell’associazione, con l’obiettivo di portare questi talenti alle Paralimpiadi di Tokyo 2021. Nel 2021 Cetilar® e Obiettivo 3 si sono impegnati a raccontare le storie di 10 atleti attraverso delle minipillole tematiche e motivazionali, scopritele qui.

L’impegno nello sport fa parte del nostro DNA, per questo non possiamo farne a meno.

Buona visione!

La tradizionale manifestazione sportiva, che per l’ottavo anno vede Cus Parma e PharmaNutra fianco a fianco, ha già una nuova data: il 6 maggio 2022.

Anche per quest’anno purtroppo la Cetilar run è costretta ad alzare bandiera bianca. La corsa di primavera per eccellenza, inizialmente in programma per il 7 maggio a Parma, evento apprezzatissimo dai runner di ogni età e supportato dal nostro brand Cetilar®, è stata posticipata a causa della gravissima situazione sanitaria che continua a colpire il Paese e si svolgerà quindi il 6 maggio 2022.

“Si tratta di una decisione molto sofferta, ma dettata da un profondo senso di responsabilità”, ha spiegato Michele Ventura, presidente del CUS Parma. “Il quadro attuale è ancora molto preoccupante e il nostro primo compito in questo momento è la tutela della salute dei nostri tesserati, ma più in generale di tutte le persone che hanno fiducia in noi e partecipano da sempre ai nostri eventi. Tanto più che Cetilar run non è solo una corsa, ma un momento di condivisione e festa che non vogliamo perdere, né snaturare. Ecco perché, in piena sintonia col nostro sponsor e amico, abbiamo scelto di posticipare di un altro anno la Cetilar run. Un ringraziamento a PharmaNutra è comunque d’obbligo, visto la vicinanza e il sostegno anche in questo momento di difficoltà”.

“Mi associo alle parole del Presidente Ventura, che condivido totalmente”, aggiunge Carlo Volpi, Consigliere Delegato di PharmaNutra S.p.A., title sponsor della corsa ducale con il suo brand Cetilar®. “Purtroppo non ci sono ancora le condizioni per organizzare quella che non è solo una corsa, ma un evento sociale che coinvolge tutta la città di Parma. Farlo senza questi presupposti, andrebbe contro lo spirito stesso della Cetilar run. E sarebbe inoltre una scelta rischiosa, vista la situazione attuale molto delicata che impone scelte ragionevoli. Pertanto abbiamo pensato che sia meglio rimandare all’anno prossimo, per quella che sarà senza dubbio un’edizione straordinaria”.

Intanto lo staff organizzativo è già al lavoro con grande entusiasmo per realizzare il progetto della manifestazione del prossimo anno. Una nuova edizione all’insegna del ritorno alla condivisione.

Tutti hanno praticato almeno una volta nella vita un po’ di stretching, anche i meno sportivi tra di voi. Scoprite in questo articolo i consigli del fisioterapista per eseguirlo al meglio.

Pensateci bene: chi non si è mai istintivamente stiracchiato al mattino appena sveglio dopo una lunga e rigenerante notte di sonno? Quel gesto naturale e comune di allungamento muscolare potrebbe tranquillamente essere considerato stretching, una tecnica conosciuta e praticata in tutto il mondo i cui molteplici benefici a livello fisico e mentale sono da sempre molto apprezzati.

Che cos’è lo stretching

Lo stretching è una forma di esercizio fisico in cui uno specifico muscolo, tendine o gruppo muscolare viene posto in allungamento – dall’inglese to stretch: allungare/distendere – al fine di incrementare l’elasticità e la flessibilità muscolare e tendinea (mio-tendinea).

Nel dettaglio, l’allungamento di una fibra muscolare inizia dal sarcomero, l’unità di base della contrazione nella fibra muscolare. Cosa succede quindi? Quando il sarcomero si contrae, l’area sovrapposta tra i miofilamenti spessi e sottili aumenta, quando si allunga, la zona sovrapposta diminuisce, permettendo alle fibre muscolari di allungarsi. Una volta che la fibra muscolare è alla sua lunghezza di riposo massima (tutti i sarcomeri sono interamente allungati), un ulteriore allungamento pone forza attorno al tessuto connettivo. Quando aumenta la tensione, le fibre di collagene nel tessuto connettivo si allineano lungo la stessa linea di forza della tensione.

Quando si pratica lo stretching, la fibra del muscolo viene tirato nella sua totale lunghezza – sarcomero per sarcomero per così dire – per permettere poi al tessuto connettivo di sostenere la parte rilassante rimanente.

La lunghezza corrente dell’intero muscolo dipende dal numero delle fibre allungate (similmente al modo in cui la lunghezza totale di un muscolo che si contrae dipende dal numero di fibre reclutate che si contraggono): maggiore è la presenza di fibre allungate, maggiore è la lunghezza sviluppata e raggiunta dal muscolo allungato.

Come funziona e a cosa serve lo stretching: i benefici

Nel momento in cui il muscolo è allungato, lo è anche il fuso muscolare. Il fuso muscolare constata il cambiamento di lunghezza e invia segnali al midollo spinale che elabora le informazioni. Ciò permette di azionare il riflesso dell’allungamento (detto anche riflesso miotatico) che tenta di opporre resistenza al cambiamento della lunghezza del muscolo reagendo con la contrazione del muscolo allungato. La velocità del cambiamento di lunghezza è direttamente proporzionale alle contrazioni del muscolo. Questa funzione di base del fuso muscolare aiuta a mantenere il tono muscolare e a proteggere il corpo dalle lesioni.

Una delle ragioni del mantenimento dello stretching per un periodo di tempo prolungato è che quando il muscolo viene mantenuto in posizione allungata, il fuso del muscolo si abitua alla nuova lunghezza e riduce il suo segnale. Progressivamente, è possibile allenare i recettori dell’allungamento a permettere un maggiore allungamento dei muscoli.

Secondo M. Alter, tra i benefici dello stretching è possibile segnalare:

  • un miglioramento della forma fisica
  • una migliore capacità di imparare a svolgere movimenti complessi
  • un miglioramento nel rilassamento sia fisico che mentale
  • un aumento della consapevolezza del proprio corpo
  • una riduzione dei rischi di lesioni ad articolazioni, tendini e muscoli e dell’indolenzimento e tensione muscolare
  • dei vantaggi nell’attenuazione dei dolori mestruali nelle donne

Cosa è bene non fare per godere appieno dei vantaggi dell’allungamento muscolare?

Occorre porre particolare attenzione a svolgere una fase di riscaldamento adeguato e a non esagerare con uno stretching eccessivo, se sei indolenzito il giorno dopo aver fatto stretching allora è molto probabile che tu abbia praticato un allungamento eccessivo.

Inoltre, è consigliato non praticare gli esercizi di stretching in una sequenza non ottimale e di fare gli esercizi sbagliati.

Nei prossimi paragrafi troverete degli esempi e schemi di esercizi da seguire.

I diversi tipi di stretching

Esistono molte forme di stretching, vediamo assieme quali sono le più comuni e le loro caratteristiche:

Stretching Balistico

Lo stretching balistico si basa sullo slancio di un arto o del corpo con l’obiettivo di portarlo e forzarlo oltre il suo consueto raggio di movimento. Rientra in questa tipologia il movimento che porta a slanciarsi in modo ripetitivo in avanti per raggiungere e toccare la punta dei piedi. Questo tipo di stretching è spesso considerato poco utile e può addirittura portare a lesioni muscolari questo perché non lascia il tempo ai muscoli di adeguarsi e rilassarsi nella posizione allungata portandoli invece a un irrigidimento dovuta all’attivazione ripetuta dell’azione riflessa dello stretching.

Stretching Dinamico

Stando a quanto definito da Thomas Kurz nel suo “Stretching Scientifically”, lo stretching dinamico “coinvolge le parti del corpo che aumentano progressivamente la portata, la velocità del movimento, o entrambe” attraverso l’oscillamento controllato, ad esempio, di braccia, gambe e torsioni del tronco. Bisogna stare attenti a non confondere lo stretching dinamico con quello balistico, che vedremo più avanti. Negli allungamenti dinamici non sono presenti slanci o “scatti”.

Uno dei vantaggi dello stretching dinamico è quello di migliorare la flessibilità dinamica ed è utile e consigliata praticare prima dell’attività fisica.

Stretching Attivo

Lo stretching attivo, o attivo statico, è un allungamento attivo in cui si assume e si mantiene una posizione senza alcun supporto se non quello di usare la forza dei muscoli agonisti. Un esempio di questa tipologia di stretching consiste nel portare un braccio in alto e tenerlo in quella posizione attivamente, utilizzando soltanto i muscoli agonisti. Molti dei movimenti presenti nello yoga sono allungamenti attivi.

Stretching Passivo

Lo Stretching passivo, detto anche stretching rilassato o statico passivo, è un allungamento passivo in cui si mantiene una posizione sfruttando un’altra parte del corpo, o con l’aiuto di un partner o di un attrezzo. Un esempio di stretching passivo è sdraiarsi con le gambe allungate in alto possiate sul muro, in questo caso il muro rappresenta il supporto utilizzato per mantenere la posizione di allungamento. L’allungamento muscolare rilassato, come dice la parola stessa, è utile come stretching finale dopo un allenamento in quanto permette di diminuire la fatica e ridurre i dolori muscolari il giorno dopo aver praticato l’attività.

Stretching Statico

è molto comune usare i termini “stretching passivo” e “stretching statico” come sinonimi, esistono però alcune differenze tra le due tipologie. Secondo M. Alter: “lo Stretching statico – elaborato da Bob Anderson nel 1975 – consiste nell’allungare un muscolo (o gruppo di muscoli) al limite massimo e poi mantenere quella posizione, mentre lo Stretching passivo consiste in una persona rilassata (passiva) mentre qualche forza esterna (una persona o un attrezzo) porta il muscolo in allungamento”.

Stretching Isometrico

Lo Stretching isometrico è un tipo di allungamento statico, che non implica cioè un movimento, che lavora sulla resistenza di gruppi di muscoli attraverso le contrazioni isometriche di muscoli allungati. L’allungamento isometrico è uno modo veloce per aumentare la flessibilità statica passiva ed è, in alcuni casi, molto più efficace dello stretching passivo e dello stretching attivo praticati singolarmente. Gli allungamenti isometrici permettono anche di rafforzare i muscoli “tesi” e di diminuire il dolore tipicamente associato allo stretching. Per dare la necessaria resistenza in un allungamento isometrico viene in genere creata resistenza ai propri arti manualmente o con l’aiuto di un partner o di un attrezzo come una parete o il pavimento.

 Stretching PNF

Lo stretching PNF, PNF sta per Facilitazione Neuromuscolare Propriocettiva, non è in realtà un tipo di allungamento ma è una tecnica che fa lavorare assieme lo stretching passivo e lo stretching isometrico, con l’obiettivo di raggiungere la flessibilità statica massima.

Come fare stretching: esempi di esercizi

Siamo arrivati al punto. Adesso che abbiamo più informazioni riguardo alle diverse tipologie di stretching, al suo funzionamento e ai suoi vantaggi e benefici, vediamo assieme alcuni esempi di esercizi di stretching per le diverse parti del corpo.

Esempi di stretching per la schiena

Questi insieme di esercizi sono utili anche in caso di lombalgia e lombosciatalgia.

Ginocchia al petto: mantenere per un minuto respirando profondamente

Stretching_esercizio ginocchia al petto

Rotazione lombare: mantenere per un minuto respirando profondamente

Stretching_esercizio rotazione lombare

Allungamento con supporto dello step: possiamo anche usare 2 step se necessario. Mantenere per 40’’.

stretching esercizio allungamento con step

 Postura gambe al muro: mantenere la posizione per 3’-4’, respirando con il diaframma

stretching esercizio gambe al muro

Esempi di stretching per il collo

Questi esercizi sono utili anche in caso di dolore cervicale

Inclinazione laterale: mantenere per un minuto respirando profondamente

Stretching esercizio inclinazione

Flessione+Rotazione: mantenere per un minuto respirando profondamente

Stretching esercizio flessione e rotazione

Catena Trasversa: mantenere per un minuto, respirando con il diaframma

Stretching esercizio catena trasversa

Esempi di stretching per le anche e il bacino

Ileo-Psoas: mantenere per un minuto respirando profondamente

Stretching esercizio ileo psoas

Stretching Gluteo: mantenere per un minuto respirando profondamente

Stretching esercizio glutei

Stretching Piriforme: mantenere per 40’’ respirando profondamente

Stretching esercizio piriforme

Esempi di stretching per gli arti inferiori

Flessori della gamba (hamstrings): mantenere per 40’’ respirando profondamente

Stretching esercizio flessori della gamba

Quadricipite: mantenere per un minuto, respirando profondamente

Stretching esercizio quadricipite

Polpaccio: mantenere per un minuto respirando profondamente

Stretching esercizio polpaccio

I consigli del Fisioterapista sullo stretching

Ecco alcuni accorgimenti che secondo la mia esperienza possono fare veramente la differenza nella riuscita di un buono stretching:

  • Lo stretching statico deve essere fatto soltanto dopo l’attività fisica, mai prima
  • Come riscaldamento prima dell’attività fisica, è molto utile eseguire esercizi di allungamento dinamico
  • Durante lo stretching statico, ricercare una tensione del muscolo di 5-6 in una scala da 1 a 10. Una tensione maggiore potrebbe infatti portare il muscolo a proteggersi con una contrazione
  • Durante lo stretching, focalizzare l’attenzione sul muscolo che stiamo allungando, cercando mentalmente di rilassarlo sempre di più
  • Respirare con il diaframma: un buon utilizzo del diaframma porta i muscoli a rilassarsi più velocemente
  • Mantenere una tensione leggera del muscolo per un periodo lungo di tempo (da un minuto fino anche a 4’-5’ per le posture). Questo porta a una modificazione stabile del tessuto connettivo e quindi a un vero incremento in elasticità del muscolo.
  • Nello stretching, la costanza e la qualità degli esercizi premiano più della quantità. Cercare di fare stretching costantemente (anche tutti i giorni) e con una corretta esecuzione degli esercizi, mantenendo una tensione media e rilassandosi il più possibile.

Conclusioni

Il corpo umano è predisposto geneticamente per il movimento. Questo significa che per stare bene fisicamente, abbiamo bisogno di muscoli tonici e flessibili. Pertanto, lo stretching riveste un ruolo fondamentale non soltanto per gli atleti, ma per chiunque.

Nella pratica sportiva, i muscoli rigidi sono più predisposti ad infortuni. Inoltre, la rigidità influisce negativamente sulla mobilità articolare e sulla coordinazione neuromuscolare del corpo, portando a un calo della performance generale e un maggior rischio di eventi traumatici a carico delle articolazioni.

Infine, retrazioni permanenti dei muscoli portano ad alterazioni posturali (ad esempio ipercifosi, iperlordosi, anteposizione del capo, spalle chiuse, rotazione del bacino, sindrome femoro-rotulea…) con possibile insorgenza di dolori acuti e cronici.

Quindi una routine personale di stretching, ancora meglio se studiata insieme al fisioterapista o al chinesiologo, da eseguire tutte le mattine appena sveglio o a fine allenamento, può portare a miglioramenti importanti della qualità della vita sportiva e non di qualsiasi individuo.

 

Fonte: “Stretching Scientifically: A Guide to Flexibility Training” di Thomas Kurz

 

Una nuova e importante stagione quella del 2021 per Cetilar Academy il percorso di coaching e mentorship a marchio Cetilar® che ha l’obiettivo di formare e accelerare la crescita umana e professionale di atleti sportivi attraverso 4 valori fondamentali: disciplina, responsabilità, spirito di sacrificio e ricerca costante del limite.

Sono 10 i piloti che negli ultimi 3 anni sono entrati a far parte Cetilar Academy Racing:

I anno – 2019

Joel Bergström

Sebastiano Pavan

Alfio Spina.

II anno – 2020

Brando Badoer

Mark Kastelic

Nicola Lacorte

Kean Berta Nakamura.

III anno – 2021

Brando Badoer (conferma)

Nicola Lacorte (conferma)

Kilian Josseron

Griffin Peebles

Enzo Tarnvanichkul

Brando Badoer e Nicola Lacorte sono impegnati entrambi nella categoria OK con Kart Republic, squadra guidata dallo storico talent scout Dino Chiesa. Mentre, lo svizzero Kilian Josseron, l’australiano Griffin Peebles e il tailandese Enzo Tarnvanichkul, sono impegnati nella Mini con il Team Driver Racing Kart di Devid De Luchi.

Durante il loro percorso, tutti i piloti di Cetilar Academy verranno affiancati da professionisti del motorsport. Il calendario formativo prevede anche una serie di giornate di formazione dedicate alla preparazione fisica e tecnica nelle sedi dei partner coinvolti nel progetto con l’obiettivo di contribuire alla loro crescita umana e professionale.

Cetilar Academy, diventata ormai un punto di riferimento nel Kart, ha raggiunto risultati eccellenti nel corso delle prime due stagioni di attività e proseguirà il proprio impegno di alto livello nell’ambito della WSK Series e delle più importanti manifestazioni internazionali.

L’Academy è supportata da PharmaNutraCetilarAF CorseAthleticaFreemKart RepublicTeam Driver Racing KartItalian F4 Championship powered by Abarth e WSK Promotion.

I comenti di Devid De Luchi e Dino Chiesa:

Credo molto nel progetto Cetilar Academy e sono felice di proseguire questa collaborazione – ha commentato Devid De Luchi – Assieme a Roberto Lacorte abbiamo selezionato dei ragazzi di sicuro talento che possono godere, oltre che di un programma in pista, di un importante percorso di educazione e crescita sotto l’aspetto umano”.

Sono contento di potere dare continuità al nostro lavoro, sempre con l’obiettivo di fare crescere i giovani – ha aggiunto Dino Chiesa – In questi primi anni abbiamo già portato a casa dei buoni risultati. Recentemente c’è stato il passaggio di Brando Badoer nella OK e abbiamo deciso di affiancargli anche Nicola Lacorte, che fin dalle sue prime uscite nella categoria ha fatto molto bene. E adesso stiamo pensando di estendere tutto questo con un successivo impegno nella Formula 4″.

Il progetto Cetilar Academy

Cetilar Academy non è solo motorsport. Il progetto, infatti, ruota attorno a due perni principali: il motorsport, con Cetilar Racing, e lo sport paralimpico con Obiettivo3, l’associazione nata da un progetto di Alex Zanardi.

 

Perfetto, ti sei buttato nel favoloso (e sempre più affollato) mondo del running. Hai letto articoli e/o libri di Fulvio Massini, hai scelto le scarpe più adatte per il tuo appoggio (vero?), ti sei accodato al tuo amico/amica che corre da tempo e che si è prestato a darti qualche dritta, una tabella da seguire e a farti compagnia quando lui/lei fa scarico mentre a te, dopo 12km, sembra di aver fatto la Spartathlon manco fossi Marco Bonfiglio! E adesso? Adesso è il momento di porsi un obiettivo, di correre verso qualcosa, di migliorarsi per arrivare al traguardo che sceglierai… ma come fare? Da dove partire?

Tendenzialmente, se sei un neofita della corsa ma corri almeno 2-3 volte a settimana più di 5 km, e a meno che tu non abbia un passato da sportivo in un’altra disciplina con una buona componente aerobica, può essere divertente come tipologia di allenamento porsi come obiettivo una 10 km. Allenarsi per migliorare sui 10 km ti permette di variare tra corse “lunghe” e più lente per favorire la resistenza e allenamenti di ripetute più o meno brevi per far lavorare il cuore. Le ripetute vanno infatti eseguite a velocità pari o superiore a quella che vorrai tenere durante la competizioneQUI trovi alcune tabelle che ti potrebbero dare una mano.

Le ripetute devono essere fatte
Le ripetute devono essere fatte a velocità pari o superiore al ritmo di gara.

Se invece sei già più avanti e stai pensando a LA corsa lunga per eccellenza, la maratona, il nostro consiglio è di volare basso: la maratona non si improvvisa, e se è vero come è vero che con allenamento e perseveranza tutti, o quasi, possono arrivare a correrne una, ci permettiamo di aggiungere che potrebbe essere auspicabile farlo con consapevolezza senza mettere a rischio la salute. Motivo per cui ti consigliamo di andare per gradi e di darti un obiettivo molto più fattibile e sfidante iniziando a mettere un tempo sulla mezza maratona da cui poi partire a lavorare per l’obiettivo più a lungo periodo. QUI trovi un’ottima tabella di preparazione in 12 settimane che ti permetterà di fare i tuoi primi 21 km e spicci e di arrivare in fondo con il sorriso, perché alla fine stiamo parlando di qualcosa che deve farti stare bene, o no?

Per ottimizzare al meglio questi programmi, soprattutto il secondo, puoi decidere in aggiunta di affidarti ai vari portali di podismo online. Ogni regione ha i suoi circuiti di gare non competitive o gruppi podistici più o meno organizzati che possono darti lo stimolo giusto per migliorare i tempi senza tutta la fatica della trasferta o dell’alzataccia di domenica mattina (se decidi di andare alla RomaOstia per esempio, di cui ti parliamo tra qualche giorno, ti conviene partire la sera prima). Questi circuiti non competitivi hanno spesso il vantaggio che ogni domenica propongono una gara su differenti lunghezze in grado di accontentare runner di livelli differenti, oltre al vantaggio che molto spesso la quota di partecipazione è di pochi euro. Di seguito ti proponiamo alcuni calendari online:
Podisti.Net
Calendariopodismo

Running Italia

Utilizzando gli appuntamenti della domenica che trovi nelle tue zone come allenamenti in preparazione per la gara ufficiale (l’obiettivo dell’inizio) hai la possibilità, oltre a sfruttare l’adrenalina dell’essere comunque “quasi in gara”, di scegliere un percorso su misura per le tue gambe in quel preciso momento: ti serve un lungo e trovi la 15 o la 18 km cittadina, ti va di fare un po’ di potenziamento e trovi la corsetta in collinare se non addirittura un trail (anche qui di solito ci sono lunghezze intermedie), hai voglia di fare una corsa un po’ brillante per mettere a frutto un lavoro di ripetute ma sciogliendo un po’, eccola là… c’è tutto quello che vuoi, basta cercarlo!

Sempre più intensa. Dopo un anno complicato a causa della pandemia da COVID 19, ma non per questo meno ricco di soddisfazioni – vedi la vittoria, a metà ottobre in Toscana, della prestigiosa World Gold Cup assegnata nel contesto degli Swan One Design Worlds 2020 – il Vitamina Sailing team è pronto a tornare in azione. Per affrontare una stagione di regate ancora più ricca di appuntamenti in giro per l’Europa.

Il team sarà impegnato nuovamente in due classi, il catamarano sportivo M32 e il monotipo Club Swan 36. Un doppio impegno – triplo per la precisione, visto che gli M32 messi in acqua dal Vitamina Sailing team saranno due – affrontato con l’obiettivo di confermare i successi ottenuti negli anni scorsi, in due categorie caratterizzate dall’alto livello dei partecipanti.

Per farlo, Vitamina Sailing, affiancato per tutta la stagione dal brand Cetilar® della casa farmaceutica PharmaNutra – una linea di dispositivi medici a base di esteri cetilati (CFA) per il benessere di muscoli e articolazioni, disponibile nelle versioni Crema, Patch e Tape – sarà supportato da un equipaggio di primo piano, coordinato dal Team Manager Matteo De Luca.

L’equipaggio e gli eventi in calendario

Sul Club Swan 36 Vitamina Cetilar, che avrà al timone l’imprenditore Andrea Lacorte, i triestini Gabriele Benussi e Alberto Bolzan saranno il tattico e il randista (Diego Battisti, Giovanni Bucarelli, Alessandro Frizzarin e lo stesso De Luca completano l’equipaggio).

I plurititolati velisti inglesi Ian Williams e Paul Campbel-James saranno invece a bordo del catamarano M32 timonato sempre dallo stesso Lacorte, mentre la seconda barca della squadra sarà affidata a un equipaggio capitanato da Marco Radman (timone) e Lorenzo Bressani (tattica).

Dieci in totale gli eventi in calendario per la stagione 2021, cinque per ogni classe, preceduti da un’intensa sessione di allenamenti in programma fino a fine marzo.

M32 World - Luca Babini

Il circuito

Il circuito Club Swan 36 farà tappa a Scarlino (24-29 maggio), Porto Cervo (21-26 giugno), Palma di Maiorca (1-7 agosto e 13-18 settembre) e Saint Tropez (11-17 ottobre, Mondiale di classe), mentre quello riservato agli M32 toccherà Sanremo (15-18 aprile e 6-9 maggio), Amsterdam (giugno), Aarhus, in Danimarca (22-25 luglio) e Riva del Garda (2-5 settembre).

Dopo aver chiuso nel migliore dei modi il 2020, puntiamo ad alzare ulteriormente l’asticella ponendoci nuovi obiettivi, spiega l’esperto Lacorte, reduce da una due giorni di training a La Spezia sul catamarano M32. “Saremo impegnati in due classi difficili, ma è proprio quello che vogliamo: metterci in discussione attraverso il confronto con i migliori equipaggi in circolazione. Sull’M32 possiamo contare su una partnership importante con Ian Williams, uno che ha vinto, tra le altre cose, diversi titoli Mondiali match race. Sullo Swan, invece, sarò affiancato dalla coppia d’assi Benussi-Bolzan, nel contesto di una flotta che si preannuncia davvero molto equilibrata e competitiva. Siamo pronti a tutto e abbiamo davvero tanta voglia di riprendere l’attività agonistica al 100%”.

Passione, obiettivi, voglia di mettersi in gioco, confronto: Roberto Lacorte, pilota e imprenditore, ospite del primo Webinar di training organizzato da Obiettivo3, parla della sua esperienza personale e professionale ai 60 partecipanti.

L’incontro sul web si è tenuto lo scorso 4 febbraio, il primo di un ciclo di 5 webinar di training gratuiti organizzati da Obiettivo 3, associazione nata da un progetto del campione Alex Zanardi, con l’obiettivo di regalare un’opportunità e voler sostenere coloro che vorrebbero avvicinarsi allo sport ma non possono.

Un evento virtuale che ha riscosso un notevole successo, con ben 60 partecipanti, e che ha avuto come ospiti, appunto, Roberto Lacorte – pilota, velista e Amministratore Delegato di PharmaNutra – e Francesco Chiappero, preparatore atletico di Obiettivo3.

Lacorte ha raccontato la propria esperienza di vita partendo dall’infanzia e condividendo le varie difficoltà che ha dovuto superare, fino ad arrivare ai successi di oggi. Svelando, in risposta alla domanda di un’atleta partecipante, qual è l’ingrediente che gli ha permesso di raggiungere i suoi obiettivi: la passione.

“La passione rende la vita molto molto più bella, la colora.” Dopo la passione arrivano gli obiettivi che portano poi al confronto e alla competizione: “Questo vale in tutti gli ambiti della vita: mettersi sempre in gioco, confrontarsi, serve per capire se siamo competitivi, se abbiamo dentro la capacità di eccellere […] La competizione vista nell’ottica della crescita, che giorno dopo giorno va a raggiungere e superare degli obiettivi, è una condizione che porta grandi soddisfazioni. Ed è molto divertente.”

Un onore per Roberto Lacorte partecipare a questo webinar per Obiettivo3, realtà che supporta per il terzo anno consecutivo con la sua azienda, nello specifico con il brand Cetilar®, perché le attività portate avanti dall’associazione coincidono con la sua filosofia di vita. “Obiettivo 3 rappresenta un percorso ideale, dove la passione diventa un motore della vita: è un esempio molto bello, importante, e personalmente prendo sempre spunto da esperienze come questa, che riescono ad avere successo e rappresentano un’evoluzione”.

Potete guardare il webinar qui:

Progettata da un team di specialisti capitanata dal designer irlandese Mark Mills e pronta entro la prima metà del 2022, sarà la barca da regata più rivoluzionaria in circolazione.

Avveniristica, unica, straordinaria. Un vero “crack”, pronto a sbalordire fin dal primo giorno in cui sfiorerà l’acqua, con varo previsto entro la prima metà del 2022.

Il progetto di FlyingNikka, la nuova, attesissima barca di Roberto Lacorte, imprenditore di successo con il pallino delle regate – con SuperNikka ha vinto il possibile, compresi quattro titoli Maxi a Porto Cervo e l’Armatore-Timoniere dell’Anno FIV, mentre quest’anno si è aggiudicato il circuito Persico 69F – è finalmente realtà.

Ed è qualcosa di unico, inedito, un tuffo nella vela del terzo millennio che come appare chiaro dai principali eventi di vela in corso di svolgimento – il giro del mondo Vendée Globe e le regate della Coppa America – non naviga più sull’acqua in maniera canonica, ma vola. Letteralmente.

Lunga 19 metri, dotata di appendici di ultima generazione che consentiranno di navigare in full foiling superando i 40 nodi di velocità, FlyingNikka, un progetto di un team coordinato dal designer irlandese Mark Mills dello Studio Mills Design (lo stesso di SuperNikka) sarà il primo Mini Maxi al mondo con foil, una versione evoluta e adatta alle lunghe navigazioni degli attuali AC 75, con cui andare a caccia della vittoria (e dei record), ovviamente con i colori dello Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, nelle principali regate costiere e d’altura.

Roberto Lacorte e Mark Mills si stringono la mano davanti al progetto della nuova barca FlyingNikka
Roberto Lacorte e Mark Mills – FlyingNikka

“Sarà una barca diversa, la prima di una nuova generazione che nei prossimi anni prenderà decisamente il largo. Siamo i primi, con i pro e i contro del caso, ma la mia vita professionale e sportiva è stata sempre scandita dall’innovazione e dalla voglia di esplorare, quindi non potevo che prendere questa direzione”, spiega Roberto Lacorte, impegnato anche nel motorsport con la scuderia Cetilar Racing e quattro partecipazioni, alla guida di un prototipo Dallara, alla 24 Ore di Le Mans.

“E’ da molto che lavoriamo sul progetto, con Mark Mills e i velisti con cui ho condiviso tante vittorie con SuperNikka e il circuito dei Persico 69F. Adesso sappiamo quale strada intraprendere con precisione e siamo pronti. Posso contare su un gruppo eccezionale, che sta dando un contributo fondamentale per la realizzazione di FlyingNikka. Ed è l’aspetto più importante, quando ci si lancia in un’impresa del genere, fuori dalla comfort zone, che potrebbe sembrare anche un po’ folle”.

Alessio Razeto, Team Manager e Responsabile del Progetto Vele, Lorenzo Bressani, Enrico Zennaro, Andrea Fornaro e Lorenzo de Felice sono i cinque, esperti e titolati velisti che insieme allo stesso Lacorte, al Comandante della barca Fabrizio Turini e al team progettuale allestito da Mark Mills e dal Project Manager Micky Costa, lavoreranno a stretto contatto sullo sviluppo dell’innovativo progetto di FlyingNikka fino al giorno del varo, previsto entro la prima metà del 2022.

Render FlyingNikka progettato da Mills Design
Render FlyingNikka

“Siamo davvero orgogliosi di poter sviluppare il progetto di design al momento più entusiasmante al di fuori dell’America’s Cup. La visione di Roberto Lacorte è di essere il primo armatore ad avere un foiler di dimensioni Mini Maxi, in grado di correre regate lunghe e di far conoscere queste barche ad un pubblico più ampio. Prenderemo molti spunti dagli AC75 e li metteremo insieme in un pacchetto più facile da usare, economico e in grado di navigare in una gamma più ampia di condizioni”, spiega Mark Mills.

“La progettazione di una barca simile è molto impegnativa, per questo abbiamo riunito un team di specialisti, un gruppo di 10 uomini con esperienza in 3 delle 4 squadre di America’s Cup in regata ad Auckland. I nostri partner in ricerca e sviluppo KND forniranno gli strumenti analitici per valutare la nuova topografia del design, con il contributo aerodinamico degli specialisti della North Sails, mentre Pure Engineering fornirà la competenza tecnica per produrre la piattaforma più leggera e affidabile possibile.

I primi sei mesi di lavoro preliminare di progettazione si sono concentrati sulla validità dell’idea di base, utilizzando il simulatore dinamico Gomboc sviluppato da Team New Zealand e il VPP North Sails per valutare varie configurazioni e geometrie dei foil, in volo e in modalità di dislocamento. Guidata dal suo fondatore Giovanni Belgrano, Pure ha sviluppato una soluzione di articolazione dell’ala completamente nuova per ridurre il costo del foil e migliorare l’affidabilità di un progetto che opera al di fuori delle condizioni meteo specifiche dell’America’s Cup.

La nostra visione per il design”, prosegue con entusiasmo Mills, “è una piattaforma semplice e robusta in grado di avere tutti i requisiti necessari per partecipare alle regate offshore tradizionali, a partire dalla certificazione relativa alle Offshore Special Regulation. La forma dello scafo di FlyingNikka sarà diversa dagli AC75, perché il contatto con la superficie dell’acqua sarà maggiore. La gestione dei foil e di tutti i sistemi idraulici di bordo coinvolgerà solo 5 persone, consentendo al timoniere di concentrarsi sulla navigazione senza dover controllare direttamente l’altezza del volo.

 Al momento ci stiamo concentrando sullo sviluppo e l’ottimizzazione della geometria e dei sistemi di progettazione. Nel corso dei prossimi tre mesi finalizzeremo la configurazione dello scafo e della coperta prima dell’inizio della costruzione. La selezione del cantiere è in una fase avanzata, guidata dall’esperto Project Manager Micky Costa che ricopre un ruolo cruciale nel progetto, visto che è il collegamento tra progettisti, costruttore ed equipaggio, per riuscire a realizzare una barca affidabile, semplice ed efficace”.

Una barca pronta a sbalordire – che potrà correre con un certificato di stazza ORC grazie alla stretta collaborazione con l’Offshore Racing Congress per la definizione del VPP relativo alle barche full foil – di cui nei prossimi mesi verranno svelati i primi dettagli tecnici, oltre al nome del cantiere costruttore e di tutti i membri del team progettuale.

Nel frattempo, l’equipaggio sarà impegnato nuovamente nel circuito Persico 69F con le due “piccole” FlyingNikka 47 e 74, come confermato dal Team Manager Alessio Razeto. “Dovremo difendere il primo e il secondo posto conquistati quest’anno. E continuare ad accumulare esperienza specifica sui foil, un mondo in continua evoluzione che va seguito quotidianamente e su cui c’è ancora tanto da imparare. La nostra esperienza sui Persico 69F”, continua Razeto, “è stata molto importante in questa prima fase di concezione del nuovo progetto, perché il contributo di chi va in barca è determinante. E il nostro è un sailing team di altissimo livello”.

In programma domenica 30 maggio 2021, la celebre regata d’altura riunirà la flotta in un solo porto di partenza, Livorno. Tra le altre novità di rilievo, l’istituzione dello IOR Legend Trophy. Iscrizioni al via a partire dal 1º febbraio sul sito www.151miglia.it.

Pronti a riprendere la rotta: dopo l’annullamento della scorsa edizione, l’undicesima, andata poi di scena in una veste del tutto inusuale grazie al contributo “casalingo” di numerosi amici della regata – una “151 Miglia at home” sfociata in una clip che ha spopolato sul web – il Comitato Organizzatore della 151 Miglia-Trofeo Cetilar è già al lavoro in chiave 2021.

Domenica 30 maggio, infatti, è la data da segnare sul calendario, il ritorno di quella che in poco più di 10 anni è diventata la regata d’altura più importante, seguita e partecipata del Mediterraneo. Un evento da record – ben 220 le barche al via nel 2019, 250 quelle che prima dell’annullamento per cause di forza maggiore erano pronte a scendere in acqua lo scorso maggio – che anche per la prossima edizione promette grandi novità.

Su tutte, la decisione di riunire l’intera flotta in un solo porto di partenza, Livorno, un ritorno alle origini possibile grazie all’impegno del Comitato Organizzatore che è riuscito nell’impresa di garantire ormeggi all’intera flotta nell’area portuale labronica. Offrendo così a tutti i partecipanti una logistica semplificata, visto che la Segreteria, il briefing e tutti gli eventi in programma, a partire dal Crew Party, che precedono la regata vera e propria – una rotta di 151 miglia che dopo la partenza prevede passaggi a Marina di Pisa, all’isolotto della Giraglia e alle Formiche di Grosseto, prima dell’arrivo a Punta Ala – si svolgeranno sempre a Livorno.

“Per la prossima edizione della 151 Miglia i porti di riferimento saranno due, Livorno e Punta Ala. Poi, per far fronte ad eventuali necessità di ormeggio, visto che la 151 garantisce da sempre posti barca ai partecipanti, nei prossimi mesi valuteremo le disponibilità dei porti limitrofi, affinché tutto si svolga nel miglior modo possibile”, spiega Roberto Lacorte, Presidente dello Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, sodalizio che organizza la regata assieme allo Yacht Club Punta Ala e allo Yacht Club Livorno, con la collaborazione del Marina di Punta Ala e del partner PharmaNutra S.p.A. con il suo brand Cetilar®.

“Per quanto riguarda gli eventi collaterali, da sempre punto di forza della nostra regata, ad oggi non possiamo ancora lanciare il programma definitivo, non potendo sapere ciò che vivremo fra 5, 6 mesi. Sicuramente la 151 Miglia sarà sempre aderente alle disposizioni sanitarie governative e alle regolamentazioni emanate dalla Federazione Italiana Vela relative alla gestione delle regate: tenendo conto di questo, qualora ci fosse consentito organizzare eventi in stile e in linea con la 151 Miglia, ci attiveremo sia a Livorno che a Punta Ala, e i partecipanti saranno informati in maniera tempestiva”, aggiunge Alessandro Masini, Presidente dello YC Punta Ala.

“Questa è la nostra intenzione e faremo il possibile affinché la prossima sia una 151 Miglia come le abbiamo vissute finora, quindi con un bel programma di eventi, di cui il Crew Party, in una nuova location a Livorno che sarà presto ufficializzata, sarà il primo della serie”, conclude il Presidente dello YC Livorno Gian Luca Conti. “Ma deve essere chiaro che in qualsiasi scelta dovrà sempre prevalere il buonsenso e l’adesione alle norme, aspetti che sono alla base delle nostre azioni”.

L’apertura delle iscrizioni alla 151 Miglia 2021, attraverso il sito www.151miglia.it, è prevista per il 1º febbraio, ma ad oggi sono già ben 116 le barche che risultano già iscritte, ovvero gli armatori che non hanno chiesto il rimborso della quota di iscrizione dell’edizione 2020. Tra le novità in programma, l’introduzione nel Bando di Regata della categoria IOR Legend, riservata alle imbarcazioni d’epoca che correranno quindi per la conquista di un apposito trofeo.

Esordio nella classifica a stelle e strisce e ultima apparizione per la Dallara LMP2 numero 47 con un equipaggio top tutto “Made in Italy”.

Il team Cetilar Racing verso la 24 Ore di Daytona 2021

Il team Cetilar Racing si prepara per affrontare una nuova sfida, facendo il suo debutto nella 24 Ore di Daytona che si disputerà l’ultimo fine settimana di gennaio. La gara della Florida, che è anche il primo appuntamento del calendario 2021 dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship, segnerà l’ultima apparizione ufficiale della Dallara LMP2 n.47 della squadra di Roberto Lacorte, subito dopo l’impegno nel FIA WEC conclusosi il mese scorso con la 8 Ore del Bahrain  e quattro consecutive partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans.

La “Rolex 24 at Daytona” verrà preceduta dal Roar before the Rolex 24, ovvero i giorni di test ufficiali in programma dal 22 al 24 gennaio. Sarà in questa occasione che il team Cetilar Racing scenderà per la prima volta in pista sul famoso Speedway americano, dove sarà presente con un equipaggio top. Ad alternarsi sulla vettura della factory emiliana sempre gestita dalla AF Corse, ci saranno lo stesso Roberto Lacorte ed i riconfermati Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi. Assieme a loro una “new entry” assoluta che risponde al nome di Antonio Fuoco.

Una “new entry” nel team

Il giovane pilota di Cariati, 24 anni, legato alla Ferrari, nel 2020 campione italiano Gran Turismo Endurance, con un trascorso importante nella GP3 Series e nel FIA Formula 2 con i colori FDA (Ferrari Driver Academy), fa anche lui il proprio esordio nella gara di Daytona, alla pari di Lacorte, Sernagiotto e Belicchi. Anche in questa occasione, Cetilar Racing sarà l’unico team tutto italiano al via nella categoria Sport Prototipi. Un orgoglio tricolore, come lo è stato nel FIA WEC e alla 24 Ore di Le Mans. Il tutto nell’ottica di un cambiamento radicale, che verrà presto ufficializzato, con un programma inedito di altissimo livello sempre nell’ambito del Mondiale Endurance.

La prossima edizione della “Rolex 24 at Daytona” sarà anche la cinquantanovesima. Un traguardo importante per la classica endurance a stelle e strisce, che rappresenta uno degli eventi motorsport di maggior rilevanza nel contesto delle gare americane e non solo.

“Nonostante le difficoltà incontrate in questi quattro anni con una vettura che non ci ha fatto correre ad armi pari con gli altri, la partecipazione a Daytona rispecchia il mio personale modo di affrontare le competizioni, con spunti di entusiasmo, novità e la consapevolezza di poter fare un buon risultato.
Questo perché Daytona è un circuito che per la nostra Dallara non è così sfavorevole come quelli incontrati nel WEC, insieme al fatto che utilizzeremo pneumatici che sembra lavorino meglio con la nostra macchina. In più con l’inserimento di un pilota giovane come Antonio Fuoco, fresco di test Formula 1 ad Abu Dhabi, dove ha confermato di essere molto veloce – ha commentato Roberto Lacorte – Sono elementi che ci caricano di entusiasmo e di giustificate aspettative per Daytona”.

“Sarà la mia prima esperienza in una gara di 24 ore, con il team Cetilar Racing ed anche la prima volta al volante di una vettura LMP2. Per questo sarà importante per me sfruttare al massimo le giornate di test che precederanno la gara, per capire bene la macchina ed il format del weekend – ha aggiunto Antonio Fuoco – Sono molto contento di questa occasione. Voglio ringraziare Roberto [Lacorte] per questa opportunità e sono sicuro che riusciremo ad ottenere insieme degli ottimi risultati”.

Una stagione regolare, la prima per il team Cetilar Racing nel Mondiale FIA WEC, quella che si è conclusa sabato notte con la 8 Ore del Bahrain 2020, nel Golfo Persico. Nonostante un’evidente difficoltà tecnica della Dallara n.47 LMP2 nei confronti della concorrenza, l’unica squadra “all made in Italy” al via della categoria Sport Prototipi è riuscita a portare al traguardo tutte le otto gare del calendario centrando anche il settimo posto nella classifica riservata ai Team.

8 ore del Bahrein 2020

Nella 8 Ore del Bahrain 2020 che si è disputata sul circuito di Sakhir, Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi hanno potuto ancora una volta vedere la bandiera a scacchi, pur concludendo in fondo per una serie di vicissitudini avute negli ultimi 60 minuti.

Un risultato comunque positivo il fatto di essere giunti sino alla fine più che dignitosamente, se si considera che questa per la vettura della factory emiliana gestita dalla AF Corse era la pista in assoluto più ostica. A tutto ciò va anche aggiunto un doppio imprevisto finale:

  • prima una sosta extra, a circa mezz’ora dalla conclusione, per l’esplosione di un disco dei freni;
  • poi la rottura dell’alternatore a 15′ dallo scadere del tempo.

Immediato in entrambi i casi l’intervento degli uomini della squadra gestiti dal capo meccanico Mario De Laurentiis, che hanno limitato al massimo la perdita di tempo.

I commenti del Team Cetilar Racing

Sapevamo che questo è il circuito dell’intero circus mondiale che meno si addice alla nostra Dallara. Abbiamo disputato una gara tutta incentrata sulla costanza ed il ritmoha commentato Lacorte, autore del conclusivo stint di guida che lo ha portato a vedere l’ultima bandiera a scacchi di questo 2020 – Nelle fasi iniziali la pista era parecchio sporca di sabbia, portata questa mattina dal vento. Una gara fisicamente dura, con un caldo torrido, per di più su un tracciato particolarmente guidato”.

Dallara n.47 LMP2 – Barhain 2020

Abbiamo tirato fuori il massimo da quello che disponevamo a livello tecnico, girando sul passo che ci aspettavamo, senza fare alcun errore. Un finale di stagione sicuramente positivo per noi”, ha aggiunto Sernagiotto.

È stata una gara molto sofferta. Abbiamo dovuto gestire bene le gomme. La pista sapevamo che era per noi la più dura del Mondiale. Abbiamo fatto una fatica incredibile, stringendo i denti dall’inizio alla fine e dando come sempre il meglio. La rottura del disco dei freni e poi il problema all’alternatore ci hanno fatto perdere del tempo, non impedendoci fortunatamente di proseguireha commentato BelicchiComplimenti a Roberto [Lacorte], che ancora una volta ha fatto veramente bene. Sono sicuro che in futuro, con una squadra così, potremo raccogliere dei risultati importanti”.

Il team Cetilar Racing e il campionato mondiale

Dall’esordio di WEC Silverstone 2019, l’avventura del team Cetilar Racing nel Campionato Mondiale ha vissuto tanti momenti difficili, ma altrettanti straordinari. E tra questi c’è senz’altro il sesto posto di classe ottenuto proprio in Inghilterra ed il quinto messo a segno nella 6 Ore di Spa-Francorchamps lo scorso agosto, migliore risultato in assoluto. Ma anche la quarta partecipazione consecutiva alla 24 Ore di Le Mansguarda il video – conclusasi con il decimo posto di classe ed il 14° nella classifica generale su un totale di 59 vetture al via.

Nonostante le difficoltà del momento, il team Cetilar Racing ha voluto tenere fede al proprio impegno prendendo parte anche a questo conclusivo round svoltosi in Bahrain, su un tracciato appunto non “amico”. Il tutto nell’ottica di un 2021 ricco di novità che verranno presto annunciate.

Fra queste anche la partecipazione alla prossima edizione della 24 Ore di Daytona, che si disputerà alla fine di gennaio e segnerà anche l’ultima apparizione della Dallara LMP2 by Cetilar Racing. “La Dallara da qui volerà direttamente nei Usa, a Daytona – ha spiegato Lacorte – Correremo in un campionato con un regolamento completamente differente, che va incontro alle caratteristiche della nostra vettura”.

 

 

Dopo la 24 Ore di Le Mans, il team Cetilar Racing torna in pista con la Dallara #47 per la 8 Ore del Bahrain, ultimo appuntamento del FIA WEC 2020.

 

Con questa 8 Ore del Bahrain cala il sipario sul Mondiale FIA WEC 2020, una lunghissima e strana stagione, iniziata a Silverstone a settembre 2019. Torna quindi in pista il team Cetilar Racing, unica squadra italiana presente nella categoria Sport Prototipi, che schiererà come di consueto la Dallara #47 gestita da AF Corse ed affidata ai piloti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi.

A distanza di un mese e mezzo dalla quarta partecipazione consecutiva alla 24 Ore di Le Mans, conclusasi con un eccellente decimo posto di classe ed il 14° assoluto su un totale di 59 vetture in pista, il team Cetilar Racing arriva in Bahrain con l’obiettivo di concludere positivamente un’annata difficile per differenti motivi. Il tutto nell’ottica di un impegno futuro: una nuova sfida verso cui saranno nuovamente concentrati tutti gli sforzi della squadra e i cui dettagli verranno svelati nel prossimo futuro.

“Siamo pronti a dare come sempre il meglio di noi stessi per questo ultimo round del Mondiale Endurance, ma con il pensiero rivolto a quello che sta succedendo in Italia e nel resto del mondospiega Roberto LacorteLa situazione purtroppo non è facile ed è un peso da portare addosso, quando si è impegnati in un evento sportivo come questa 8 Ore del Bahrain. Però siamo qui, per rispettare un programma e un campionato che alla fine, superando ostacoli anche piuttosto complicati, siamo comunque riusciti a portare verso la conclusione. Spero che con questa gara si possa dare un po’ di serenità e distrazione agli appassionati di motorsport che in questo momento, in un modo o nell’altro, stanno vivendo una quotidianità complicata. Il mio pensiero, e quello di tutto il team, è rivolto a loro e a chi lotta in prima fila per combattere questa pandemia”.

Questa 8 Ore del Bahrain è già la seconda gara che si disputa nell’arco della stagione 2019/2020 in Bahrain. Lo scorso dicembre infatti il team Cetilar Racing (attualmente settimo nella classifica riservata alle squadre) conquistò un nono piazzamento nella LMP2. In quell’occasione per Lacorte e Sernagiotto si trattò del proprio debutto sul circuito di Sakhir, su cui Belicchi viceversa aveva in precedenza già corso.

Sarà il primo turno di prove libere di giovedì pomeriggio a dare il via al programma del fine settimana. Venerdì si svolgeranno altre due sessioni di libere e, dalle 18.30 (le 16.30 in Italia) le qualifiche. Sabato alle 14 locali (le 12 in Italia) prenderà il via la gara, che verrà trasmessa in diretta Tv sia sulla piattaforma satellitare Eurosport che su SportItalia, nel digitale terrestre.

Roberto Lacorte, insieme a Lorenzo Bressani ed Enrico Zennaro, chiude al primo posto la classifica finale della Persico 69F Cup, seguito dalla seconda barca del team, FlyingNikka 74, con Alessio Razeto al timone, accompagnato da Lorenzo De Felice e Andrea Fornaro.

 

È del team FlyingNikka di Roberto Lacorte la vittoria finale nella prima edizione della Persico 69F Cup, il circuito internazionale riservato ai Persico 69F, moderne barche “volanti” dotate di foil e in grado di raggiungere velocità letteralmente straordinarie.

FlyingNikka 47, vele blu griffate Cetilar®, con a bordo lo stesso Lacorte al timone, Lorenzo Bressani ed Enrico Zennaro, ha chiuso la classifica del circuito in prima posizione, seguita dall’altra barca del team, FlyingNikka 74 con vele verdi e a bordo il timoniere Alessio Razeto, Lorenzo De Felice e Andrea Fornaro, seconda davanti agli olandesi del Kingdom Team Netherlands, terzi classificati.

Una doppietta eccezionale, quella conquistata dai due scafi armati dall’imprenditore toscano, in regata come d’abitudine per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, che nel corso dei tre Grand Prix disputati quest’anno sul lago di Garda – il quarto, in programma a Porto Cervo la settimana prossima, è stato annullato visto l’evolversi della situazione sanitaria in relazione al Covid-19 – hanno sempre recitato un ruolo da protagonista. Vedere, per credere, le due vittorie (su tre) conquistate da FlyingNikka 47.

“Chiudere al primo e al secondo posto il circuito dei Persico 69F è davvero motivo di grande orgoglio e soddisfazionecommenta Roberto Lacortesoprattutto se consideriamo il livello degli avversari che abbiamo affrontato durante l’anno. Ed è un risultato frutto di un programma ben definito verso obiettivi altrettanto ben determinati. Sicuramente avremmo preferito chiudere il circuito scendendo in acqua per l’ultimo evento dell’anno, ma purtroppo la situazione è quella che è, quindi non possiamo che adeguarci. I primi complimenti sono per i miei due compagni di avventura, Lorenzo Bressani ed Enrico Zennaro, campioni con cui ho vissuto momenti di sport, e non solo, indimenticabili. Poi ad Alessio Razeto, Lorenzo de Felice e Andrea Fornaro, il resto del team che a bordo della 74 ci ha dato davvero filo da torcere. Complimenti anche all’organizzazione del campionato e a chi ha avuto la brillante idea di proporre qualcosa di realmente moderno, in linea con la direzione che sta prendendo la vela del terzo millennio. La vittoria ci carica e ci motiva per l’anno prossimo, quando con le due FlyingNikka difenderemo questo primo e secondo posto, in quello che senza dubbio sarà un circuito ancora più competitivo e difficile. La nostra partecipazione al circuito 69Fconclude Lacortesi affiancherà al progetto dell’erede di SuperNikka, su cui abbiamo già iniziato a lavorare. Un progetto che sarà innovativo da tutti i punti di vista e che presto sarà un piacere poter condividere con gli appassionati”.

“I ragazzi di FlyingNikkaha commentato Dede De Luca, Chief Sailing Officer del circuitohanno contribuito ad elevare da subito il livello della competizione: prova dopo prova abbiamo visto il circuito crescere e i velisti sviluppare tanta tecnica e migliorare le proprie competenze nel foiling, creando un circolo virtuoso, una crescita condivisa tra tutti i team che ha portato ad un aumento dello spettacolo, del divertimento e del più puro agonismo”.

Archiviata la Persico 69F Cup 2020, Roberto Lacorte e il team FlyingNikka hanno già dato conferma della partecipazione alla seconda edizione del circuito. Nel frattempo, il team è al lavoro sul progetto della nuova ammiraglia che raccoglierà l’eredità della leggendaria SuperNikka, progetto pronto a sbalordire che sarà ufficializzato nelle prossime settimane.

Ci siamo… da giovedì fino a domenica, il Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo (Brescia) ospiterà la 77ma edizione dell’Open d’Italia, tappa italiana dell’European Tour, il circuito dei pro del golf che ha ripreso il suo cammino dopo il periodo forzato dovuto alla pandemia da COVID-19.

Insieme ai fenomeni del golf Mondiale come il tedesco Martin Kaymer, l’inglese Lee Westwood – entrambi, negli anni scorsi, ai vertici dell’ordine di merito mondiale – il danese Thorbjorn Olesen e l’austriaco Bernd Wiesberger, ci sarà anche il nostro Tommaso Perrino, Commissario Tecnico del Settore Paralimpico FIG attualmente al quinto posto del ranking mondiale WR4GD dell’EDGA (European Disabled Golf Association).

Perrino, 36 anni, supportato da Cetilar fin dalla scorsa stagione di gare, farà parte del field, insieme agli altri azzurri Renato Paratore, Guido Migliozzi, Edoardo Molinari, Francesco Laporta, Matteo Manassero, Lorenzo Gagli e Nino Bertasio, grazie alla wild card che gli è stata assegnata dalla Federazione Italiana Golf. Una decisione del Presidente Franco Chimenti, a conferma della vicinanza della FIG ai giocatori con disabilità per i quali è stato creato un Settore Tecnico ad hoc, guidato dallo stesso Perrino.

Professionista fin dalla giovane età, Tommaso non si è fermato neanche davanti a un incidente stradale che, a seguito di una successiva infezione contratta in ospedale durante la riabilitazione, gli ha causato un’importante limitazione alla funzionalità di una gamba. Una voglia di golf che non ha eguali, e un entusiasmo contagioso, che lo ha accompagnato (e continua a farlo) in un percorso che è un esempio di vita e di amore verso lo sport. “E’ un sogno che si avvera, la gioia più grande della mia vita. Quando mi ha chiamato il Presidente Chimenti ho pianto di gioia. Non smetterò mai di ringraziarlo per avermi dato questa chance unica”, racconta Perrino. “Spero di non tremare davanti ai grandi campioni in gara, mai avrei pensato di poter giocare al loro fianco. Sarà una esperienza che mi porterò dietro per sempre e la dimostrazione che nella vita tutto è possibile. Questo è uno sport che va oltre le barriere e mi auguro di poterlo far capire a tutti durante il torneo e di essere da esempio mettendo in luce tutto l’universo del golf paralimpico. In attesa dell’Open d’Italia Disabili, dove sarebbe bellissimo poter replicare la vittoria del 2019 con la speranza che l’evento possa giocarsi, vista l’emergenza sanitaria”.

Il 77mo Open d’Italia sarà visibile in TV su Sky Sport, che trasmetterà l’intero torneo live, e su Rai Sport, che manderà in onda una sintesi giornaliera e una diretta dedicata alle fasi salienti dell’ultimo giro.

Quattro prove, concluse con tre vittorie e un secondo posto: grazie a questo score che rasenta la perfezione, il Club Swan 36 Vitamina Cetilar con al timone Andrea Lacorte si è imposto oggi a Scarlino, in Toscana, nella World Gold Cup assegnata nel contesto degli Swan One Design Worlds, l’evento che ha riunito in Maremma le barche da regata del celebre cantiere finlandese, ma di proprietà italiana, Nautor’s Swan.

Una prestazione davvero eccezionale, quella dell’equipaggio capitanato da Lacorte, Presidente dell’azienda farmaceutica PharmaNutra S.p.A., che dopo aver concluso sul podio (pari punti con il primo), lo scorso mese e sempre a Scarlino, il primo appuntamento del circuito riservato ai Club Swan 36, ha sbaragliato la concorrenza in quello che è l’evento più importante della stagione.

Per Vitamina Cetilar, in regata con i colori dello Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, un successo che vale doppio e un exploit da ricordare: oltre alla conquista della World Gold Cup, infatti, è arrivata anche la vittoria finale della Nations League, una classifica combinata dei due eventi disputati in Toscana che ha premiato, senza alcun dubbio, la barca migliore della flotta.

A bordo dello scafo brandizzato Cetilar® – una linea di prodotti per muscoli e articolazioni a base di esteri cetilati (7,5% CFA), disponibili nelle versioni Crema e Patch – portato senza sbavature da Andrea Lacorte, un equipaggio formato dal tattico triestino Gabriele Benussi, il team manager Matteo De Luca, Diego Battisti, Leonardo Chiarugi, Giovanni Bucarelli e Alessandro Frizzarin, team che non ha sbagliato nulla riuscendo a dare fin da subito un segnale molto forte alla concorrenza.

Due primi e un secondo posto, infatti, è lo score della prima giornata, seguito da un’altra vittoria nella seconda. Nelle successive, le pressoché totale assenza di vento non ha permesso al Comitato di Regata di dare il via alle prove in programma, lasciando la classifica intatta e rendendo quindi definitiva la meritata vittoria di Vitamina Cetilar nella World Gold Cup, un successo che premia gli sforzi e la passione del suo armatore Andrea Lacorte, impegnato parallelamente anche nelle classi monotipo Melges 32 ed M32 (con cui recentemente, sul lago di Garda, si è imposto nella tappa italiana del circuito).

“Sono molto contento, perché siamo stati perfetti fin dal primo giorno e la vittoria è più che meritata. Dispiace non essere riusciti a regatare né oggi né ieri, ma era davvero impossibile, quindi ci teniamo stretta questa vittoria e il ricordo di due giorni in cui tutto l’equipaggio è andato alla grande”, racconta un raggiante Andrea Lacorte. “Ottobre, per il Vitamina Sailing, è stato un grande mese e questi successi sono il modo migliore per iniziare a pensare al 2021, che ci vedrà impegnati nuovamente nella classe Club Swan 36 e con i catamarani M32”.

Cetilar Racing approda nella Formula 4 tricolore. Dopo l’impegno nel FIA WEC e nella 24 Ore di Le Mans, nel kart (con il progetto Cetilar Performance lanciato all’inizio dello scorso anno e dedicato ai giovani) ed un’apparizione nell’edizione 2020 del Rally Dakar al fianco del fuoriclasse spagnolo Fernando Alonso, il brand tutto italiano entra ufficialmente nel mondo delle monoposto.

A Monza, questo fine settimana, il marchio Cetilar Racing sarà presente sulla vettura del team AKM Motorsport by Antonelli che verrà affidata al sedicenne Taylor Barnard. L’inglese, in arrivo proprio dal kart, in cui ha militato a livelli internazionali con i colori di Kart Republic, il team che fa capo a Dino Chiesa (colui che tra i tanti ha scoperto anche Lewis Hamilton e Nico Rosberg), sfoggerà sulla propria monoposto una livrea Cetilar Racing del tutto simile a quella che contraddistingue la Dallara LMP2 n.47 con la quale Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi sono presenti nel Mondiale Endurance. Un impegno nel segno della continuità, che estende ulteriormente il raggio d’azione di Cetilar Racing nel motorsport.

Sul circuito brianzolo, Barnard farà la sua seconda apparizione nella serie powered by Abarth, dopo aver debuttato con la squadra di Marco Antonelli nel precedente round del Mugello, impressionando tutti positivamente e conquistando subito come miglior risultato un undicesimo posto su un totale di 29 piloti in pista.

“Non posso che essere onorato del fatto che un marchio così prestigioso come Cetilar Racing abbia deciso di supportare il nostro impegno e quello di Taylor Barnard nella Formula 4 – ha commentato Marco Antonelli – Sono inoltre felice di stringere questa partnership con Roberto Lacorte, che è prima di tutto un super sportivo e un grande appassionato di motori: il suo entusiasmo è realmente contagioso e sarà un’ulteriore spinta a dare il 100 per cento nel weekend in pista a Monza”.

“Cetilar Racing nasce dalla passione e dall’amore per il motorsport, che ci spinge a credere e a sostenere progetti con obiettivi chiari e condivisi. La partnership con AKM Motorsport by Antonelli per supportare Taylor Barnard, rientra perfettamente in questi termini, – ha aggiunto Roberto Lacorte – perché coinvolge importanti personalità del motorsport che sono animate dallo stesso spirito. E dalla stessa passione”.

“Siamo contenti di poter dare a Taylor, insieme a Cetilar Racing e a AKM Motorsport, la possibilità di affrontare questo importante passo della sua crescita professionale – ha concluso Dino Chiesa – Oltre ad essere un pilota molto veloce, è un ottimo ragazzo che merita l’attenzione di chi ama il motorsport. Sarà un piacere vederlo correre a Monza con colori così importanti come quelli di Cetilar Racing”.

Il weekend di Monza inizierà ufficialmente venerdì con i due turni di prove libere. Sabato sono in programma le due sessioni di qualifica e la prima delle tre gare di 30 minuti più un giro che scatterà alle 15.15. Domenica Gara 2 prenderà il via alle 10, mentre Gara 3 alle 15.50.

Dopo il terzo posto conquistato a settembre alla prima regata nella classe Club Swan 36, il team Vitamina Cetilar è pronto a scendere nuovamente in acqua per l’appuntamento più importante di questa anomala stagione, gli Swan One Design Worlds, in programma al Marina di Scarlino, in Toscana, da mercoledì 14 a sabato 17.

In regata i migliori team impegnati nel circuito dei monotipi di casa Nautors Swan, che per l’occasione saranno impegnati nel Mondiale di classe (Club Swan 36, Club Swan 42, Swan 45 e Club Swan 50 piedi), nella location che rappresenta la vera e propria casa italiana dei rinomati “cigni” costruiti in Finlandia dal celebre cantiere.

Otto, al massimo, le prove previste, con gran finale sabato pomeriggio, con l’assegnazione dei titoli iridati e la successiva premiazione.

Vitamina Cetilar, in regata come di consueto per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, sarà timonato da Andrea Lacorte, coadiuvato alla tattica dal triestino Gabriele Benussi, dominatore con il fratello Furio delle ultime edizioni della Barcolana di Trieste. Matteo De Luca, Diego Battisti, Leonardo Chiarugi, Giovanni Bucarelli e Alessandro Frizzarin completano l’equipaggio.

E vittoria fu… Il Vitamina Sailing di Andrea Lacorte, in regata per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, si è imposto a Riva del Garda nella tappa italiana del circuito Europeo dei catamarani M32, dopo una tre giorni caratterizzata da tanta velocità e regate condotte alla perfezione. In equipaggio, oltre al timoniere Lacorte e al team manager di Vitamina Sailing Matteo De Luca, un team misto con gli inglesi Ian Williams (sei volte Campione del Mondo Match Race) e Paul Campbell-James (ex del team Luna Rossa) oltre allo specialista dei catamarani Marco Radman, che si è diviso il timone con lo stesso Lacorte.

Davvero super lo score di Vitamina Cetilar GAC, con ben quattro vittorie parziali su un totale di 12 regate e il successo finale della tappa del circuito con due punti di vantaggio sugli svedesi di Vikings e tre sui connazionali di Inga from Sweden, un risultato eccezionale se consideriamo il livello degli avversari.

“È stata una vittoria combattuta, meritata e difficile, sia perché il livello della flotta è molto alto, sia perché le condizioni meteo, in questi giorni sul Garda, sono state molto variabili e quindi altrettanto impegnative”, racconta un entusiasta Andrea Lacorte, pronto a riprendere il timone del Club Swan 36 Vitamina Cetilar, la settimana prossima, per il Mondiale Swan in programma al Marina di Scarlino, in Toscana. “Siamo stati bravi, ma a parte la vittoria, che fa sempre piacere, la soddisfazione è aver iniziato questo nuovo percorso con Williams, Campbell-James e Radman, con cui l’anno prossimo, COVID permettendo, affronteremo il circuito Europeo M32 mettendo in acqua ben due barche. Ecco, non potevamo iniziare meglio…”.

Dieci prove nell’arco di giorni e un finale clamoroso, con un successo nell’ultima regata della serie decisivo per la vittoria di tappa: si è chiuso così, con una raffica di emozioni e spettacolo, il Persico 69F Cup Grand Prix 3.1, di scena a Malcesine, sul lago di Garda, da giovedì fino a sabato.

Un evento che ha avuto in FlyingNikka 47 portata da Roberto Lacorte e con Lorenzo Bressani ed Enrico Zennaro, la vincitrice della serie, al secondo successo su tre partecipazioni nel circuito riservato ai monoscafi volanti Persico 69F, poco meno di sette metri di potenza in grado di spiccare il volo grazie alle appendici a foil.

Vincendo l’ultima regata delle tre disputate sabato (terzo e secondo nelle altre due prove), FlyingNikka 47 ha chiuso la classifica con un totale di 47,5 punti, sei in più di Young Azzurra dei giovani olimpionici dello YC Costa Smeralda e 9.5 di Fantastica2 degli esperti Celon e De Luca, che ha preceduto di un soffio (due punti) il secondo equipaggio di FlyingNikka, lo scafo numero 74, con Alessio Razeto, Lorenzo De Felice ed Andrea Fornaro.

“Siamo molto felici perché sono stati tre giorni intensi e divertenti, con un finale in crescendo, difficile e altrettanto emozionante. Sabato siamo scesi in acqua separati da un solo punto, in tre barche, e siamo stati molto bravi a tenere alta la concentrazione e a non sbagliare nulla”, spiega Roberto Lacorte. “Oltre alla vittoria, che fa sempre molto piacere visto il livello e la qualità dei nostri avversari, continuiamo ad imparare cose nuove sul volo, abilità che saranno molto utili per il nostro futuro”.

Dopo questa tappa, FlyingNikka 47 si trova a conando della classifica provvisoria del circuito dei Persico 69F, che si concluderà a novembre, a Porto Cervo.

Reduce da una prestazione sontuosa nel week end alla 24 Ore di Le Mans – un decimo posto di classe, 14mo assoluto, ottenuto con una LMP2 Dallara dalle prestazioni inferiori rispetto alla concorrenza – il pilota e imprenditore toscano Roberto Lacorte è pronto a passare dai 600 cavalli del prototipo numero #47 di Cetilar Racing, agli oltre 20 nodi di velocità “sfiorando l’acqua” dei Persico 69F, le veloci barche lunghe poco meno di 7 metri e dotate di foil.

L’appuntamento, il secondo della stagione, è in programma sul lago di Garda (Malcesine per la precisione), con la Persico 69F Cup ITAS Assicurazioni Grand Prix 2.2, tre giorni di regate, da domani fino a giovedì, nelle stesse acque dove a metà luglio, in equipaggio con i fuoriclasse Lorenzo Bressani e Enrico Zennaro, Lacorte si era aggiudicato il primo, storico evento del neonato circuito.

Anche in questa occasione, saranno due i Persico 69F FlyingNikka in acqua, entrambi per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa: lo scafo numero 47 con vele blu, portato dal Vicepresidente e Amministratore Delegato dell’azienda farmaceutica PharmaNutra S.p.A., affiancato da Bressani (fly controller) e Zennaro (randista); e il numero 74 con vele verdi, con equipaggio formato dal timoniere Alessio Razeto, Lorenzo de Felice e Andrea Fornaro, terzi nella prima tappa del circuito.

Per la prima giornata di regate, Roberto Lacorte sarà però sostituito al timone dal 28enne Ruggero Tita, gardesano, due volte Velista dell’Anno FIV, punta di diamante delle Fiamme Gialle e della Squadra Olimpica Italiana al lavoro per i Giochi di Tokyo 2021, con una lunga serie di successi nell’ambito del catamarano olimpico Nacra 17, tra cui un titolo Mondiale e due Europei, che gli valgono l’attuale primo posto nella ranking List mondiale di categoria.

Tita sarà quindi al timone di FlyingNikka 47 solo domani, in attesa che Lacorte raggiunga il team sul Garda per regatare il mercoledì e il giovedì, ultimo giorno della Persico 69F Cup ITAS Assicurazioni Grand Prix 2.2, evento a cui partecipano 5 barche “volanti”, capaci di raggiungere velocità eccezionali in full foiling, offrendo uno spettacolo che ha davvero pochissimi eguali nell’ambito della vela.

“Dopo le emozioni della 24 Ore, ho una voglia matta di salire a bordo di FlyingNikka per continuare a provare le sensazioni che mi hanno accompagnato nel week end a Le Mans. Sono due contesti totalmente differenti, in antitesi per certi versi, ma hanno anche molti punti in comune, perché andare ad oltre 330 all’ora con una LMP2 sul rettilineo dell’Hunaudières e volare sull’acqua a 25 nodi con un Persico 69F, riesce a generare le stesse sensazioni. E la medesima adrenalina”, spiega Roberto Lacorte. “Sono molto felice che un campione come Ruggero Tita possa far parte del nostro gruppo, e di questo lo ringrazio. Non vedo l’ora di poter tornare in acqua per confermare quanto fatto di buono due mesi fa, sempre sul Garda, quando abbiamo chiuso il primo evento del circuito con un primo e un terzo posto”.

Quattro su quattro per il team Cetilar Racing. La squadra tutta italiana (l’unica “all-made in Italy” nella categoria Sport) ha calato il poker di edizioni concluse consecutivamente nella 24 Ore di Le Mans, penultimo appuntamento del Mondiale FIA WEC e indubbiamente l’evento più importante di tutta la stagione.

Un decimo posto finale nella classe LMP2 – magari anche ispirato dalla creazione delle nuove maglie racing collection dei portieri del Parma Calcio, che con il team vanta lo sponsor comune Cetilar®, dedicate alla livrea della Dallara numero 47 – rappresenta un risultato straordinario per l’equipaggio formato da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi, i quali si sono alternati al volante della Dallara n.47 gestita dalla AF Corse.

Un’edizione numero 88 della 24 Ore di Le Mans (disputatasi per la prima volta nella storia a porte chiuse) estremamente regolare per il terzetto del team Cetilar Racing, che ha concluso inoltre 14° assoluto su un totale di 59 vetture al via, risalendo sette posizioni rispetto al 17° tempo di categoria ottenuto al termine di una qualifica comunque molto positiva.

A tagliare il traguardo è stato Belicchi, dei tre il pilota con maggiore esperienza, alla sua undicesima partecipazione nella classica del circuito de La Sarthe, la prima in cui ha avuto appunto l’onore di condurre la sua vettura nell’ultimo stint di guida fino alla bandiera a scacchi. Viceversa, a prendere il via della gara, alle 14.30 in punto di sabato pomeriggio, era stato Sernagiotto, che alla pari di Lacorte, che lo ha rilevato al volante, ha immediatamente imposto un buon ritmo che è proseguito senza sbavature e senza particolari problemi di sorta.

Prendere la bandiera per la prima volta dopo 11 edizioni disputate è stata un’emozione bellissima. Un’emozione a cui va aggiunta quella nel vedere la gente che si arrampicava sui muri all’esterno della pista per salutarci – ha spiegato dopo l’arrivo un commosso Andrea Belicchi – Siamo stati molto bravi tutti, come sempre, e sicuramente meritiamo anche di più”.

Ho guidato in totale per circa dieci ore. Sono molto contento ed anche onorato che il team mi abbia dato la possibilità di rimanere al volante per così tanto tempo – ha commentato Giorgio Sernagiotto – Ho spinto tanto e non ho fatto errori. È stata la mia Le Mans più dura in assoluto perché il livello della competizione era altissimo, con avversari che ormai da anni usano le Oreca e quindi hanno un livello di preparazione straordinario. Noi, con la nostra “cenerentola”, siamo comunque riusciti a rimanere nel gruppo. E ciò secondo me rappresenta quasi una vittoria. Arrivare decimi di LMP2 e quattordicesimi assoluti sinceramente non me l’aspettavo e molto del merito va a noi piloti e alla squadra che, nonostante tutto, nonostante una concorrenza dal punto di vista tecnico schiacciante, ci abbiamo sempre creduto”.

Sfido qualsiasi pilota a guidare la Dallara come la guidano Andrea e Giorgio. Abbiamo dei ragazzi che credono nel progetto, che vanno forte come dei missili e che non sono stati ripagati adeguatamente dal mezzo– ha aggiunto Roberto Lacorte – Un risultato, quello di oggi, conquistato con il coltello tra i denti, con tanta fatica e sudore, frutto del grandissimo lavoro di tutto il team e soprattutto dei piloti. Siamo stati molto regolari e soprattutto veloci. Un mix di elementi che ci hanno consentito di concludere ancora una volta nella top-10”.

Il prossimo impegno adesso per il team Cetilar Racing sarà quello della 8 Ore del Bahrain, in programma il 12, 13 e 14 novembre, che chiuderà il calendario iridato 2019/2020.

Velocità, resistenza, reattività e massima concentrazione. Queste le caratteristiche che hanno ispirato le nuove maglie dei portieri del Parma.

Pneumatici da un lato e guantoni dall’altro. Le maglie 2020/2021 dei portieri crociati rendono omaggio alla livrea della Dallara LMP2 #47, la vettura tutta italiana protagonista della 24 Ore di Le Mans con il team Cetilar Racing. Una brillante racing collection, che riprende i colori inconfondibili della scuderia: il blu Cetilar® e il verde fluo.

Lo sponsor tecnico Erreà ha nuovamente colto nel segno. Le nuove maglie dei portieri del Parma creano una sintesi perfetta tra calcio e motorsport, che esalta tutta la grinta e l’energia di due grandi squadre firmate Cetilar® che hanno molto in comune oltre al main sponsor. Sia Parma Calcio che Cetilar Racing sono strettamente legate al territorio emiliano. Il prototipo #47 della scuderia è infatti una Dallara di classe LMP2, un’eccellenza parmense riconosciuta nel mondo dei motori.

Da qui l’unione di due realtà solo apparentemente distanti nelle nuove maglie racing collection.
Il nuovo kit gara dei portieri sarà reso ufficiale questo weekend, in occasione della prima giornata di campionato 2020/2021, che casualmente è in concomitanza proprio con la 24 Ore di Le Mans 2020, che vedrà sulla griglia di partenza per il quarto anno consecutivo i tre piloti Cetilar Racing, Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi.

Le squadre Cetilar® sono quindi pronte a scendere in pista e in campo. L’appuntamento con la partenza di Cetilar Racing a Le Mans è fissato per sabato 19 alle 14:30, mentre il Parma Calcio sarà impegnato in casa contro il Napoli domenica 20 nell’anticipo delle 12:30.

 

ADV kit portieri parma calcio 2020-2021 ispirato a Cetilar Racing | Copyright Calabughi srl

 

 

Quattro edizioni e non sentirle. Perché ogni volta è un’emozione unica, straordinaria. Anche quest’anno Cetilar Racing scenderà in pista nella 24 Ore di Le Mans. Una sfida leggendaria, che l’unica squadra tutta italiana nell’ambito dei Prototipi (team, piloti e vettura) affronta appunto per la quarta volta ininterrottamente dal 2017, quando vi fece il proprio debutto con l’equipaggio composto da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi, autori con la Dallara LMP2 n.47 di un sensazionale nono posto assoluto, su un totale di 60 auto al via, e del settimo della loro classe.

Questo fine settimana (19 e 20 settembre), la 24 Ore di Le Mans giunge alla sua 88ª edizione. Un’edizione che per la prima volta nella storia si svolgerà a porte chiuse per il pubblico. Ma il fascino, per i protagonisti e per chi la seguirà da casa, rimarrà immutato.

Ben 1.047 giri, per un totale di 14.282,133 chilometri completati in gara sul tracciato de La Sarthe. Numeri che hanno un significato ben preciso per il team Cetilar Racing e che ne identificano la passione. Ancora una volta, ad alternarsi al volante ci saranno Lacorte, Sergnagiotto e Belicchi. Quest’ultimo assente solo nel 2018, quando il suo posto venne preso dall’ex pilota di Formula 1 Felipe Nasr, ma nuovamente al via lo scorso anno, celebrando l’invidiabile traguardo delle dieci 24 Ore di Le Mans.
A proposito di “pietre miliari”, per il team Cetilar Racing questa è la prima stagione nel Mondiale FIA WEC, in cui ha fatto il proprio esordio esattamente un anno fa nella gara di Silverstone, primo degli appuntamenti del calendario 2019-2020, quando ha raccolto subito il sesto posto di classe.

Il team italiano, la cui vettura viene gestita proprio a partire dalla fine dello scorso anno dalla AF Corse, è reduce dal miglior piazzamento conquistato il giorno di ferragosto nella 6 Ore di Spa, sesta e terzultima prova della serie iridata che giungerà al suo epilogo con la 8 Ore del Bahrain in programma nel mese di novembre. In Belgio, Lacorte, Sernagiotto e Belicchi hanno concluso ottavi assoluti e quinti di classe. Un ottimo auspicio, in vista dell’appuntamento più importante di tutta la stagione.
A Le Mans, quella del team Cetilar Racing sarà inoltre l’unica Dallara presente su un totale di 24 LMP2, che è la classe in assoluto più affollata. Una partecipazione per la quale vanno sicuramente ringraziati tutti i partner: PharmaNutra, main sponsor con il suo brand Cetilar® – una linea di prodotti a base di esteri cetilati (7,5% CFA) disponibile nelle versioni Crema e Patch e rivolta prevalentemente agli sportivi che non vogliono rinunciare alle proprie passioni a causa di fastidi muscolari o problemi articolari – Tag HeuerDevitalia TelecomunicazioniAzimut e Caremoli.

Intenso il programma che entrerà nel vivo giovedì 17 con i due turni di prove libere della durata di tre ore ciascuno, a partire dalle ore 10 e 14. Nella stessa giornata, dalle ore 17.15, si svolgerà la sessione unica di qualifiche di 45 minuti. Quindi, a partire dalle ore 20, un ulteriore turno di prove libere della durata di quattro ore. Venerdì 18, alle ore 10, ancora “via” a una sessione di libere di un’ora e alle 11.30 la Hyperpole. Sabato 19, dalle ore 10.30 alle 10.45, è in programma il warm-up, con la 24 Ore di Le Mans che scatterà nel pomeriggio alle ore 14.30 per concludersi il giorno dopo.

L’appuntamento per la diretta Tv è sui canali Eurosport.

Quattro giorni di vela in Toscana, con base al Marina di Scarlino, per 19 barche divise in tre classi: questa prima edizione dello Swan Tuscany Challenge, evento organizzato dal cantiere Nautors Swan in sostituzione della Rolex Swan Cup di Porto Cervo annullata a fine agosto, è stato un vero successo, vuoi per la grande voglia di vela che aleggia lungo la penisola, vuoi per la qualità degli equipaggi partecipanti.

Una sorta di grande prova generale in vista degli Swan One Design Worlds, che si svolgeranno dal 13 al 17 ottobre nella stessa sede, e che ha avuto in Vitamina Cetilar uno dei protagonisti.

L’equipaggio del Vitamina Sailing di Andrea Lacorte, in acqua con i colori dello Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, era impegnato nella sua prima regata in assoluto nella nuova classe Club Swan 36 e ha mostrato subito di avere le carte in regola per primeggiare in una categoria dal livello altissimo. Nelle sette prove disputate nell’arco di quattro giorni, infatti, Vitamina Cetilar, portato da Lacorte con il triestino Alberto Bolzan alla tattica (in sostituzione di Gabriele Benussi, che tornerà a metà ottobre), ha ottenuto una vittoria, tre secondi, due terzi e un quarto, chiudendo la classifica a pari punti con ThirtySix di Ferragamo e Hurakan di Serafini. Un’ottima prestazione che alla fine si è concretizzata in un terzo posto finale, per il minor numero di successi parziali rispetto ai due avversari diretti, e con tante, ottime sensazioni in vista del prossimo appuntamento iridato, dove è attesa una flotta di Club Swan 36 ben più corposa.

Ottimo, in generale, il lavoro del Club Nautico Scarlino, che ha predisposto tutte le azioni affinché la presenza in banchina di atleti da diverse nazioni, avvenisse all’insegna della sicurezza e della prevenzione dei rischi da contagio Covid 19, nonché della Principal Race Officer Ariane Mainemare, coadiuvata da Carlo Giuliano Tosi.

Next step, gli Swan One Design Worlds, esattamente fra un mese, sempre in Toscana.

A un mese e mezzo di distanza dall’impresa di Obiettivo Tricolore, con il traguardo tagliato tutti assieme a Santa Maria di Leuca, il primo weekend di settembre gli atleti di Obiettivo3, il progetto di Alex Zanardi che ha in Cetilar uno dei più fedeli e appassionati partner, si sono ritrovati per il tradizionale campus di Padova.

Un raduno di tre giorni che è servito per fare il punto su una stagione dilaniata dalla pandemia e per programmare la prossima annata, quella che porterà alle Paralimpiadi di Tokyo 2021.

Gli atleti si sono quindi allenati tutti assieme, hanno cementato il gruppo e ascoltato consigli e direttive dei coach. Il raduno è anche servito per riaprire nuovamente le porte del progetto, grazie a una giornata di reclutamento al centro OIC di Padova che ha permesso di reclutare altri 10 nuovi atleti per Obiettivo3. Atleti che si cimenteranno nel ciclismo, nell’handbike e nel triathlon.

Dopo aver ripreso l’attività agonistica a metà agosto con la partecipazione agli eventi della Melges 32 World League e al successivo Campionato del Mondo, il Vitamina Sailing è pronto ad affrontare una nuova sfida.

Il team capitanato dall’imprenditore toscano Andrea Lacorte, Presidente dell’azienda farmaceutica PharmaNutra S.p.A. fondata con il fratello Roberto, sarà impegnato nel primo appuntamento della stagione della classe Club Swan 36, il moderno monotipo di casa Nautors Swan che rappresenta un nuovo, importante challenge per un team da dieci anni protagonista nell’ambito della vela.

L’appuntamento è al Marina di Scarlino, con le regate dello Swan Tuscany Challenge, quattro giorni di regate (da domani a sabato 12 settembre) con prove tra le boe e costiere, per le classi Swan 45, Club Swan 36, Club Swan 42 e Club Swan 50. Una manifestazione organizzata dal cantiere Nautors Swan, in sostituzione della Rolex Swan Cup, inizialmente prevista per questi giorni a Porto Cervo, in Sardegna, ma poi annullata per le difficoltà legate alla gestione della pandemia da COVID-19.

A bordo del Club Swan 36 Vitamina Cetilar, che sarà timonato da Andrea Lacorte, un equipaggio formato dal tattico triestino Alberto Bolzan (che per l’occasione sostituisce Gabriele Benussi), Leonardo Chiarugi, Diego Battisti, Giovanni Bucarelli, Alessandro Frizzarin e il Team Manager di Vitamina Sailing Matteo De Luca.

La barca, come le precedenti, sarà brandizzata Cetilar®, l’innovativa crema per traumi articolari e muscolari a base di esteri cetilati (7,5% CFA) rivolta prevalentemente agli sportivi, con cui PharmaNutra S.p.A. è fortemente presente nel mondo dello sport, vedi la Main Sponsorship del Parma Calcio in Serie A e del Pisa Sporting Club in Serie B, del team Cetilar Racing nel Mondiale Endurance FIA WEC e nella 24 Ore di Le Mans, nonché di altri eventi sportivi nell’ambito del running, della vela e delle discipline paralimpiche con il team Obiettivo3.

Dopo lo Swan Tuscany Challenge, il secondo evento della stagione sarà lo Swan One Design Words e si terrà sempre a Scarlino, dall’11 al 17 ottobre, valido per l’assegnazione del titolo mondiale Club Swan 36.

“Il ritorno alle regate con il Melges 32 è stato un bel segnale per tutto il mondo della vela, che piano piano sta riprendendo il suo normale corso. Purtroppo la situazione nel Nord della Sardegna in questo momento non è delle migliori, quindi apprezziamo la scelta dello Yacht Club Costa Smeralda di aver annullato la Swan Cup, così come la velocità del cantiere e della classe Club Swan nel proporre e organizzare subito un’alternativa”, dichiara Andrea Lacorte, in regata sempre con i colori dello Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa. “Saremo presenti nel pieno rispetto delle norme sanitarie, con l’entusiasmo che accompagna ogni esordio agonistico, e questo con il Club Swan 36 non fa ovviamente eccezione. Siamo carichi, pronti a dare il meglio in una classe in cui è vero che siamo esordienti, ma non per questo meno agguerriti”.

Due mesi dopo l’impresa di Santa Maria di Leuca seguita all’incidente di Alex Zanardi, gli atleti di Obiettivo3, team che può contare anche sul supporto del brand Cetilar®, si ritroveranno tutti assieme per la prima volta. Lo faranno a Padova, nel tradizionale campus organizzato al centro Oic del quartiere Mandria, da venerdì 4 a domenica 6 settembre. Un raduno che servirà, oltre che a cementare un gruppo già molto coeso, anche per fare il punto su una stagione dilaniata dalla pandemia e che ha visto annullare, una dopo l’altra, tutte le gare ufficiali.

A un anno esatto dall’inizio delle Paralimpiadi di Tokyo, gli atleti sono ora proiettati all’avvio della stagione 2021, quando si rimetteranno in moto i motori e si andrà a caccia degli ultimi biglietti disponibili per i giochi giapponesi. Ma questo è solo uno dei tanti aspetti che caratterizzano Obiettivo3, il progetto fondato nel 2017 da Alex Zanardi, per reclutare, avviare e sostenere persone disabili all’attività sportiva. Il reclutamento, infatti, continua e sabato pomeriggio agli impianti sportivi dell’Oic si apriranno le porte per tutti i potenziali atleti che ambiscono a entrare nella squadra di Obiettivo3.

Dalle 14:30 alle 19 i tecnici e lo staff di O3 accoglieranno tutte le persone disabili che vorranno candidarsi, prendendo contatto con loro, offrendo i primi consigli e facendo provare i mezzi per l’avviamento alle varie discipline, in particolar modo paraciclismo e paratriathlon. Per chi sogna un futuro nello sport paralimpico l’appuntamento è quindi al centro Oic sabato 5 settembre dalle 14:30.

Avevamo bisogno di ritrovarci tutti assieme, faccia a faccia, spiega il direttore sportivo di Obiettivo3, Pierino Dainese. Vogliamo dare un segnale a tutti gli atleti, il segnale che il progetto continua ed è pronto ad abbracciare nuove reclute. Speriamo che la nostra forza possa servire ad Alex e che lui stesso sia orgoglioso di quanto stiamo facendo.

Un messaggio che facciamo nostro, e che ci accompagnerà anche nelle prossime iniziative che avremo il piacere di condividere con lo staff e con gli atleti di Obiettivo3, un progetto in cui Cetilar® crede fortemente e che incarna alla perfezione i valori di un brand sempre più presente nel mondo dello sport a 360°.

Le classi olimpiche, gli equipaggi delle squadre federali, le giovani promesse e i vecchi leoni del mare: la vela a cinque cerchi assegna come ogni anno i suoi titoli Italiani in un evento unico con centinaia di veliste e velisti in gara. Si chiama CICO, acronimo di Campionato Italiano Classi Olimpiche, e quest’anno si svolgerà a Follonica (Grosseto) dal 16 al 20 settembre, data anticipata di una settimana per evitare la concomitanza con un campionato Europeo.

Anche Cetilar® sarà presente all’evento, in qualità di partner e fornitore della Federazione Italiana Vela, offrendo ai partecipanti – chiaramente nel pieno rispetto delle regole sanitarie vigenti – il suo punto massaggi gratuito nella classica pagoda bianca e blu già allestita in passato in numerosi eventi sportivi.

Un servizio che sicuramente troverà il favore delle centinaia di velisti impegnati in questi Campionati Italiani, che con tutte le cautele e i protocolli di sicurezza sanitaria necessari a evitare contagi, rappresentato il primo, grande evento nazionale riservato alle dieci classi olimpiche (più le due paralimpiche e le novità del Kiteboard e del nuovo windsurf IQ Foil) dalla fine del lockdown. Una manifestazione che è stata presentata ufficialmente ieri a Follonica in diretta social, con la presenza del Vicepresidente del CONI Alessandra Sensini, che da grossetana conosce bene questo territorio e il suo mare, e il Presidente FIV Francesco Ettorre.

Al CICO, organizzato dalla Lega Navale Italiana di Follonica, con il Club Nautico Follonica e il Club Nautico Scarlino, sono attesi oltre 200 regatanti e sarà presente al gran completo anche la squadra nazionale della vela italiana, con le atlete e gli atleti in preparazione per le prossime Olimpiadi di Tokyo slittate al 2021. Tra italiani e stranieri, saranno in gara equipaggi campioni del Mondo ed Europei, e ci sarà l’eccezionale presenza di alcune medaglie della vela agli ultimi Giochi di Rio 2016.

L’apertura del CICO 2020, con il tradizionale alzabandiera e con una presenza ridotta e distanziata di atleti, è prevista al Marina di Scarlino mercoledì 16 settembre alle 19. Le regate si svolgeranno da giovedì 17 a domenica 20 con partenza alle 12. Cinque i campi di regata predisposti, da Torremozza al Puntone di Scarlino: da Nord a Sud ci saranno il campo dei doppi 470 maschili e femminili insieme al singolo Finn; il campo dei Kite e dei windsurf; davanti alla spiaggia che ospita la sede della LNI il campo delle classi più numerose, Laser Standard maschile e Laser Radial femminile; più a Sud il campo delle classi in doppio acrobatico 49er maschile e 49er FX femminile, e del catamarano misto foiling Nacra 17; infine verso il porto del Puntone il campo delle due classi Parasailing 2.4 mR e Hansa 303. La cerimonia di premiazione è prevista domenica 20.

Il tema della sicurezza sanitaria sarà centrale nell’evento: FIV e Circoli organizzatori hanno previsto una serie di misure che seguono e rinforzano i protocolli previsti per le manifestazioni sportive, oltre all’uso dei dispositivi di protezione individuale e alle sanificazioni.

Un’intensa abbuffata di vela, quella vissuta negli ultimi giorni dal team Vitamina Sailing di Andrea Lacorte. Con un po’ di rammarico, ma anche con la consapevolezza di aver dato il massimo.

Due gli eventi disputati a Villasimius, in Sardegna, in questa seconda metà di agosto, entrambi con il monotipo Melges 32 Vitamina Cetilar, che hanno visto la squadra capitanata dal Presidente di PharmaNutra affrontare prima la tappa d’esordio della Melges 32 World League (22-24 agosto) e poi il vero e proprio Campionato del Mondo di classe (26-29 agosto).

Nella prima occasione, Vitamina Cetilar ha chiuso al quinto posto (4-7-3-6-4-9 i parziali), pari punti con il quarto e a sole dieci lunghezze dal podio.

Dopo due giorni di pausa, l’equipaggio di Andrea Lacorte (con il quotato triestino Lorenzo Bressani alla tattica), è sceso nuovamente in acqua per l’evento clou della stagione in Melges, il Mondiale di classe, che però è iniziato nel peggiore dei modi… Nel corso della prima giornata, in un approccio in boa, Vitamina Cetilar è stato infatti coinvolto in una collisione con un’altra barca, che ha costretto l’equipaggio portacolori dello Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa al rientro a terra per riparare al danno. Risultato, una giornata persa e uno score pesantissimo (12-DNF-DNC), che ha condizionato chiaramente il resto del campionato. Il tutto per un episodio che ha lasciato molta perplessità, soprattutto dopo la decisione della giuria…

A nulla infatti sono valsi i risultati dei tre giorni successivi, compresa una vittoria parziale nel secondo giorno, e Vitamina Cetilar ha così chiuso il Mondiale in nona posizione, risultato al di sotto delle possibilità e delle ambizioni del team.

Dopo un mese di sosta, la stagione Melges 32 riprenderà dal 24 al 26 settembre a Puntaldia, sempre in Sardegna, per la terza tappa della Melges 32 World League, circuito che si chiuderà poi a fine ottobre (29-31) in una location ancora da confermare.

Nello splendida sala del Grand Hotel La Pace di Montecatini, quartier generale del Pisa Sporting Club in questa fase di ritiro precampionato, è stato presentato il rinnovo della partnership tra la squadra nerazzurra e PharmaNutra S.p.A., che sarà quindi il Main Sponsor per tutta la stagione agonistica 2020-2021 con il suo brand Cetilar®.

Dopo aver accompagnato il Pisa nella fase finale della stagione che ha visto i nerazzurri sfiorare l’accesso ai Playoff, PharmaNutra S.p.A., fondata nel 2003 a Pisa dai fratelli Andrea e Roberto Lacorte, conferma dunque il suo impegno al fianco della principale realtà sportiva del territorio attraverso il suo brand Cetilar®, una linea di prodotti per muscoli e articolazioni a base di esteri cetilati, disponibili nelle versioni Crema e Patch.

“Questo nuovo accordo con il Pisa Sporting Club ha una doppia, importante valenza per PharmaNutra”, commenta in proposito il Consigliere Delegato dell’azienda Carlo Volpi, presente alla conferenza.Da una parte è il proseguimento di una collaborazione pluriennale culminata lo scorso campionato in una Main Sponsorship che è stato naturale continuare anche per la prossima stagione. Dall’altra, è l’occasione per realizzare ulteriori sinergie tra le nostre realtà attraverso nuove iniziative che coinvolgano oltre al marketing anche l’ambito scientifico. Come ho già avuto modo di sottolineare, lo sport svolge un importante ruolo sociale e rappresenta un veicolo ideale per promuovere i valori positivi in cui crediamo fortemente”.

Siamo felici di potere proseguire il percorso appena avviato con PharmaNutra nelle ultime giornate dello scorso campionato”, questo il commento del Presidente del Pisa Sporting Club Giuseppe Corrado. “Scendere in campo con il marchio Cetilar® sulle nostre maglie e avere come principale partner commerciale della Squadra questa prestigiosa realtà di Pisa è stato motivo di vero orgoglio. Tutto ciò non solo per il prestigio che ne può derivare, quanto per essere riusciti in poco tempo a declinare al meglio la missione strategica del Pisa Sporting Club: dare gioie sportive a tutti i tifosi e rappresentare il veicolo mediatico più importante e efficace per aiutare le aziende del territorio a crescere e sviluppare le loro attività sia a livello locale che a livello nazionale. Questa è una partnership che auspichiamo possa connotare per molto tempo la nostra squadra; insieme, poche settimane fa, abbiamo accarezzato un grande sogno e insieme ci riproveremo”.

Nello stesso contesto sono stati presentati anche i kit ufficiali home/away che i nerazzurri indosseranno nella prossima stagione cadetta. Modelli d’eccezione i calciatori Eros Pisano e Antonio Caracciolo. Per l’occasione, il Pisa ha sposato la tradizione, a cominciare dallo sponsor tecnico Adidas per passare poi dal nerazzurro a strisce verticali della Prima maglia per arrivare poi al ritorno del bianco per la Seconda maglia. E la Terza? In quel caso le sorprese non mancheranno, ma l’appuntamento è rimandato di qualche giorno proprio per far crescere la suspence

Un’altra gara portata a termine per il team Cetilar Racing, che ha centrato il quinto posto della LMP2 e l’ottavo assoluto (il migliore ottenuto fino ad ora nel corso della stagione 2019-2020) nella 6 Ore di Spa-Francorchamps, sesto degli appuntamenti del Mondiale FIA WEC.
Una gara sicuramente difficile. Non solo per le condizioni meteo, con la pioggia intensa che ha reso necessario nelle fasi iniziali l’intervento della safety car. Ma soprattutto per tutta una serie di circostanze che hanno reso impossibile fare meglio.
Alla fine per la Dallara n.47 gestita dalla AF Corse e portata in pista da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi è arrivato il massimo risultato possibile.
Abbiamo dimostrato che anche in condizioni difficili ci potevamo essere. Ma abbiamo una vettura che ha risentito di tutte le problematiche legate al mancato sviluppo – ha commentato Roberto Lacorte – Per fare un esempio, con la pioggia era quasi impossibile avere una visuale chiara da dentro l’abitacolo. Mi spiace molto, perché sia io che Andrea e Giorgio abbiamo guidato veramente bene. Del resto in un Mondiale come il FIA WEC a contare sono proprio i particolari. Purtroppo non abbiamo avuto dalla Dallara il supporto che volevamo. Cetilar Racing ha investito tanto, con il cuore e le risorse. Ma noi guardiamo avanti, dal momento che abbiamo già un progetto ambizioso per il prossimo anno, che porteremo avanti con AF Corse e di cui sveleremo i dettagli in un altro momento”.
Dopo avere ottenuto nelle qualifiche di venerdì il settimo responso assoluto, a sostenere il primo stint di guida è stato proprio Lacorte, che è riuscito ad imporre un passo regolare. Con lo scorrere dei minuti, la pioggia ha iniziato a diminuire e dopo la prima ora è salito in macchina Sernagiotto, poi rilevato al volante da Belicchi. Un ciclo che si è ripetuto nelle tre ore successive, che non hanno fatto registrare grosse variazioni, fatta eccezione per la safety car intervenuta a un’ora e 20 minuti dalla fine per il grosso ma fortunatamente incruento incidente che ha coinvolto l’Alpine di Thomas Laurent.
Il prossimo appuntamento sarà quello più importante dell’anno. Ovvero la 24 Ore di Le Mans, in programma nel fine settimana del 19 e 20 settembre e a cui il team Cetilar Racing prenderà parte per il quarto anno consecutivo dopo avere portato a termine tutte le tre precedenti edizioni.

Sette chilometri e qualche metro di adrenalina pura, nel verde della foresta delle Ardenne Blu. Proprio come il colore dominante della livrea della Dallara LMP2 numero 47 che, assieme all’intero circus del Mondiale FIA WEC, riaccenderà i motori non soltanto idealmente.

Esattamente dopo una pausa di 172 giorni, il team Cetilar Racing torna questo weekend in pista per affrontare la 6 Ore di Spa-Francorchamps che segna a tutti gli effetti la ripartenza nel contesto di un calendario completamente rivisto, con la 24 Ore di Le Mans in programma dopo metà settembre e quest’anno eccezionalmente a porte chiuse.
In Belgio, nel fine settimana, Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi torneranno ad alternarsi al volante della vettura gestita dalla AF Corse, con cui completano un pacchetto “all made in Italy”.

Per molti quella di Spa è una delle piste più belle. Sicuramente un tracciato storico, teatro di numerose sfide di uomini e marche. Eau Rouge, Raidillon, Blanchimont, la Bus Stop, La Source, Stavelot ed il lungo rettilineo del Kemmel, dove si raggiungono le velocità più elevate dell’intera stagione, sono dei luoghi storici di devozione motoristica. Questa classica di Spa rappresenta un atto di autentica venerazione, per tanti anni scenario del Campionato Mondiale Sport Prototipi, in passato vinta da mostri sacri ed autentiche leggende dell’automobilismo. Una lista di nomi lunghissima, tra cui figurano anche diversi italiani: Ludovico Scarfiotti, Arturo Merzario, Mauro Baldi e Riccardo Patrese.
Alla sua prima stagione nel WEC, il team Cetilar Racing anche in questa occasione cercherà di portare a casa un risultato che sia all’altezza dell’impegno profuso da tutti.

Al debutto di Silverstone dello scorso settembre, era subito arrivato un sesto piazzamento di classe. Poi i due settimi posti del Fuji e di Shanghai, il nono del Bahrain e l’ottavo conquistato nella Lone Star Le Mans disputatasi sul tracciato di Austin lo scorso febbraio. Tutto ciò prima del lockdown generale.

Il weekend di Spa entrerà nel vivo oggi pomeriggio alle 16.25 con il primo turno di prove libere. Le altre due sessioni sono in programma domani a partire dalle 9.30 e dalle 14 e precederanno le qualifiche, con il semaforo verde in corsia box alle 18.

La gara scatterà infine il sabato di ferragosto alle 13.30, per concludersi appunto sei ore più tardi. Collegamenti in diretta Tv su Eurosport a partire dalle 13.15. Anche Sportitalia trasmetterà l’evento.

Nella giornata di oggi, attraverso una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Stampa dello Stadio Ennio Tardini, è stato annunciato il rinnovo della partnership tra il Parma Calcio 1913 e PharmaNutra S.p.A. con il proprio brand Cetilar®. Ancora insieme, per la quarta stagione consecutiva, dopo grandi traguardi raggiunti a braccetto e grazie a una totale condivisione dei valori che sono insiti nel DNA delle due realtà.

Un rinnovo nel segno della continuità e di nuovi traguardi da raggiungere insieme. Una sincera, voluta e non scontata stretta di mano che arriva in un periodo caratterizzato da grandi difficoltà a causa della pandemia che ha colpito il mondo intero in questi mesi. Quando però si condividono valori e obiettivi si riesce a fare squadra, e a proseguire un percorso iniziato nel 2017 che mira ad una nuova e stimolante stagione sportiva.

Cetilar® campeggerà dunque per la quarta stagione consecutiva sulle maglie del Parma Calcio. Il brand, sempre più noto al grande pubblico, è presente anche in altre discipline come il motorsport, il running, la vela e gli sport paralimpici. Anche per la stagione 2020/21 Cetilar® e PharmaNutra accompagneranno il Parma Calcio 1913 in campo durante ogni battaglia sportiva. Ma non solo: Cetilar® sarà anche presente in tutte le divise della linea training targata Erreà, presentata durante la conferenza odierna, e quindi sarà al fianco dei crociati anche nel lavoro quotidiano al Centro Sportivo. Per non parlare della pluriennale collaborazione tra l’azienda fondata nel 2003 dai fratelli Andrea e Roberto Lacorte e lo staff medico crociato.

“PharmaNutra e Cetilar®️ saranno al nostro fianco anche il prossimo anno – ha dichiarato il Presidente del Parma Calcio 1913 Pietro Pizzarotti – e vi assicuro che non è una cosa scontata, anzi. È un segnale forte, di condivisione di valori, di identità, di obiettivi. In un momento complesso per tutto il mondo, non solo per l’Italia, fare squadra è fondamentale. Per questo siamo ancora più contenti di condividere con Cetilar®️ il nostro percorso per un’altra stagione: siamo sempre stati sulla stessa lunghezza d’onda, e non vediamo l’ora di continuare questo cammino insieme. Ci auguriamo di continuare a raccogliere entrambi grandi soddisfazioni”.

“Facciamo i complimenti alla squadra e alla società per l’ottimo campionato e siamo davvero felici di poter affiancare il Parma Calcio anche per la prossima stagione di Serie A: è una decisione che abbiamo preso durante il lockdown, per consolidare ulteriormente un rapporto che, come già evidenziato in altre occasioni, va ben oltre la semplice sponsorizzazione”, ha spiegato il Consigliere Delegato di PharmaNutra Carlo Volpi nel corso della conferenza stampa.

“Siamo convinti che in questo momento così particolare, ci sia bisogno di una ripartenza vigorosa in tutti i settori, compreso il calcio professionistico che ha una forte valenza sia economica che sociale per tutto il Paese, un ruolo chiave nella ripresa ed è il traino per tutto lo sport a 360°, incluso quello dilettantistico e giovanile. PharmaNutra e il Parma Calcio, anche se in settori diversi, sono due eccellenze italiane che condividono gli stessi valori e hanno le medesime ambizioni. La nostra azienda sta vivendo un’ulteriore fase di sviluppo: abbiamo rafforzato la nostra presenza all’estero, lanciato nuovi prodotti e sviluppato tecnologie sempre più innovative. Entro fine anno, poi, passeremo dal listino AIM al segmento STAR di Borsa Italiana, a ulteriore conferma del percorso di crescita della nostra società”, conclude Volpi.

Tommaso Perrino, il golfista supportato da Cetilar® attuale numero 5 della Ranking List Mondiale WR4GD e alla guida dell’Attività Paralimpica della Federgolf nel ruolo di Commissario Tecnico, si prepara a tornare in campo dopo il periodo di pausa forzata causa pandemia da COVID-19.

Il livornese (a sinistra nella foto con Edoardo Molinari) scenderà in campo il 12 e 13 settembre in Francia, a Dunkerque, per il Grand Prix Handigolf de Center Parcs, primo appuntamento della stagione del circuito EDGA (European Disabled Golf Association), l’associazione che si occupa di promuovere il golf tra le persone con disabilità.

Dopo un mese, a Saint Omer, sempre in Francia (10-11) sarà la volta del Pas de Calais Handigolf Open, seguito dal Czech Disabled Golf Master, nella Repubblica Ceca (12-13 ottobre).

“Finalmente si torna in campo, non vedevo l’ora”, spiega Perrino. “Sono carico e motivato, pronto a dare il massimo. Ci aspetta una stagione intensa, con un calendario chiaramente compresso, quindi sarà fondamentale riuscire a mantenere alta la concentrazione per affrontare al meglio tutti questi eventi ravvicinati”.

Prima regata dell’anno e prima, perentoria vittoria per Roberto Lacorte, che oggi pomeriggio, a Gargnano, sul lago di Garda, si è aggiudicato il primo Grand Prix della neonata Persico 69F Cup.

Il 52enne timoniere-armatore pisano, Vicepresidente e Amministratore Delegato dell’azienda farmaceutica PharmaNutra S.p.A. fondata nel 2003 con il fratello Andrea, affiancato a bordo da Lorenzo Bressani (fly controller) ed Enrico Zennaro (randista), ha portato alla vittoria il suo FlyingNikka 47, risultando quindi il primo vincitore assoluto del nuovo circuito di regate riservato ai Persico 69F, piccoli e moderni monoscafi volanti – poco meno di sette metri di lunghezza per tre membri di equipaggio – forniti di foil e capaci di raggiungere velocità strabilianti.

Nient’altro che la vela del futuro, una novità che non poteva non attirare l’interesse di un innovatore come Roberto Lacorte – fresco di titolo dell’Armatore-timoniere dell’anno FIV per il 2019 – che in un momento di pausa tra la fine del progetto SuperNikka (il Mini Maxi vincitore di quattro edizioni della Maxi Yacht Rolex Cup e di una 151 Miglia-Trofeo Cetilar) e l’inizio della costruzione di un nuovo Maxi progettato dall’architetto inglese Mark Mills – ha aderito con entusiasmo alla sfida mettendo in pista addirittura due barche brandizzate Cetilar Racing, il FlyingNikka 47 e il FlyingNikka 74 (a bordo tre membri storici dell’equipaggio di SuperNikka: il timoniere Alessio Razeto, Lorenzo de Felice e Andrea Fornaro).

Una sfida doppia, in rappresentanza dello Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, che ha esordito sul Garda nel miglior modo possibile, con la vittoria del FlyingNikka 47 condotto magistralmente dal trio Lacorte-Bressani-Zennaro – al comando della classifica generale fin dal primo giorno di regate – e con il terzo posto conquistato da FlyingNikka 74, preceduta sul podio dagli elvetici di Swiss Team che potevamo contare al timone sull’esperienza di Nicola Celon, olimpionico azzurro ai Giochi di Sydney 2000 e già Campione Europeo Match Race.

Davvero belle e avvincenti le regate, tre giorni di vela spettacolo che hanno impegnato i Persico 69F in percorsi disegnati per prediligere le andature portanti – quadrilateri con partenza al traverso, “L course” per favorire laschi e strambate – ed esaltare quindi le prestazioni di questi monoscafi volanti.

“Sono molto, molto contento. Anche oggi abbiamo vinto due regate e nell’arco di tre giorni credo che la vittoria sia stata largamente meritata, anche se non è stato affatto facile”, sono le prima parole di un raggiante Roberto Lacorte, premiato con il trofeo del vincitore nientemeno che dal leggendario argentino Santiago Lange, oro ai Giochi di Rio 2016 nel catamarano Nacra 17 dopo i due bronzi conquistati ad Atene e Pechino nel Tornado. “Abbiamo messo dietro un equipaggio che al timone poteva contare su un Olimpionico di valore come Nico Celon e non è poco, quindi la soddisfazione è davvero tanta. Sicuramente abbiamo ancora margini di miglioramento, ma sono davvero contento del livello raggiunto e di come abbiamo affrontato questa formula nuova per tutti. I complimenti anche all’equipaggio della FlyingNikka 74, che ci ha dato parecchio filo da torcere e che è riuscita a concludere sul podio”.

La prossima tappa della Persico 69F Cup è in programma a settembre, sempre sul Garda, e sarà seguita dal Grand Prix di Trieste (ottobre).

Nel frattempo, Roberto Lacorte tornerà finalmente in pista, al volante di una Dallara di classe LMP2, anche nel Campionato Mondiale Endurance, altra grande passione dell’imprenditore toscano che lo vede impegnato nella doppia veste di pilota e patron del team Cetilar Racing, unica scuderia italiana impegnata nella categoria prototipi del FIA WEC e della 24 Ore di Le Mans (per Lacorte sarà la quarta partecipazione consecutiva, con una top ten assoluta conquistata nel 2017).

Un’attesa quasi spasmodica, quella che separa dal weekend di ferragosto: la voglia di tornare in pista è tanta e in casa Cetilar Racing tutto è ormai pronto per celebrare la ripartenza della stagione 2019-2020 del Mondiale FIA WEC in programma fra 30 giorni esatti.

Il primo impegno è quello della 6 Ore di Spa-Francorchamps. Sul mitico tracciato delle Ardenne si rivedrà finalmente in azione la Dallara LMP2 n.47 gestita in pista dalla AF Corse e divisa da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi.

L’emergenza sanitaria internazionale ha stravolto tutti i piani e con essi anche il calendario iridato, che riprenderà appunto in Belgio prima dell’appuntamento clou della 24 Ore di Le Mans (la quarta per l’equipaggio tutto “made in Italy”, puntualmente al traguardo nelle tre precedenti edizioni), che è stata opportunamente spostata al 19 e 20 settembre. Quindi ci si sposterà in Bahrain, per affrontare il conclusivo round di una stagione tribolata.

Una stagione che è anche la prima per il team Cetilar Racing nel Mondiale FIA WEC, in cui ha fatto il suo ingresso in occasione della tappa d’apertura di Silverstone dello scorso settembre, riuscendo a centrare il sesto posto di classe. A questo risultato hanno fatto seguito i due settimi piazzamenti conquistati al Fuji e Shanghai, il nono posto del Bahrain e l’ottavo della Lone Star Le Mans disputatasi all’inizio di quest’anno sul tracciato texano del COTA, prima dell’annullamento della 1000 Miglia di Sebring che si sarebbe dovuta svolgere a marzo.

Con tre appuntamenti ancora all’appello, uno degli obiettivi sarà quello di cercare di proseguire positivamente il proprio impegno e di inserirsi nelle posizioni più avanzate della classifica.
La gara di Spa è molto importante per tutti noi, perché sarà quella in cui la famiglia del WEC si ritroverà in pista dopo essere stata sempre presente a distanza in tutti questi mesi – ha commentato Roberto Lacorte – La voglia di tornare al volante è tanta, ma questo è un appuntamento che oltre all’aspetto sportivo avrà un grande valore di carattere umano”.

Questo che abbiamo vissuto è stato un periodo strano, che comunque ci ha anche permesso di ricaricare le batterie per l’ultima parte della stagione – ha detto Giorgio Sernagiotto – Andiamo verso tre gare in cui può succedere di tutto, specialmente a Le Mans. Il test di Monza che faremo a fine luglio sarà sicuramente molto importante”.

Non vedo l’ora di ripartire, di provare la sensazione di tornare al volante. Immaginare una Spa senza pubblico, senza la consueta sessione di autografi, sarà l’aspetto meno positivo – ha aggiunto Andrea Belicchi – Per il resto faremo presto un test per riprendere noi tutti, il team, gli ingegneri ed i piloti, gli automatismi che è necessario avere in un campionato così competitivo“.

La prima regata del 2020 del Vitamina Sailing si è conclusa sabato a Malcesine, sul lago di Garda, ed ha impegnato gli equipaggi della classe monotipo Melges 32. Sei le prove disputate dalla flotta della King of Garda Lake, e buoni risultati per Vitamina Cetilar, portato dall’armatore Andrea Lacorte e con il campione triestino Lorenzo Bressani alla tattica, che ha ottenuto uno score di 6-4-3-4-7-2, chiudendo la classifica al quarto posto a 9 punti dal primo. Una vittoria che è andata all’equipaggio di Caipirinha di Reintjes, che ha preceduto La Pericolosa di Schwoerer e G-Spot di Serena di Lapigio.

Il prossimo appuntamento per il Melges 32 Vitamina Cetilar è a fine agosto, dal 22 al 24, a Villasimius, in Sardegna, per la prima tappa della World League. Nel frattempo però l’equipaggio di Andrea Lacorte ieri è stato impegnato a Marina di Scarlino per il primo test con il monotipo Swan 36, classe che vedrà impegnato il Vitamina Sailing in una nuova, entusiasmante sfida…

  

Finalmente in regata. Dopo la proficua sessione di allenamenti sul Garda nella seconda metà di giugno, il team Vitamina Sailing di Andrea Lacorte è pronto a scendere nuovamente in acqua, sempre sul Benaco, per il primo appuntamento agonistico della stagione. L’appuntamento è a Malcesine con la King of the Garda Lake Cup, regata riservata alla classe monotipo Melges 32 che rappresenta una sorta di warm up della World League, che partirà ufficialmente a Villasimius, in Sardegna, il prossimo 22 agosto.

L’equipaggio del timoniere-armatore Andrea Lacorte, in regata sul Melges 32 Vitamina Cetilar (Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa), sarà composto da Lorenzo Bressani (tattico), Leonardo Chiarugi, Diego Battisti, Jacopo Ciampalini, Giovanni Bucarelli, Francesco Coari e dal Team Manager Matteo De Luca.

Il programma prevede per oggi e domani allenamenti, poi da giovedì tre giorni di regate (con un massimo di tre prove al giorno e un totale di otto), e premiazione alla Fraglia Vela Malcesine sabato pomeriggio. L’attesa è tanta, come la voglia di tornare a sfidarsi tra le boe, in quello che a tutti gli effetti rappresenta il ritorno alle regate dopo il periodo di lock down e la rivoluzione dei calendari agonistici a causa della pandemia da Covid-19. Un evento a cui l’equipaggio di Andrea Lacorte, da anni impegnato con successo nella vela agonistica “che conta”, non poteva certo mancare…

Si apre un nuovo capitolo sportivo in casa Cetilar Sport. Proprio questa mattina infatti, PharmaNutra ha annunciato una nuova sponsorship calcistica con il Pisa Sporting Club che, a partire dalla gara interna con il Cittadella di venerdì prossimo e fino alla fine della stagione regolare del Campionato di Serie B, avrà il logo Cetilar® impresso sulle maglie da gioco ufficiali.

Quello tra il Pisa Sporting Club, la più storica e importante realtà sportiva locale, e PharmaNutra S.p.A., è un rapporto che ha già una lunga tradizione alle spalle. Da quasi un decennio, infatti, l’azienda è Medical Partner della società nerazzurra e il passaggio a Title Sponsor per le ultime gare della stagione in corso è quindi una nuova e importante pagina di una partnership tra due realtà prestigiose del territorio, che si fonda su basi ampiamente consolidate e condivise.

Il marchio Cetilar® sulle maglie del Pisa rappresenta un motivo di orgoglio e soddisfazione per la nostra società che si è data, da sempre, l’obiettivo della valorizzazione delle eccellenze nazionali e del territorio. Siamo convinti che l’immagine e lo spirito del nostro club possano rappresentare degnamente l’efficacia e la qualità dei prodotti PharmaNutra. Siamo pertanto felici di questo accordo che suggella una partnership già esistente e che, ci auguriamo, possa anche rappresentare la base per un percorso ancora lungo da condividere, insieme a tanti successi reciproci”, dichiara il Presidente del Pisa Sporting Club Giuseppe Corrado.

Siamo molto soddisfatti di aver implementato la nostra partnership con il Pisa Sporting Club e di poter vedere, dalla prossima partita, il nostro logo Cetilar® sulle maglie nerazzurre, che vantano una storia importante e ultracentenaria alle spalle, nonché un presente di fervore ed entusiasmo”, sono le parole di Roberto Lacorte, Vicepresidente di PharmaNutra S.p.A. “Scendere in campo al fianco del Pisa rappresenta anche un significativo sostegno a una realtà territoriale di rilievo, un aspetto a cui siamo da sempre molto attenti”.

Con la Title Sponsorship del Pisa Sporting Club per le ultime partite della stagione, abbiamo realizzato due obiettivi considerevoli: rafforzare la presenza di PharmaNutra nel mondo dello sport professionistico, un impegno costante che si consolida anno dopo anno, e dare pieno supporto alla più autorevole e prestigiosa realtà sportiva del nostro territorio”, aggiunge il Consigliere Delegato dell’azienda Carlo Volpi. “Lo sport svolge un importante ruolo sociale e perciò siamo impegnati in numerose partnership che sono lo strumento ideale per promuovere i valori positivi in cui crediamo fortemente”.

“È stato bellissimo. Oggi Alex sono questi ragazzi. E non solo oggi, ne hanno tutti un bel pezzo dentro”. Con queste parole Daniela Manni, moglie di Alex Zanardi, ha voluto mandare un messaggio scritto agli atleti di Obiettivo3 che domenica pomeriggio hanno portato a termine la grande staffetta.

Daniela ha seguito l’arrivo di nascosto, in video chiamata dalla Toscana, non ha parlato, ma ha scelto di far recapitare queste brevi e toccanti parole a tutti i presenti. La missione a cui Alex tiene così tanto è compiuta, si sono completate le ultime due tappe che da Porto Cesareo, con fermata a Santa Cesarea Terme, hanno portato il testimone a Santa Maria di Leuca, in piazza Giovanni XIII, il tacco d’Italia, lì dove Adriatico e Ionio si fondono. Lì dove i marinai hanno issato al cielo la bandiera di Obiettivo Tricolore, il simbolo di questo progetto di rinascita, al culmine di una giornata dalle emozioni fortissime. A portare il testimone al traguardo sono stati sia gli staffettisti designati fin dall’inizio, Samantha De Montis e Andrea Quarta, sia il direttore sportivo Pierino Dainese, accompagnati da quasi 30 atleti di Obiettivo3, progetto che può contare anche sul supporto del partner Cetilar.

La loro presenza non era inizialmente prevista, ma dopo l’incidente occorso a Zanardi hanno voluto esserci a tutti i costi, anche sobbarcandosi 20 ore di viaggio in due giorni. Sì perché la staffetta, partita il 12 giugno da Luino (e di tappa anche al Porto di Pisa), per lanciare un messaggio di ripartenza all’Italia, dopo l’incidente di Alex ha assunto un valore ancor più simbolico. L’obiettivo era portare a termine questo viaggio a cui Zanardi teneva particolarmente, per dare ancora più forza al campione bolognese nel momento del bisogno. E al traguardo tutti gli atleti sono scoppiati in un enorme pianto liberatorio.

All’arrivo, così come in tutte le tappe precedenti, i paraciclisti sono stati accolti da una marea di appassionati festanti e commossi allo stesso tempo, che hanno voluto sposare questo messaggio per Alex. A guidare la carovana fino alla fine, assieme a Barbara Manni, è stato Pierino Dainese: “Questo traguardo è dedicato ad Alex”, le parole del direttore sportivo. “L’entusiasmo con il quale la gente ci ha accolto dappertutto è la testimonianza di quanto questo campione sia amato e di quanto abbia dato a tutti noi”.

Reduce da un’annata ricca di risultati di rilievo e dalla nomina, da parte della Federazione Italiana Golf, a Commissario Tecnico dell’Attività Paralimpica, Tommaso Perrino è pronto per affrontare una nuova stagione sui green nuovamente supportato da Cetilar®, il brand della casa farmaceutica PharmaNutra S.p.A. già al fianco di Perrino nel 2019.

Attuale numero 5 della Ranking List Mondiale WR4GD, Perrino sarà impegnato in una serie di gare del tour EDGA (European Disabled Golf Association), l’associazione che si occupa di promuovere il golf tra le persone con disabilità, e in altri eventi in programma sul territorio italiano, il cui calendario sarà definito con precisione nelle prossime settimane dopo i numerosi annullamenti causati dalla pandemia da COVID-19.

36 anni, livornese, Perrino era già un golfista di spessore prima di subire un incidente stradale, che – a seguito di una successiva infezione contratta in ospedale durante la riabilitazione – gli ha causato un’importante limitazione alla funzionalità di una gamba, evento che non ha intaccato la sua contagiosa voglia di golf. Si è quindi rimesso subito in gioco, scalando i vertici delle classifiche mondiali WR4GD e mostrando a tutti che gli ostacoli sono fatti per essere superati.

Una magnifica storia di vita e di sport che non poteva passare inosservata: da qui, la nascita della partnership con Cetilar®, una linea di prodotti per muscoli e articolazioni a base di esteri cetilati (7,5% CFA), disponibili nelle versioni Crema e Patch.

Un brand già al fianco del progetto Obiettivo3 di Alex Zanardi, nato per sostenere e avviare allo sport paralimpico quante più persone disabili possibili, che dopo aver supportato Perrino nella seconda parte della scorsa stagione – culminata con la vittoria del Respecta Finnish Disabled Open e il terzo posto nella Rolex Pro Am disputata nell’ambito dell’ultimo Open d’Italia di Golf – ha quindi rinnovato l’accordo anche per il 2020.

“Affronto questa nuova e anomala stagione con il solito entusiasmo e tanta voglia di fare bene, continuando sempre a migliorare”, sono le parole di Perrino, che a marzo è stato premiato dalla Regione Toscana con il “Pegaso dello Sport”, riservato agli atleti toscani che nel corso del 2019 si sono distinti a livello internazionale. “Il supporto di un’azienda come PharmaNutra è chiaramente molto importante, perché mi consente di intensificare ulteriormente gli allenamenti e di focalizzarmi al meglio sugli eventi in calendario. Ho tanti stimoli e il mio nuovo incarico di Commissario Tecnico della Squadra Paralimpica, di cui ringrazio la Federgolf e il Presidente Franco Chimenti, è un ulteriore spinta per fare del mio meglio. A fine agosto dovremmo riprendere con le gare e onestamente non vedo l’ora di poterlo fare”.

“Conosciamo bene Tommaso, la sua tenacia, la sua contagiosa voglia di sport e la sua capacità di abbattere qualsiasi barriera, anche la più impervia. Ed è per questo che la nostra azienda continuerà a supportarlo, con la convinzione di affiancare uno sportivo di alto livello e una persona eccezionale”, dichiara Andrea Lacorte, Presidente e fondatore con il fratello Roberto di PharmaNutra S.p.A., azienda che vanta una forte presenza nel mondo dello sport ad alti livelli.

Con il brand Cetilar® è infatti presente in Serie A con la title sponsorship del Parma Calcio, nel motorsport con la scuderia Cetilar Racing impegnata nel Mondiale Endurance FIA WEC, passando per la vela con la regata 151 Miglia-Trofeo Cetilar e la Squadra Olimpica FIV in preparazione per le Olimpiadi di Tokyo 2021, senza scordare le numerose realtà sportive che hanno in PharmaNutra il Medical Partner Ufficiale e che utilizzano regolarmente i prodotti Cetilar® prima e dopo le gare.

Cetilar® ricomincia a correre e lo fa dalla Cetilar Run Notturna di San Giovanni 2020 di Firenze, una delle gare podistiche più longeve d’Italia, prevista in modalità virtuale per sabato 20 giugno.

Dopo mesi di stop causa Covid-19, anche lo sport ricomincia – seppur lentamente – a vedere una ripresa delle attività. Le manifestazioni sportive restano vietate, ma già da diverse settimane le misure di sicurezza permettono lo svolgimento di attività fisica all’aperto nel rispetto del distanziamento sociale.

Da qui nasce l’idea di trasformare la Cetilar Run Notturna di San Giovanni 2020 in una Virtual Race, un nuovo modo di correre pensato per farci sentire di nuovo parte di un evento. Grazie all’utilizzo di una nuova app sarà possibile tracciare in diretta i singoli runner iscritti alla gara, proiettando la loro rilevazione sul percorso virtuale di 10 km della tradizionale Notturna di San Giovanni. La gara sarà quindi visibile a tutti dalle ore 21.00 di sabato 20 Giugno sul sito tds.sport.

Grazie all’organizzazione di Firenze Marathon e a TDS, sarà quindi possibile correre la Cetilar Run Notturna di San Giovanni 2020 in totale sicurezza, mantenendo però le emozioni di una vera sfida podistica: chi partecipa infatti riceverà in diretta sul cellulare i passaggi ai singoli km dei propri tempi e ritmi.
La diretta della gara sarà trasmessa sul canale Facebook ufficiale di Firenze Marathon (con possibilità di condivisione su altri profili), assistendo così ad un vero e proprio show, in cui saranno coinvolti ospiti, runners professionisti ed esperti, con la possibilità di intervento da parte del pubblico. Infine, attraverso il sito tds.sport sarà possibile seguire in tempo reale i partecipanti, localizzandoli virtualmente sul percorso di gara ufficiale.

L’iscrizione è disponibile sul sito Enternow.it (Clicca qui per accedere direttamente al modulo di iscrizione alla Cetilar Run Notturna di San Giovanni 2020 Virtual Race) e comprende:

  • pubblicazione degli iscritti sul sito tds.sport e possibilità di verificare la propria iscrizione all’evento;
  • invio mail di conferma iscrizione, comunicazione di orari e info utili;
  • invio all’atleta del pettorale in formato digitale;
  • comunicazione agli atleti delle info utili per lo svolgimento della gara, istruzioni sull’utilizzo dell’app di tracking;
  • possibilità per gli spettatori da casa di poter seguire in tempo reale i propri amici e /o parenti localizzandoli virtualmente sul percorso di gara ufficiale;
  • pubblicazione dei risultati in tempo reale (tenendo sempre conto del range di partenza degli atleti), con split previsti ad ogni km;
  • invio agli atleti della mail con il proprio risultato;
  • al termine dell’evento, pubblicazione del diploma di partecipazione personalizzato.

Inoltre, tutti gli iscritti alla Cetilar Run Notturna di San Giovanni 2020 Virtual Race, riceveranno uno sconto di €5 da utilizzare per l’iscrizione alla prossima Firenze Marathon.

 

Guarda il video di presentazione della Cetilar Run Notturna di San Giovanni 2020 Virtual Race

Un video originale, bellissimo, realizzato con il contributo di tanti amici della regata che durante il periodo di lockdown sono riusciti a riviverla in versione… domestica. E’ la clip ufficiale della 151 Miglia-Trofeo Cetilar 2020, la regata d’altura supportata dal brand Cetilar che se è vero che al pari di tutti gli eventi sportivi in programma quest’anno non si è “fisicamente” disputata, ha vissuto comunque un suo svolgimento molto particolare… Un modo per manifestare vicinanza e affetto alla 151 Miglia, sfociato in un video di quasi 2 minuti – realizzato da Pierpaolo Lanfrancotti e Luca Negro – che sta spopolando sul web, raccogliendo una miriade di consensi e visualizzazioni.

Potete vederlo qui, sul canale YT della 151 Miglia, oppure qui, sulla pagina Facebook dell’evento. E se non siete velisti e questa versione della 151 Miglia “at home” vi ha fatto venire voglia di andare per mare, l’appuntamento con la prossima 151 Miglia-Trofeo Cetilar è per domenica 30 maggio 2021, per la 12ma edizione della regata d’altura più bella e frequentata del Mediterraneo.

Sono dieci le partite che aspettano il Parma Calcio alla ripresa del Campionato di Serie A, prevista sabato 20 giugno proprio con la partita tra i crociati e il Torino, in casa dei granata (ore 19:30). Si tratta del recupero della 25ma giornata, una sfida molto importante e sentita per la squadra di Mister D’Aversa che – lo ricordiamo – ha nel nostro Cetilar il title sponsor.

A seguire, a partire dal 23 giugno, il Parma affronterà il Genoa (ore 21:45) a Marassi, l’Inter in casa (28 giugno, ore 21:45), il Verona (1 luglio, ore 21:45) in trasferta, la Fiorentina tra le mura amiche del Tardini (5 luglio, 19:30), la Roma all’Olimpico (8 luglio, 21:45), il Bologna in casa (12 luglio, 19:30), il Milan a San Siro (15 luglio, 19:30) e infine la Sampdoria (19 luglio, 17.15) e il Napoli (22 luglio, 19:30) sempre al Tardini.

Dieci partite complicate, contro avversari quotati, che saranno decisive per la stagione del Parma, al momento ottavo in classifica a soli tre punti dal Napoli e dalla zona Europa League. Una rincorsa difficile ma tutt’altro che impossibile, che i crociati affronteranno con la grinta che li contraddistingue da inizio campionato.

Roberto Lacorte, 51 anni, imprenditore di successo nel ramo della farmaceutica con l’azienda PharmaNutra SPA fondata con il fratello Andrea e appassionato sportivo diviso tra vela e motorsport, si è aggiudicato il premio di Armatore-Timoniere dell’Anno assegnato nell’ambito del Velista dell’Anno FIV, gli Oscar della Vela 2019 organizzati da Acciari Consulting insieme a Federazione Italiana Vela e ai partner Confindustria Nautica e Mercedes-Benz Vans.

Con Lacorte, armatore e timoniere del famoso Vismara Mills 62RC SuperNikka (in regata per lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa), sono stati premiati il giovane Campione del Mondo Optimist Marco Gradoni, Velista dell’Anno FIV assoluto, e il TP52 Xio di Marco Serafini (Barca dell’Anno), mentre al team Luna Rossa Prada Pirelli, impegnato nella rincorsa alla prossima America’s Cup, è andato un premio speciale per l’innovazione tecnologica.

La premiazione si è svolta nel pomeriggio, in forma virtuale, con un collegamento streaming a cui erano presenti anche il Presidente della Federazione Italiana Vela Francesco Ettorre e il Segretario Generale del CONI Carlo Mornati, entrambi membri della Giuria formata anche da Alberto Acciari, ideatore e promotore del Premio fin dal 1991, e da Fabio Planamente, CEO del Cantiere del Pardo e Presidente Vela di Confindustria Nautica.

“Sono stato in lizza più volte per questo importantissimo premio e finalmente è arrivata anche la vittoria, che in qualche modo rappresenta la conclusione di un ciclo iniziato cinque anni con il varo di SuperNikka e con la prima, magnifica vittoria alla 151 Miglia 2015”, ha dichiarato Lacorte, che ai successi in barca a vela, affianca una carriera di tutto rispetto nell’ambito del motorsport, con tre partecipazioni consecutive alle ultime tre edizioni della celebre 24 ore di Le Mans (in top 10 nel 2017) e l’attuale impegno nel Campionato Mondiale Endurance FIA WEC con il team Cetilar Racing. “In cinque stagioni sono arrivate ben quattro vittorie alla Maxi Yacht Rolex Cup di Porto Cervo, un successo alle regate di Capri e altri risultati di rilievo, ottenuti grazie a una barca velocissima ma soprattutto a un equipaggio affiatato che nel corso del tempo è diventato un gruppo, nel vero senso del termine. Una squadra di professionisti e di uomini veri, con cui ho il piacere di dividere questo Premio, perché alla base di un successo c’è sempre una squadra, che si tratti di vela, motori o business. La dedica più grande, però, è per mia moglie Luisa, co-armatrice di SuperNikka e faro in tutto ciò che faccio: senza di lei, non starei qui a godermi questo premio”.

Un equipaggio, quello di SuperNikka, che nel corso degli anni ha potuto contare su campioni del calibro di Tommaso Chieffi, Lorenzo Bressani, Diogo Cayolla, Enrico Zennaro e Andrea Fornaro, distinguendosi sempre per l’elevata professionalità e l’affiatamento. E che in parte, sarà protagonista anche della prossima sfida velica di Roberto Lacorte, il circuito di regate del “monotipo volante” 69F, una barca di quasi 7 metri di lunghezza per tre persone di equipaggio, super invelata e dotata di foil per raggiungere prestazioni sbalorditive.

Una sorta di piccola Formula 1 del mare, costruita dal cantiere Persico Marine – lo stesso di Luna Rossa, per intenderci – che potrà contare su un circuito di regate esclusivo con tappe sul lago di Garda (14-19 luglio e 14-19 settembre), a Trieste (29 settembre-4 ottobre) e in una location ancora definire (10-15 novembre). Date che ovviamente sono ancora passibili di modifiche, sulla base dell’evoluzione della situazione legata alla pandemia da Covid-19.

“Parteciperemo al circuito con due imbarcazioni, battezzate Flying Nikka e con livree che riprendono forme e colori del prototipo Dallara con cui siamo impegnati nel Mondiale Endurance: nella prima sarò al timone con a bordo con Lorenzo Bressani ed Enrico Zennaro, sulla seconda regateranno Alessio Razeto, Andrea Fornaro e Lorenzo de Felice. A metà giugno dovremmo iniziare con la prima sessione di allenamento sul Garda, a Malcesine”, spiega Lacorte, impegnato anche nel progetto del Maxi che raccoglierà l’eredità di SuperNikka, un avveniristico 75’ da regata progettato sempre da Mark Mills e costruito da Vismara Marine. “Poi da metà luglio dovremmo iniziare con le regate del circuito, che sarà altamente spettacolare, un tuffo nella vela del futuro a cui non potevamo non partecipare”.

PharmaNutra, con il proprio brand Cetilar, la linea di prodotti studiata per ridurre la sintomatologia dolorosa di articolazioni e muscoli dovuta a traumi, sarà ancora medical partner della Federazione Italiana Vela per il secondo anno consecutivo.
Eccellenza, innovazione e passione sono solo alcuni dei valori comuni a FIV e PharmaNutra e che hanno reso naturale questo binomio: l’azienda farmaceutica fondata dai fratelli Andrea e Roberto Lacorte si conferma quindi molto attiva nelle sponsorizzazioni sportive, ritenute veicolo ottimale per la diffusione del brand; sarà a fianco della Squadra Azzurra con i propri prodotti ed il proprio know-how durante la stagione agonistica.

Francesco Ettorre, Presidente Federazione Italiana Vela:
“Voglio ringraziare PharmaNutra che in questo momento difficile per il nostro Paese, ha deciso, comunque, di proseguire la collaborazione di partnership con la nostra Federazione. Possiamo così continuare a contare su un’azienda di comprovato valore che accompagnerà – anche con i suoi prodotti – i nostri Atleti in questa lunga campagna Olimpica.”

Roberto Lacorte, Vicepresidente e AD di PharmaNutra:
“Affiancare una realtà di rilievo come la Federazione Italiana Vela e le sue Squadre Nazionali, formate da atleti di primissimo livello che incarnano alla perfezione i nostri valori, è fonte di orgoglio e gratificazione. La vela è uno sport che fa parte del DNA di PharmaNutra e siamo sicuri che una volta ripresa l’attività agonistica, potremo toglierci molte soddisfazioni navigando insieme agli Atleti Azzurri.”

A causa dell’emergenza Covid-19 anche la tradizionale corsa nel cuore del centro di Parma, originariamente fissata per l’8 maggio, è stata sospesa.

“La manifestazione, quest’anno alla settima edizione e apprezzatissima dai runner cittadini e non, è naturalmente sospesa, ma la squadra rimane e abbiamo un grande traguardo: raccogliere donazioni in favore dei nostri ospedali. Come Cetilar Run abbiamo fatto una donazione, perché crediamo che ciascuno debba fare la propria parte. Ecco perché in questi giorni invitiamo a sostenere la raccolta fondi di Fondazione Munus. Vogliamo lasciare segni concreti: munire i nostri medici e reparti di strumenti che rimangono essenziali anche quando si spengono le luci dei riflettori”.

A parlare sono Michele Ventura, presidente del CUS Parma, e Carlo Volpi, Consigliere Delegato del gruppo PharmaNutra, nonché socio onorario del Centro Universitario Sportivo della città. “L’annullamento dell’evento fissato per l’8 maggio è stata una decisione sofferta”, afferma Volpi. “Fino all’ultimo abbiamo tentato di trovare soluzioni alternative, ma, guidati da senso di responsabilità e fiducia nel futuro, abbiamo optato per rimandare alla prossima edizione, già fissata per il 7 maggio 2021. Tutto senza perdere la voglia di fare sport e divertirsi. E anche noi abbiamo scelto di donare, attraverso il Fondo supporto emergenza coronavirus di Fondazione Munus”.

Sul valore della solidarietà è proprio il presidente del CUS Parma che chiude il cerchio: “E’ un momento delicatissimo e noi stessi stiamo facendo sacrifici enormi per tornare a offrire ai nostri tesserati il servizio di sempre, ma prima ancora ci sentiamo parte della comunità di Parma, particolarmente colpita da Covid-19. Ecco perché fin dal principio abbiamo aderito e sostenuto la raccolta fondi. Abbiamo lanciato un appello a tutti i nostri tesserati che devo dire è stato accolto con piena generosità. Ora, proprio perché crediamo nel valore della Cetilar che va al di là del cronometro, ci diamo appuntamento sulla nostra pagina facebook @cetilarrunparma”.

Come donare: l’importo è naturalmente libero, ciascuno, secondo le proprie possibilità, può contribuire e aumentare i fondi. Questo attraverso una donazione diretta sul sito di Munus oppure tramite bonifico bancario (Crédit Agricole Cariparma IBAN IT61B 06230 12700 000038169579). Testimonial speciali, le stelle del CUS Parma/Fiamme Oro Ayomide Folorunso e i big del Parma Calcio 1913 proprio in questi giorni lanceranno il loro appello per la solidarietà.

Anche la 151 Miglia – Trofeo Cetilar 2020 è costretta ad arrendersi e a rimandare direttamente all’anno prossimo l’appuntamento per la partenza inizialmente previsto per fine maggio: la regata d’altura organizzata da un Comitato formato da Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, Yacht Club Punta Ala e Yacht Club Livorno, con la collaborazione del Porto di Pisa, del Marina di Punta Ala e del partner PharmaNutra S.p.A. con il suo brand Cetilar®, è stata infatti annullata a causa dell’emergenza COVID-19 e si svolgerà quindi domenica 30 maggio 2021, sulla classica rotta Livorno / Marina di Pisa – Giraglia – Isola d’Elba – Formiche di Grosseto – Punta Ala.

La decisione è stata presa, a malincuore, ieri pomeriggio, dopo un consulto che ha coinvolto anche il Presidente della Federazione Italiana Vela Francesco Ettorre, e sulla base, chiaramente, delle ultime indicazioni governative, in cui si paventa di proseguire almeno fino ai primi di maggio, se non oltre, con le misure restrittive attualmente in corso d’opera.

«E’ una decisione che fa male, ma non potevamo fare diversamente: il ritorno alla normalità sarà lento e graduale, e fine maggio è dietro l’angolo, quindi la scelta di non disputare la 151 Miglia era praticamente obbligata. In acqua ci vedremo direttamente il 30 maggio 2021, per la dodicesima edizione: sarà la più bella di sempre, su questo non abbiamo dubbi», spiega Roberto Lacorte, Presidente dello YC Repubblica Marinara di Pisa.

«Potevamo decidere di posticiparla a settembre, invece che annullarla del tutto, ma lo stanno facendo in tanti, con il risultato che avremo un calendario denso di appuntamenti. A parte questo, ad oggi non possiamo avere certezze su ciò che accadrà nei prossimi mesi, quindi è più realistico prendere subito una decisione definitiva. Inoltre, non ci é sembrato opportuno, in un momento economicamente difficile, disputare un evento che deve essere, oltre che sportivo, gioia e divertimento», aggiunge Alessandro Masini, Presidente dello YC Punta Ala.

«Spostare la 151 Miglia a settembre significherebbe comunque modificare il suo spirito, che è quello del solstizio d’estate e non dell’equinozio con cui inizia l’autunno, uno spirito a cui nessuno di noi intende in alcun modo rinunciare. Ogni regata ha una sua identità e questa identità è data anche dal calendario», conclude il Presidente dello YC Livorno Gian Luca Conti.

Gli oltre 250 armatori delle barche già iscritte alla 151 Miglia – Trofeo Cetilar 2020, un vero record, potranno adesso scegliere se ottenere il rimborso integrale della quota di iscrizione, oppure se risultare automaticamente iscritti all’edizione 2021.
La loro fiducia nei confronti dell’organizzazione della 151 Miglia, come testimonia la corsa alle iscrizioni avvenuta con mesi di anticipo, non sarà però vana: il Comitato Organizzatore ha infatti deciso di agire concretamente per andare in soccorso ai medici, infermieri, tecnici, personale sanitario e volontari, che combattono in trincea con passione, forza, abnegazione e spirito di sacrificio. Sarà quindi donato il 50% delle iscrizioni già versate (e di quelle ancora da versare) alla Protezione Civile per l’impegno alla lotta al COVID-19, somma che verrà interamente coperta dallo sponsor PharmaNutra S.p.A.

Il modo migliore per dare comunque vita all’undicesima 151 Miglia – Trofeo Cetilar, che non si disputerà quindi in acqua, ma si trasformerà, grazie al contributo degli oltre 250 armatori già iscritti, in una regata virtuale per fornire aiuto a chi in questo momento ne ha davvero bisogno. Una 151 che si svolgerà quindi nel mare della solidarietà, a partire dalle ore 16 del prossimo 30 maggio, in una forma che presto sarà svelata al grande pubblico e che sarà raccontata sui canali ufficiali della manifestazione attraverso il tradizionale video di chiusura dell’evento.

Per rivedere la maestosa flotta della 151 Miglia in acqua, invece, bisognerà attendere il pomeriggio di domenica 30 maggio 2021, partenza che sarà preceduta dal Crew Party di sabato 29 maggio e a cui seguirà, martedì 1° giugno, l’immancabile e leggendario Dinner Party in riva al mare a Punta Ala.

Annuncio molto importante quello che è stato fatto dall’organizzazione del FIA WEC in merito alla situazione del Mondiale Endurance in corso. Al momento, il prossimo appuntamento in programma è stato fissato per il 15 agosto a Spa, in Belgio, con la 6 Hours of Spa-Francorchamps, inizialmente prevista per fine aprile e poi posticipata per l’emergenza causata dal Covid-19.

La stagione proseguirà poi in Francia con la celebre 24 Ore di Le Mans (19 settembre, partenza alle 14:30) e si concluderà infine in Bahrain con la 8 Ore, prevista per il 21 novembre.

Come sottolineato della stessa organizzazione del FIA WEC, anche questo calendario è provvisorio, perché si dovrà attendere almeno un altro mese per fare le opportune valutazioni del caso in base alla situazione del momento.
Nel caso in cui tutto sia confermato, la season 9 del Mondiale FIA WEC non partirà prima dell’inizio del 2021.

Tenacia, carisma, un carattere vincente ed una forte poliedricità. Fernando Alonso è tutto questo. Lo spagnolo, nato ad Oviedo il 29 luglio del 1981, a sette anni vince la sua prima gara in kart, a 15 il titolo Mondiale, a 20 esordisce in Formula 1 con la Minardi dopo una veloce apparizione nella Formula 3000, mentre a 24 si aggiudica con la Renault il primo dei due titoli iridati nella classe regina, che bisserà l’anno successivo. Il resto è storia (molto) nota.

Le stagioni tra Ferrari e McLaren, con diversi alti e bassi e un breve ritorno di fiamma ancora in Renault. L’addio alla Formula 1 e il passaggio all’Endurance con il team Toyota Gazoo Racing, scandito da due vittorie nella leggendaria 24 ore di Le Mans e dal titolo Mondiale della FIA WEC SuperSeason 2018-2019. Senza scordare una sfortunata comparsata alla 500 Miglia di Indianapolis, la magnifica vittoria alla 24 Ore di Daytona dell’anno scorso e, dulcis in fundo, la straordinaria e inattesa partecipazione alla Dakar 2020, sempre con Toyota, in coppia con la leggenda spagnola delle due ruote Marc Coma, conclusa con un eccellente 13° posto.
Un’esperienza, quest’ultima, che ha avuto in Cetilar Racing un partner d’eccezione, grazie ad un rapporto di stima reciproca nato durante le ultime due edizioni della 24 Ore di Le Mans. Un rapporto che nel tempo si è consolidato e che in futuro potrebbe riservare anche qualche nuova esperienza da condividere. Ma di questo, se e quando avverrà, avremo modo di parlare.

Oggi, grazie alla disponibilità di Fernando e del suo manager Alberto Fernàndez, torniamo a parlare di deserto, dune, sudore e dell’atmosfera unica che storicamente avvolge la Dakar, in occasione della prima volta di “Magic Alonso” sulla sabbia. Cercando di dare un’occhiata, prima di tutto, al suo personalissimo album dei ricordi.
“Sono davvero tanti, tutti molto forti. Quello più piacevole era l’atmosfera al bivacco che si viveva insieme agli altri piloti; un ambiente molto famigliare e unico in cui viene condiviso tutto. In una gara così estrema c’è bisogno di amici in qualsiasi momento, sia nel corso di una tappa che durante le soste, quindi l’ambiente è davvero molto bello, perché questo spirito di collaborazione è reale, palpabile”, rammenta con un sorriso. “Il ricordo più brutto e duro è stata la notte nel deserto, in occasione della tappa marathon: si partiva la mattina, poi si dormiva nel deserto e si tornava il giorno dopo. Sono stati momenti di grande stress, i più duri di tutto il rally”.

Nonché, a giudicare dai racconti dei protagonisti e dalle loro facce dopo chilometri e chilometri di guida tra le insidie delle piste sabbiose, l’essenza stessa delle corse nel deserto: competizioni riservate ai duri e puri del motorsport, a chi non si lascia intimidire da un inatteso looping dopo un decollo non autorizzato da una duna, a chi è capace di sporcarsi le mani (letteralmente) sotto un sole accecante, per cambiare una gomma o tentare una riparazione al motore. Praticamente una corsa a ridosso dell’inferno…

“Sì, la Dakar è durissima, ma è una sfida che sicuramente, in futuro, affronterò di nuovo. Non so ancora se in tempi brevi o tra qualche anno, anche perché è una gara che si può affrontare anche con un’età più avanzata. Ma sicuramente tornerò, prima o poi, per provare a vincerla”, incalza Alonso con decisione. “Sono consapevole che per un pilota nato e cresciuto sull’asfalto come me, rispetto agli altri sarà comunque più difficile. Per questo, quando sarà il momento, avrò bisogno di un intenso programma di test e allenamenti. Ma vincere la Dakar sarebbe davvero fuori dalla norma, quindi perché non provarci?”.
Perché, ci viene da pensare, una delle qualità migliori di Fernando, al netto di un talento naturale evidentemente fuori scala, è la smisurata ambizione. La stessa che due anni fa lo ha proiettato (con successo) nell’ambito dell’endurance, la conoscenza con Cetilar Racing e la successiva sponsorizzazione personale in occasione della Dakar 2020.

“Ho conosciuto e seguo costantemente tutta l’attività di Cetilar Racing. Il kart è una disciplina che a me piace molto, su cui sono nato. Anch’io ho una scuola di karting in Spagna e tutte queste iniziative che Cetilar ha intrapreso per aiutare i giovani con il progetto Performance sono davvero molto importanti dal mio punto di vista. L’endurance invece è una categoria unica, con gare lunghe e difficili, di grande condivisione non solo con i compagni di vettura a cui lasci la guida, ma con i meccanici e tutti i membri del team, sempre pronti a darti una mano giorno e notte. C’è una grande condivisione del lavoro, ma non solo. Ci sono anche altri aspetti interessanti. Ad esempio, si condivide la pista con altre tre categorie, con relative prestazioni diverse. Quindi in pochi decimi di secondo devi trovare un accordo con chi ti sta davanti per sapere se andare a destra o sinistra. Questo modo di capirci in pista, tra noi piloti, è qualcosa di speciale. Così come lo sono i successi, di cui ho un gran bel ricordo: il titolo Mondiale FIA WEC e le due edizioni della 24 Ore di Le Mans vinte, sono momenti davvero speciali della mia carriera, paragonabili alla vittoria di un Gran Premio di Formula 1”. E se lo dice uno che di Gran Premi ne ha vinti 32, su un totale di 314 partecipazioni, c’è veramente da credergli…

Il team Cetilar Racing si ferma assieme al Mondiale FIA WEC e lo fa mettendo davanti a tutto il senso di responsabilità, in un momento in cui il proprio paese sta affrontando una reale situazione di emergenza sanitaria.

La squadra “all made in Italy” aveva già deciso di non prendere parte alla 1000 Miglia di Sebring, sesto degli otto appuntamenti del calendario del FIA WEC 2019/2020, inizialmente in programma sul circuito della Florida il prossimo 20 marzo, pur avendo già in luogo la propria Dallara LMP2 n.47 ed inviato direttamente da Austin (dove a fine febbraio aveva preso parte alla 6 Ore del COTA/Lone Star Le Mans) tutta l’attrezzatura.

La decisione degli organizzatori di cancellare l’evento per il problema legato all’espandersi del COVID-19 anche negli Stati Uniti e la relativa cancellazione di molti voli in arrivo dall’Europa, rispecchia dunque il pensiero della squadra stessa.

Tutto il budget risparmiato per la trasferta americana verrà devoluto interamente al sistema sanitario italiano, duramente provato da questi giorni di emergenza, attraverso la rete di contatti dell’azienda farmaceutica PharmaNutra di cui Roberto Lacorte, pilota e promotore di Cetilar Racing, è Vicepresidente e fondatore assieme al fratello Andrea.

Tenendo la nostra #47 ai box volevamo già trasmettere un messaggio di responsabilità e solidarietà nei confronti di tutte le persone che stanno lottando per rallentare la diffusione del COVID-19 sul territorio italiano ed evitare che il Sistema Sanitario Nazionale collassi – ha spiegato Lacorte – Lo sport è importante, ma in questo momento le priorità sono altre. Ci vuole buonsenso da parte di tutti e per chi può farlo, come la nostra azienda, sono necessarie concrete azioni di soccorso: solo così passeremo indenni questo periodo e torneremo più forti”.

Per rivedere in pista la Dallara LMP2 n.47 di Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi bisognerà attendere il successivo round di Spa-Francorchamps del 24 e 25 aprile, quello che precederà l’appuntamento clou della 24 Ore di Le Mans in calendario a metà giugno.

E’ iniziata oggi a Valencia, in Spagna, la prima sessione invernale di allenamenti di Vitamina Sailing, il team di Andrea Lacorte che quest’anno sarà impegnato nelle classi one design Club Swan 50 e Melges 32, con scafi brandizzati Cetilar® – la linea di prodotti a base di esteri cetilati per il benessere di muscoli e articolazioni.

Per l’equipaggio capitanato da Lacorte si tratta della prima uscita del 2020, focalizzata sul Club Swan 50 e fondamentale per prendere nuovamente confidenza con il potente monotipo di casa Swan dopo la pausa invernale.

Tra le novità più importanti del 2020, la presenza del nuovo tattico, lo statunitense Chris Larson, che affiancherà in pozzetto il timoniere Lacorte. Già vincitore del premio Rolex Yachtsman of the Year e di una miriade di titoli, Larson è un super rinforzo per un equipaggio che quest’anno potrà contare anche sull’esperienza del navigatore ligure Andrea Caracci.

Dopo il winter training di Valencia, il primo appuntamento della stagione agonistica del Club Swan 50 è previsto alle Baleari con Palmavela (5-10 maggio). Si proseguirà a Saint Tropez con le regate tra le boe della Giraglia Rolex Cup (5-9 giugno), nuovamente a Palma per la Copa del Rey (1-8 agosto), a Porto Cervo per la Swan Cup (6-13 settembre) e infine a Scarlino, in Maremma, per il Campionato Mondiale, che si disputerà nell’ambito del Nations Trophy (11-17 ottobre).

Una 6 Ore del COTA regolare, quella che il team Cetilar Racing ha portato a termine centrando l’ottavo posto della classe LMP2 e l’11° assoluto. Il quinto degli otto appuntamenti del Mondiale FIA WEC 2019-2020, ha visto l’equipaggio composto da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi concludere una gara sicuramente difficile, su un circuito, quello di Austin, di certo poco confacente alla loro Dallara #47 sotto l’aspetto tecnico gestita dalla AF Corse.

Per la quinta volta su cinque gare appunto, l’equipaggio tutto italiano è riuscito comunque ad arrivare fino in fondo, dando quanto meno un’ulteriore prova di affidabilità. Dopo avere risolto un problema alle sospensioni anteriori evidenziatosi nelle prove libere, tutto è poi filato infatti liscio.

Notevole l’impegno di Lacorte, autore di un doppio ed estenuante stint di guida iniziale in cui ha anche recuperato una posizione adottando con il carico di benzina una soluzione di due gomme nuove davanti e due usate al posteriore, confermandosi in seguito anche il più veloce tra tutti i Bronze in pista con il suo migliore responso di 1’56”7. Il resto del lavoro lo hanno fatto egregiamente, come sempre, sia Sernagiotto che Belicchi.

È stata la mia più bella gara di sempre. Oltre all’ottavo piazzamento ottenuto con Giorgio ed Andrea, sono orgoglioso di avere guidato per 84 giri, rimanendo al volante per un totale di due ore e 50 minuti sulle sei ore di gara, completando quattro stint e facendo segnare il miglior tempo tra i Bronze, a mezzo secondo dai piloti Pro. Il tutto con una vettura che su questo tracciato aveva delle difficoltà oggettive”, ha commentato Lacorte.

Quella di Austin è stata dunque un’ulteriore prova di forza di piloti e team, in vista del prossimo appuntamento che si svolgerà sempre negli Usa: quello della 1000 Miglia di Sebring in programma sullo storico tracciato della Florida nel fine settimana del 18, 19 e 20 marzo. Poi si ritornerà in Europa per affrontare gli ultimi due round di Spa-Francorchamps e della 24 Ore di Le Mans, a cui il team Cetilar Racing prenderà parte per il quarto anno consecutivo.

Dopo una pausa di 69 giorni, il team Cetilar Racing torna in pista nel Mondiale FIA WEC 2019-2020, la cui stagione riprende a pieno ritmo con la Lone Star Le Mans in programma questo fine settimana sul circuito di Austin.

La 6 Ore del COTA, quinto degli otto appuntamenti del calendario, sarà la prima delle due trasferte a stelle e strisce, precedendo la 1000 Miles of Sebring che si disputerà a marzo inoltrato, ultima delle tappe extra continentali prima del gran finale tutto europeo di Spa-Francorchamps e della 24 Ore di Le Mans, che rappresenterà il “clou” dell’intera annata e a cui Cetilar Racing farà la sua quarta apparizione di fila.

In Texas, Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi si alterneranno come sempre al volante della Dallara LMP2 n.47 gestita dalla AF Corse, puntando a confermare i buoni risultati in termini di costanza già evidenziati a Silverstone, dove è arrivato subito un miglior sesto posto di classe, e poi al Fuji, a Shanghai e in Bahrain.

Quattro le gare disputate e quattro le gare portate a termine dall’equipaggio “all made in Italy”. Tutto nel segno della continuità e dell’impegno di Cetilar Racing, che proprio recentemente ha incrementato la propria attività nell’ambito del motorsport riconfermando ed anzi ampliando il progetto di Cetilar Performance rivolto alla crescita dei giovanissimi, portando a sette il numero dei kartisti che vi fanno parte.

Per me sarà la prima volta qui ad Austin e l’emozione è tanta – ha commentato Roberto Lacorte – Speriamo che sia freddo, in modo che le gomme possano funzionare al meglio sulla nostra vettura. Per il resto cercheremo di dare il meglio come sempre”.

Siamo alla vigilia di questa prima gara dell’anno, anche se la stagione arriva al giro di boa. Il bilancio della prima parte è in generale positivo – ha detto Giorgio Sernagiotto – Cercheremo di inserirci nel gruppo. Avremo un handicap di gomme perché Michelin porterà delle mescole che non si adattano al nostro telaio, ma cercheremo di metterci una pezza noi col nostro lavoro”.

Ad Austin ho già corso una volta. La pista è molto interessante e varia, con una serie di esse particolarmente veloci che assomigliano un po’ alle Becketts di Silverstone e l’aerodinamica vi gioca un ruolo importante. Un’incognita è quella delle temperature, perché la Michelin porterà delle mescole molto morbide. Con questo tipo di gomma, se in Texas non ci sarà veramente tanto freddo come dicono, la nostra Dallara potrebbe essere penalizzata”, ha aggiunto Andrea Belicchi.

La Lone Star Le Mans entrerà nel vivo sabato con le due sessioni di prove libere. Nella stessa giornata si svolgeranno le qualifiche: una sessione di 20 minuti con il semaforo verde alle 18.10, quando in Italia saranno l’1.10 di domenica mattina. Sempre domenica è in programma la gara, che scatterà alle 12 locali, alle 19 orario italiano, e verrà trasmessa in diretta Tv come sempre su Eurosport Sportitalia, oltre che sul canale YouTube e sul sito ufficiale fiawec.com.

È una stagione di vela con novità e conferme, quella che attende il Vitamina Sailing, il team capitanato dall’imprenditore toscano Andrea Lacorte, Presidente dell’azienda farmaceutica PharmaNutra S.p.A. fondata con il fratello Roberto.

Vitamina Sailing, che proprio quest’anno festeggia i 10 anni di attività, sarà infatti impegnato nuovamente nelle classi one design Club Swan 50 e Melges 32, con scafi brandizzati Cetilar® – l’innovativa linea di prodotti a base di esteri cetilati (7,5% CFA) rivolta prevalentemente agli sportivi – e con importanti upgrade a livello di equipaggio.

Per il secondo anno nella classe Club Swan 50 – senza dubbio il monotipo del momento, con una flotta di oltre 25 barche ed equipaggi che rappresentano il gotha della vela mondiale – Vitamina Sailing potrà contare sulla grande esperienza dello statunitense Chris Larson, che affiancherà alla tattica il timoniere Andrea Lacorte. Già vincitore del premio Rolex Yachtsman of the Year, di undici titoli Mondiali, un’edizione dell’Admiral’s Cup e con partecipazioni in Coppa America e Volvo Ocean Race (secondo posto nel 2002), Larson è un ottimo rinforzo per un equipaggio che quest’anno potrà contare anche sul navigatore ligure Andrea Caracci (una lunga esperienza a 360° tra classi olimpiche, vela oceanica e altura). Completano l’equipaggio Leonardo Chiarugi, Jacopo Ciampalini, Diego Battisti, Roberto Strappati, Francesco Coari, Alessandro Frizzarin, Flavio Campana, Giovanni Bucarelli e il Team Manager Matteo De Luca.

La stagione con il Club Swan 50, dopo due sessioni di allenamento a marzo e aprile tra Valencia e Palma di Maiorca, prenderà il via alle Baleari con Palmavela (5-10 maggio), per proseguire a Saint Tropez con le regate tra le boe della Giraglia Rolex Cup (5-9 giugno), nuovamente a Palma per la Copa del Rey (1-8 agosto), a Porto Cervo per la Swan Cup (6-13 settembre) e infine a Scarlino, in Maremma, per il Mondiale, che si disputerà nell’ambito del Nations Trophy (11-17 ottobre).

Cinque gli appuntamenti anche del circuito Melges 32, che scatterà da Scarlino a metà aprile (17-19), per proseguire a Porto Venere (21-23 maggio), Malcesine (9-11 luglio) e Puntaldia, in Sardegna (24-26 settembre), con l’intermezzo del Campionato del Mondo in programma a Villasimius, sempre in Sardegna, dal 25 al 29 agosto. A bordo di Vitamina Cetilar®, il timoniere Lacorte potrà contare sulle intuizioni tattiche di un altro famoso velista a “stelle e strisce”, il 47enne Mark Mendelblatt, due volte velista dell’anno negli USA e una lunga militanza nella squadra olimpica statunitense (due le partecipazioni ai Giochi), che si unirà quindi al rodato equipaggio formato da Chiarugi, Battisti, Ciampalini, Bucarelli, Coari e De Luca.

“Il nostro è un gruppo coeso e motivato, pronto per affrontare questa decima stagione di regate di Vitamina Sailing con entusiasmo e tanta voglia di fare bene in entrambe le classi in cui siamo impegnati. Non sarà facile, perché gli avversari sono di valore, soprattutto nell’ambito della flotta dei Club Swan 50, ma le sfide sono il nostro pane quotidiano e abbiamo il giusto mix di esperienza ed entusiasmo per fronteggiarle al meglio”, spiega Andrea Lacorte, che anche quest’anno scenderà in acqua con a poppa il guidone dello Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa. “Dieci eventi concentrati in poco più di sei mesi sono tanti, ma il nostro è un team abituato alle grandi sfide e non vediamo l’ora di cominciare questa intensa stagione”.

Un focus sulla prima parte di stagione dei crociati, che han saputo far fronte ad alcune inevitabili difficoltà con ottimi risultati. Il 2020 ha anche visto la società muoversi tempestivamente sul fronte acquisti nella finestra di calciomercato di gennaio, in modo da fornire i rinforzi necessari a mister D’Aversa.

Parma Calcio 2020: tempi di grandi attese e riconferme

La scorsa stagione il Parma Calcio tornava in Serie A dopo 3 anni, risorgendo dalle proprie ceneri come una fenice. La squadra si era resa protagonista di una partenza fulminante, cui aveva fatto seguito un rilassamento nella seconda parte di stagione. Nonostante questo, 41 punti in classifica e salvezza centrata.

Nella sessione estiva di mercato la presidenza si era distinta per acquisti interessanti: viene confermato il bomber Roberto Inglese, arrivano poi tra gli altri l’esperto esterno Darmian dal Manchester United, Yann Karamoh, talentuosa ala dell’Inter, e due prestiti dall’Atalanta, la punta Andreas Cornelius e l’ala destra Dejan Kulusevski. Tra gli importanti protagonisti della stagione 2018/19 figurano ancora giocatori come Luigi Sepe tra i pali, B. Alves, difensore capitano e leader, Gagliolo, Kucka e Barillà, e l’imprendibile Gervinho.

Il girone di andata: un cammino insidioso

La stagione si è rivelata tutt’altro che priva di insidie, con la squadra che, vittima della cattiva sorte, è stata colpita da diversi infortuni. Il più sfortunato è stato sicuramente il bomber di riferimento del tridente di D’Aversa, Roberto Inglese, che ha potuto fare ben poco per mettersi a servizio della squadra, fermato spesso da acciacchi e noie fisiche più o meno gravi, culminate ora in un serio stop che lo vedrà tornare sul campo tra 2/3 mesi.

Il tridente Karamoh – Inglese – Gervinho non è così riuscito a esprimere al meglio le proprie qualità, dato che anche le ali sono state spesso fermate dagli infortuni. Questo non ha però impedito ai crociati di chiudere l’anno a ridosso dell’Europa League, totalizzando 7 punti su 12 nel mese di dicembre (andando a vincere a Genova con la Samp e a Napoli), per poi continuare con un buon ruolino di marcia a gennaio (salvo l’incidente di percorso contro una straripante Atalanta).

È tra le difficoltà che si vede il valore e la forza di un gruppo, ed è in mezzo a questi ostacoli che è emerso un talento debordante come quello di Dejan Kulusevski. Lo svedese di origini macedoni ha totalizzato 21 presenze, condite da 5 gol, 7 assist e tante giocate di qualità, che gli hanno valso l’attenzione dei club maggiori. Ed è così che a gennaio è arrivata la chiamata della Juventus, a cui il centrocampista classe 2000 non ha potuto dire di no, dimostrandosi però un giovane serio e dotato di valori oltre che di gran classe, annunciando la permanenza nella società emiliana fino a giugno.

I primi colpi del Parma Calcio 2020

Nella sessione del mercato invernale la dirigenza si è mossa per rimediare ai buchi che gli infortuni hanno procurato alla rosa, con l’arrivo in prestito (con obbligo di riscatto) di un centrocampista di quantità e qualità come Jasmin Kurtic, proveniente dalla Spal e quindi già ben inserito nel nostro campionato, e già decisivo con un assist in zona Cesarini nel pareggio per 2-2 di Cagliari.

A seguito dell’infortunio occorso a Luigi Sepe è poi arrivato dal Genoa il giovane portiere Radu, di proprietà dell’Inter, mentre dall’altra squadra di Genova è giunto il difensore Vasco Regini, entrambi con la formula del prestito semplice.

Sempre dalla Samp proviene però il colpo più importante dei ducali di questo mercato di riparazione: con la cessione di Gervinho che sembrava cosa fatta, era necessario prendere un giocatore di qualità che potesse sopperire al vuoto lasciato dal giocatore ivoriano. Ed è per questo che è arrivato Gianluca Caprari. Classe ’93, scuola Roma, ha fatto bene prima in B e poi in A con la maglia del Pescara, trovando poi meno spazio alla Samp ma mettendosi comunque in luce con gol e giocate. Giocatore veloce, tecnico e duttile, con lui l’attacco crociato acquista imprevedibilità e qualità, a prescindere da come si evolverà la situazione legata a Gervinho.

Il girone di ritorno: serve un Parma Calcio con i piedi per terra

Con l’inizio del girone di ritorno la squadra sponsorizzata da Cetilar® si trova le carte un po’ mescolate dal mercato e dagli infortuni, ma può sempre contare sulla salda guida di mister D’Aversa e su dei tifosi appassionati che ogni domenica riempiono il Tardini per supportare i giocatori crociati.
La salvezza matematica dista solo 8 punti, e grazie alla settima posizione il Parma si trova ora davanti a squadre ben più blasonate e attrezzate, Napoli e Milan su tutte.

Sognare non è proibito, basta rimanere coi piedi per terra e pensare partita per partita. Questa squadra ha già dimostrato di cosa è capace, tornando nel calcio che conta in tempi record. Servirà abnegazione, grinta, resilienza, testa e gambe, tutto questo in misura uguale o superiore a quanto espresso nella prima parte di stagione. E se questi presupposti ci saranno, ogni risultato finale sarà ben accolto.

Il primo impegno del 2020 targato Cetilar Racing sarà quello della “Lone Star Le Mans” sul circuito americano di Austin (Texas), nel fine settimana del 22 e 23 febbraio, quinto round della stagione 2019/2020 del FIA WEC, con Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi ad alternarsi nuovamente al volante della Dallara LMP2 #47.

Be ready… be performance!
Sabato 1 febbraio alle 18:45, presso l’Adria International Circuit, verrà presentata la line-up 2020 dei giovani piloti del progetto Cetilar Performance e gli obiettivi di questo secondo anno di attività.

Dal 31 gennaio al 2 febbraio Cetilar® sarà agli Xtreme Days Festival Winter Edition di Sappada (UD)!
Tre giorni dedicati alle discipline outdoor e street più adrenaliche in compagnia dei migliori atleti nazionali ed internazionali.

Il due volte campione del mondo di Formula 1 e vincitore della 24 Ore di Le Mans, Fernando Alonso, chiude la Dakar 2020 alla 13ma posizione in classifica e festeggia anche un miglior 2° posto di tappa con Toyota Gazoo Racing.

Fernando Alonso ha portato a termine in Arabia Saudita la sua prima Dakar al volante della Hinlux del TOYOTA GAZOO Racing, centrando il 13° piazzamento assoluto.

Il due volte campione del mondo di Formula 1 e due volte vincitore della 24 Ore di Le Mans, nonché campione in carica del FIA World Endurance Championship, ha concluso in maniera brillante la sua gara del debutto nel deserto, a cui ha preso parte con il supporto del brand Cetilar Racing.

In equipaggio con l’esperto navigatore Marc Coma su una Toyota Hilux, lo spagnolo ha ottenuto anche un miglior secondo posto di tappa. Alonso è inoltre riuscito a collocarsi nella “top-10” in otto delle 12 tappe disputate, chiudendo quarto nella terza e nella conclusiva, finendo appunto secondo nell’ottava tappa che si è svolta sulla lunghezza di 477 km a Wadi Al-Dawasir.

Assieme ad Alonso, a fare il proprio debutto alla Dakar è stato anche Cetilar Racing, che ha incarnato per questa inedita sfida lo spirito di una delle gare più impegnative al mondo, testando in condizioni estreme i prodotti Cetilar®.

Il prossimo impegno del team Cetilar Racing sarà invece sul circuito americano di Austin, per la “Lone Star Le Mans” in programma il 22 e 23 febbraio, quinto round della stagione 2019/2020 del FIA WEC, con Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi ad alternarsi nuovamente al volante della Dallara LMP2 n.47.

Dopo il record di iscritti stabilito nella scorsa edizione, la 151 Miglia ha aperto questo pomeriggio le iscrizioni dell’edizione 2020, confermandosi già una delle regate più attese della stagione offshore di vela.

L’undicesima edizione della 151 Miglia-Trofeo Cetilar è entrata ufficialmente nel vivo, con la pubblicazione del nuovo Bando di Regata e l’apertura delle iscrizioni online.

Un momento chiave di un intenso percorso di avvicinamento alla partenza vera e propria della 151 Miglia 2020 (in programma il 30 maggio al largo tra Livorno e Marina di Pisa con rotta Giraglia – Isola d’Elba – Formiche di Grosseto e arrivo a Punta Ala), che negli ultimi anni si è trasformato in una vera e propria corsa all’iscrizione, per assicurarsi un posto in quella che è diventata la regata offshore più attesa del Mediterraneo. Lo scorso anno l’apertura iscrizioni segnò infatti il primo record dell’evento, con oltre 40 imbarcazioni iscritte nelle prime 24 ore.

Organizzata da un Comitato formato da Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, Yacht Club Punta Ala e Yacht Club Livorno, con la collaborazione del Porto di Pisa, del Marina di Punta Ala e del partner PharmaNutra S.p.A. con il suo brand Cetilar®, la 151 Miglia anche quest’anno sarà una delle tappe del Campionato Italiano Offshore della FIV, del Mediterranean Maxi Offshore Challenge, il circuito di regate riservato ai Maxi Yachts, e del Trofeo Arcipelago Toscano.

Nel 2019, anno in cui la regata ha festeggiato il suo primo decennale, furono ben 250 gli iscritti (220 poi gli scafi effettivi alla partenza). Numeri clamorosi in un ambito sportivo poco mainstream come la vela, che spinsero il Comitato Organizzatore a stabilire un tetto massimo di iscrizioni per questioni di sicurezza, soprattutto nella gestione degli ormeggi prima del via tra il Porto di Livorno e il Porto di Pisa.

Nelle prossime settimane saranno svelati anche gli appuntamenti in programma nel weekend precedente la partenza (22-24 maggio), con parecchie novità in arrivo, mentre tra la fine di febbraio e i primi di marzo sarà pubblicata e distribuita la rivista ufficiale della regata, realizzata secondo il nuovo concept “151 Points of You”, claim di un’edizione che promette spettacolo.

Manca pochissimo alla partenza della 42ma edizione della celebre Dakar, che partirà domani, domenica 5 gennaio 2020, da Jeddah, cittadina dell’Arabia Saudita che si affaccia sul Mar Rosso, e si concluderà il 17 gennaio a Qiddiyah, a pochi chilometri dalla capitale Riad.

Tra i protagonisti più attesi il pilota spagnolo Fernando Alonso, due volte campione del mondo di Formula 1, due volte vittorioso nella 24 Ore di Le Mans e campione in carica del FIA World Endurance Championship con il Toyota Gazoo Racing, che sarà al via della celebre corsa nel deserto con i colori della squadra legata al Costruttore giapponese, in equipaggio con il navigatore Marc Coma, quest’ultimo già vincitore in moto di cinque edizioni della stessa Dakar.

Per l’occasione Alonso sarà affiancato anche da Cetilar Racing, che apparirà sulla tuta e sul casco dello spagnolo, incarnando lo spirito della sfida sportiva in una delle competizioni più dure a livello mondiale, molto utile anche per testare in condizioni estreme le indiscutibili qualità della gamma di prodotti Cetilar®.

La Dakar 2020 sono in tutto 12 tappe per 7.856 km complessivi, di cui 5.097 di prove speciali tra le dune del deserto e gli sterrati del Nord, con oltre metà del percorso (il 64,88%) di gara vera e propria. Una super corsa che segna il debutto assoluto di Cetilar Racing nell’ambito dei rally nel deserto.

Da gennaio 2019 Cetilar® ha deciso di supportare, attraverso il programma Cetilar Performance, l’avventura degli atleti di Obiettivo3, un progetto nato a maggio 2017 su iniziativa del campione Alex Zanardi, per avviare e sostenere allo sport paralimpico quante più persone disabili possibili.

Come dice il nome stesso del progetto, l’obiettivo finale è di andare oltre l’avviamento allo sport di quante più persone possibile, per individuare almeno tre atleti capaci di crescere fino a centrare la qualificazione ai prossimi Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. Ma Obiettivo3 non è solo questo. Obiettivo3, per usare le parole dello stesso Zanardi, è: “ispirazione, un messaggio che cerchiamo di condividere: tutti noi siamo al mondo per fare il massimo di quello che è possibile”.

Il 2019 di Obiettivo3 e Cetilar Performance

Nel 2019 Obiettivo3 ha quasi raddoppiato il numero di atleti reclutati, arrivando a sfiorare quota 70. Questo è stato reso possibile grazie alle campagne di reclutamento, alla collaborazione con associazioni e società sportive di tutto il territorio nazionale e alla partecipazione a quattro eventi di cartello nel panorama sportivo paralimpico e non solo: la gara ciclistica internazionale “Due Giorni del Mare” di Marina di Massa, la Coppa del mondo di paraciclismo a Corridonia, i Campionati italiani di paraciclismo a Marostica e Bassano del Grappa e la Venice Marathon.

In questa stagione sportiva gli atleti di 03 hanno raggiunto ancora grandi risultati agonistici: Fabrizio Cornegliani ha conquistato una medaglia d’oro ai Campionati Mondiali di paraciclismo, Diego Gastaldi ha partecipato con la nazionale italiani ai Campionati mondiali di atletica paralimpica di Dubai, mentre Ana Vitelaru ha conquistato due medaglie d’oro nella gara di Coppa del mondo di paraciclismo a Corridonia. Inoltre, ai campionati italiani di paraciclismo, gli atleti di Obiettivo3 hanno raccolto in totale 23 medaglie.

Il sostegno di Cetilar Performance

Il sostegno di Cetilar® e del progetto Performance è stato fondamentale per permettere agli atleti di allenarsi nel modo migliore e più efficace possibile. Cetilar® è stato al fianco di Obiettivo3 in tutti gli eventi ai quali lo staff ha partecipato attivamente. Ma gli effetti più importanti della partnership si sono ottenuti quando, grazie al contributo di Cetilar®, Obiettivo3 ha potuto consegnare due handbike ai nuovi atleti Antonello Pizzi ed Erika Scrivo.

Uno splendido sole ha accompagnato domenica 15 dicembre i quasi 3.000 iscritti della XXI edizione della Cetilar Maratona di Pisa, organizzata da 1063AD con il supporto del main sponsor Cetilar®. Un clima favorevole, che ha fatto vivere una grande giornata di sport, offrendo a tutti i podisti la possibilità di correre al meglio l’ultima maratona internazionale in Italia prima della fine dell’anno.

Un appuntamento che è stato vinto da Jilali Jamali, originario del Marocco ma in Italia da diversi anni e tesserato per lo storico Gruppo Podistico Parco Alpi Apuane, che con il tempo di 2h, 22’ e 49” ha vinto la sfida con il keniano Joash Kipruto Koech (Atl. Potenza Picena), arrivato con 1’49” di ritardo, in 2h, 24’ e 38”. Al terzo posto Roberto Graziotto (Tornado) con 2h, 26’ e 26”, non lontano dal suo primato personale di 2h, 25’ e 55” fissato a Padova lo scorso aprile.

Crampi e sorrisi per il vincitore Jamali: “Sono passato alla mezza maratona in 1h, 09’ e 55” e ho tenuto il ritmo. Non era facile, dopo una settimana complicata in cui ho avuto febbre e raffreddore. Sì, forse sono un po’ pazzo ma sono felice di essere qui per la quarta volta, ero arrivato secondo qualche anno fa ma non avevo mai vinto, oggi è una giornata speciale per me”.

Anche Nikolina Sustic domenica ha festeggiato la terza vittoria consecutiva alla Cetilar Maratona di Pisa. Per la campionessa mondiale di ultramaratona 100km, anche un buon tempo da scrivere nell’albo d’oro: 2h, 40’ e 22”, il suo miglior tempo sulle strade di Pisa. “Sono passata forte alla mezza maratona in 1h, 17’ e 29”, una media di 3’40” al chilometro, dopodiché ho un po’ rallentato e gestito il vantaggio sulla seconda per andare a vincere. Si chiude per me quest’anno dove ho fatto solo una 100km, quella del Passatore, che ho vinto, e ho fatto tante maratone, non ricordo nemmeno quante”.

Podio femminile che vede al secondo post la finlandese Annemari Kiekara con 2h, 41’ e 20”, ad un minuto esatto dalla Sustic, e Petra Pastorova che batte la bandiera della Repubblica Ceca, terza in 2h, 45’ e 35”. Prima italiana la vicentina Maurizia Cunico (Atl. Casone Noceto) in 2h, 51’ e 13”.

In contemporanea si è corsa anche la Pisanina Half Marathon, anche in questo caso podi in gran parte di marca estera a sottolineare la forte internazionalità dell’evento pisano. Vince lo svedese John Borjesson in 1h, 06’ e 08”, secondi e terzi il britannico Jim Allchin e l’italiano Gabriele Bacchioni (Tornado). Al femminile fa festa con la terza vittoria consecutiva, come la Sustic in maratona, la maltese Lisa Marie Bezzina in 1h, 17’ e 49”. Secondo posto per Elisabetta Beltrame (LBM Sport) e a seguire Joelle Cortis, anche lei proveniente da Malta.

Migliaia le presenze anche alla Christmas Run – Corsa di Babbo Natale che prevedeva percorsi da correre o camminare da 3 o 7 oppure 14 km. In questo caso niente cronometri, solo tanta felicità da parte di tutti, bambini, famiglie, cani al guinzaglio, di riappropriarsi per un giorno delle strade di una magnifica Pisa.

Sono partite qualche minuto prima del via ufficiale, come da programma, la coach Anita Zanatta e Andreea Lozinca, duo di “Le gemelle del trail”, entrambe atlete del team Hoka One One. Andreea, con la sua protesi alla gamba destra, insieme ad Anita e altre amiche hanno percorso qualche chilometro della maratona prima di presentarsi festose ed emozionate all’arrivo. È stato il battesimo con una gara su strada, solo l’inizio di un nuovo percorso che le vedrà sicuramente protagoniste nel 2020 alla Cetilar Maratona di Pisa.

“Stiamo andando sempre di più verso uno dei nostri sogni, rendere sempre più internazionale e grande la Cetilar Maratona di Pisa. I 750 partecipanti stranieri, di ben 51 nazioni differenti, ne sono la prova. Vorrei ringraziare tutti, i 350 volontari, le Istituzioni con in primis il Sindaco oggi presente a dare il via e non solo, gli sponsor e tutti i partecipanti. Stiamo già pensando al 20 dicembre 2020, data della prossima edizione. Investiremo ancora di più per la promozione all’estero per portare la città di Pisa e la maratona nel mondo”, ha dichiarato Simone Ferrisi, Presidente 1063AD.

Come sempre molto apprezzato il servizio massaggi prima e dopo la gara offerto da PharmaNutra all’interno della pagoda griffata Cetilar®, un appuntamento che non manca mai negli eventi sponsorizzati dalla casa toscana fondata dai fratelli Andrea e Roberto Lacorte.

8 Ore del Bahrain: Cetilar Racing taglia il traguardo dell’ultima tappa 2019 del mondiale endurance, portando a termine quattro gare su quattro.

La 8 Ore del Bahrain, ultima tappa del Mondiale FIA WEC per il 2019, ha visto la squadra di Lacorte, Sernagiotto e Belicchi tagliare il traguardo del circuito di Sakhir per la quarta volta, su quattro appuntamenti disputati fino ad ora, nonostante le condizioni particolarmente difficili, sia per la fisionomia del tracciato che per le temperature elevate.

La 8 Ore del Bahrain di Cetilar Racing è partita in modo piuttosto regolare: dopo avere limato diversi decimi nel corso delle qualifiche, al via è stato Lacorte a scattare dal fondo dello schieramento per completare il primo stint. Quindi, a salire in macchina sono stati in successione Belicchi e poi ancora Lacorte e Belicchi, il quale ha avuto un contatto con un’altra vettura ed è stato costretto a effettuare una sosta non prevista. Alle 18 è stato di nuovo Lacorte ad entrare in pista, seguito ancora da Belicchi, che ha dovuto pagare un drive through per “pit-stop infringement”. A seguire il turno Sernagiotto, che ha sostenuto il primo dei suoi due doppi stint, ma a poco più di un’ora dallo scadere del tempo, il pilota trevigiano ha lamentato un problema alla vettura, che lo ha portato a imboccare inaspettatamente la corsia dei box.
All’arrivo, per la Dallara del team Cetilar Racing è così giunto un nono piazzamento di classe, dopo il sesto di Silverstone e il settimo del Fuji e di Shanghai.

Adesso seguirà una pausa di oltre due mesi, prima della Lone Star Le Mans ad Austin, in Texas, il 22 e 23 febbraio. Poi sarà la volta della 1000 Miglia di Sebring, sempre negli Usa, che precederà i due conclusivi round europei della 6 Ore di Spa-Francorchamps e della 24 Ore di Le Mans, a cui il team Cetilar Racing prenderà parte per la quarta volta consecutiva. Poi si andrà direttamente alla stagione 2020/2021, il cui calendario è stato ufficializzato all’inizio di questa settimana con la novità esclusiva di Monza, che ospiterà il Mondiale per la prima volta.

Il team di Cetilar Racing si prepara ad affrontare la 8 Ore del Bahrain, quarta tappa del mondiale endurance FIA WEC, nonché unica 8 ore del calendario.

Sul circuito di Sakhir (Bahrain) la squadra di Cetilar Racing, capitanata dai tre driver Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi, è pronta a tornare alla guida della Dallara LMP2 #47, gestita dalla AF Corse, per il giro di boa della stagione 2019-2020, che giunge al quarto degli otto appuntamenti in calendario. Un calendario che non è immune da cambiamenti improvvisi, come è successo pochi giorni fa quando la FIA ha annunciato la sostituzione per motivi organizzativi della tappa di San Paolo. Al posto della gara brasiliana, prevista inizialmente per l’1 febbraio 2020, si correrà la Lone Star Le Mans che si svolgerà ad Austin (Texas) il 22 e 23 febbraio.

Dopo il sesto posto ottenuto nel primo round di Silverstone ed il settimo conquistato nelle gare di Fuji e Shanghai, i tre piloti italiani puntano sulla strategia.
“È la prima volta che corro in Bahrain, una pista di cui ho sentito parlare spesso e che presenta diverse incognite”, dichiara Roberto Lacorte. “So che ha un asfalto molto abrasivo, quindi prima di tutto sarà particolarmente importante gestire al meglio le gomme, fattore che oltretutto sulla nostra Dallara risulta sempre particolarmente delicato. Il tracciato di Sakhir è molto interessante, anche se quelli davvero belli e affascinanti devono ancora arrivare, considerando che dopo il Bahrain andremo a Austin, Sebring, Spa e infine a Le Mans. Questa gara sarà invece importante per la sua lunghezza e quindi per tutti gli aspetti legati alla strategia di gara e per il fatto che si disputa quasi tutta di notte, una sorta di primo assaggio di quello che vivremo a giugno in occasione della nostra quarta 24 Ore di Le Mans”.

“Anche per me si tratta della mia prima gara su questa pistaaggiunge il compagno di squadra SernagiottoSono particolarmente carico. Affronteremo con il solito spirito positivo una 8 Ore in cui cercheremo di sfruttare al massimo l’affidabilità della nostra vettura”.
Diversa la situazione per Belicchi, che conosce bene il tracciato in questione. L’ultima volta che vi ha corso risale al 2016, nel TCR Series. Due anni prima, sempre nel Mondiale FIA WEC, vi conquistò un ottimo sesto posto assoluto e di LMP1, mentre nel 2012 concluse quinto.

La 8 Ore del Bahrain inizierà giovedì con le prime due sessioni di prove libere che proseguiranno
anche il giorno successivo con un terzo turno. Sempre venerdì, a partire dalle 16.40 ora locale (le
14.40 in Italia) sono in programma le qualifiche. La gara si svolgerà eccezionalmente sabato, con la
partenza alle ore 15 (le 13 italiane) e la diretta dalle 17 alle 21.30 su Eurosport 2, con il commento di Marco Petrini e Nicola Villani.

Guardando alle ultime stagioni dei crociati si scopre un percorso avvincente e incredibile, partito da un disastro sportivo e culminato con la rinascita della società emiliana.

 

Il solstizio d’estate è il giorno col maggior numero di ore di luce dell’anno, e sancisce l’arrivo di più sole, più luce, più vita.
Il giorno dopo il solstizio estivo del 2015, su Parma, invece, cala il buio: il fallimento della società condanna i crociati alla serie dilettantistica, dopo quasi 50 anni di professionismo.
Ma 102 anni di storia, campioni e trofei non possono essere spazzati via in sol colpo da feroci dinamiche economiche. Quando si tocca il fondo non si può far altro che risalire. Alla discesa nell’inferno, non può che seguire la rinascita del Parma Calcio.

Nuovi inizi, vecchie conoscenze

Ogni barca ha bisogno di un Capitano per navigare fuori da cattive acque, e il Parma Calcio il suo ce lo ha già, l’unico superstite della squadra: Alessandro Lucarelli viene da una città di mare, Livorno, ma Parma è la sua casa da 7 anni. 

Al comando della dirigenza si insedia la Nuovo Inizio srl insieme alla Parma Partecipazioni Calcistiche, con eroi dello storico Parma degli anni ’90 che si uniscono alla causa: Nevio Scala, ex allenatore, ne diventa presidente, e gli ex calciatori Apolloni, Minotti e Pizzi ricoprono i ruoli di allenatore e membri dello staff tecnico. Le prime giornate di campionato vedono il Parma mostrare grande grinta e voglia di riscatto, e partita dopo partita i ducali macinano gol e vittorie, facendo capire a tutti dove vogliono arrivare – anzi, tornare. I tifosi accorrono numerosi a sostenere la propria squadra, che ammazza il campionato e conquista la promozione con tre turni d’anticipo in un Tardini strapieno e in festa. È il 17 aprile 2016, e dal buio del 22 giugno precedente, si inizia a intravedere la luce.

Il cammino in Lega Pro sotto mister D’Aversa

A questo giro il passaggio di categoria si fa sentire, e già a novembre la panchina vede mister Roberto D’Aversa prendere il posto di Apolloni. Nonostante Capitan Lucarelli e compagni ogni domenica ci mettano il cuore, chiudono la stagione alle spalle del Venezia di Pippo Inzaghi. La strada per la B passa dunque dai playoff, che svoltano nella semifinale col Pordenone: le squadre sono provate dalla stagione lunghissima ed estenuante, e al 120’ la partita è ancora inchiodata sull’1-1: saranno gli undici metri a decretare la finalista. Un solo errore a testa. Si va a oltranza, e diventa una pura sfida di nervi.
Sul rigore decisivo dal dischetto si presenta il Capitano: portiere da una parte, palla dall’altra e Parma in finale. Finale che vede il Parma imporsi per 2-0 sull’Alessandria al Franchi, riabbracciando così la B dopo due soli anni dal periodo più buio della sua storia, “con i denti, dimostrando cuore e attributi”, come dice Lucarelli. “E non è ancora finita”, aggiunge.

L’ultimo atto della Rinascita del Parma

Dopo l’arrivo nella serie cadetta, la maggioranza delle quote della società viene acquisita dal gruppo cinese Desports, che si distingue per un’ottima campagna acquisti estiva volta a centrare un obiettivo che è ormai nel mirino: il ritorno nella massima serie. Questa è anche la stagione che vede Cetilar® diventare main sponsor del Parma, dopo esserne stato medical partner per ben sette anni.

il Parma Calcio ritorna in serie A

Tra tutte le categorie la Serie B è la più lunga e sfibrante, e D’Aversa decide di opporle un gioco che premia la pluralità (segnano in tantissimi), la solidità difensiva, la concretezza e la rinuncia ad accontentarsi. Lo sprint degli ultimi due mesi vede la squadra piazzarsi seconda al fotofinish.
È il 18 maggio 2018, e in meno di tre anni la missione è compiuta. Nemmeno nelle favole esistono storie così. “È più di un sogno”, sono le parole del Capitano.

La sfida più grande

Stagione 2018/19: ora che la missione è compiuta e il suo Parma è tornato nella massima serie, Alessandro Lucarelli (41 anni) decide che può appendere gli scarpini al chiodo, restando però legato alla società in qualità di club manager.

I ducali si rendono protagonisti di un girone d’andata strepitoso, a cui segue un’inevitabile flessione in quello di ritorno. L’obiettivo salvezza viene centrato, e quello che più rimane della scorsa stagione è il bel gioco espresso dai ragazzi di D’Aversa, che ormai siede sulla panchina crociata dalla serie C.

 

Quest’anno il Parma affronta una nuova sfida, godendo di una consapevolezza figlia di imprese straordinarie. Dopo aver centrato la salvezza in serie A e aver così dato ancora più senso alla sua cavalcata straordinaria, la squadra è chiamata a ripetersi, con aspettative sempre maggiori da parte non solo dei tifosi, ma degli appassionati in generale.

Aver ridato lustro a un club così storico è un’impresa nobile, a cui bisognerà dare seguito gestendo le forze tra gli infortuni, i cali fisici e le insidie che un campionato bello e difficile come la Serie A riserva per chiunque.
Tutto questo sempre a fianco di Cetilar®, che compare sulla casacca dei crociati per il terzo anno di fila in qualità di main sponsor: un legame che non può che essere sempre più forte e solido.

La rinascita del Parma Calcio è dunque una pagina d’oro del libro della storia del club (e del calcio italiano in generale), che oggi non può che farne tesoro, costruendo un futuro su basi solide e sull’eredità che le ha lasciato questo immenso miracolo sportivo.

Nuovo podio per Tommaso Perrino in un torneo del circuito EDGA (European Disabled Golf Association): il livornese, supportato dal brand Cetilar nella sua attività agonistica, ha concluso al terzo posto l’EDGA Algarve Open Series, importante evento a livello europeo che si è disputato venerdì 15 e sabato 16 novembre sulle 18 buche del percorso di Vila Sol, in Portogallo.

Perrino ha chiuso i due giri del percorso (per un totale di 36 buche) in 154 colpi, +10 finale per il torneo, tre colpi dietro il ceco Jiri Janda (+7) e quattro dietro il vincitore, l’inglese Kipp Popert (+6).

“Alla fine è andata bene, perché sabato, per il secondo giro, sono sceso in campo un po’ acciaccato, reduce da una brutta caduta in cui sono incappato la mattina, quindi per le prime 9 buche non ero al massimo della forma”, racconta Perrino. “Poi ho iniziato a giocare bene e nelle seconde nove ho recuperato fino dal terzo posto, un buon risultato di cui andare fieri. Mi tengo stretto questo podio e una volta rientrato in Italia continuerò a prepararmi al meglio per gli appuntamenti in programma l’anno prossimo”.

Dopo il secondo posto ottenuto al recente Daikin Madrid Open, il livornese Tommaso Perrino è pronto a tornare in campo per partecipare all’EDGA Algarve Open Series, importante torneo del circuito EDGA (European Disabled Golf Association) che si disputerà venerdì 15 e sabato 16 novembre sulle 18 buche del percorso di Vila Sol, in Portogallo.
Oltre a Perrino, supportato dal brand Cetilar e attuale numero 5 dell’ordine di merito mondiale (WR4GD), il field può contare su altri 5 giocatori italiani, su un totale di 72 golfisti: Edoardo Biagi, Luisa Ceola, Cristiano Berlanda, Alessandra Donati e Gregorio Guglielminetti.
“Rientrato da Madrid mi sono concentrato molto sul putt, che è stato il punto più debole del gioco espresso nelle ultime settimane, con il mio head coach Carlo Basciu”, spiega Perrino, che venerdì scenderà in campo alle ore 8:30 del mattino. “Abbiamo fatto un bel lavoro e sono fiducioso, perché sul gioco lungo non sono mai stato così in forma e ho delle ottime sensazioni. Sono sicuro che con questi accorgimenti sul putt, posso puntare a vincere, o almeno a fare un gran bel torneo”.

Cetilar Racing si appresta a fare il suo debutto alla Dakar, grazie a una partnership d’eccezione: quella che, in occasione dell’edizione che si disputerà in Arabia Saudita dal 5 al 17 gennaio 2020, legherà il brand tutto italiano a Fernando Alonso.

Lo spagnolo, due volte campione del mondo di Formula 1, due volte vittorioso nella 24 Ore di Le Mans e campione in carica del FIA World Endurance Championship con il TOYOTA GAZOO Racing, sarà al via della celebre corsa nel deserto con i colori della squadra legata al Costruttore giapponese, in equipaggio con il navigatore Marc Coma, quest’ultimo già vincitore in moto di cinque edizioni della stessa Dakar.

Cetilar Racing apparirà per l’occasione sulla tuta e sul casco di Fernando Alonso, incarnando lo spirito della sfida sportiva in una delle competizioni più dure a livello mondiale, molto utile anche per testare in condizioni estreme le indiscutibili qualità della gamma di prodotti Cetilar® che comprende anche Cetilar® Crema, ideale per ridurre la sintomatologia dolorosa di articolazioni e di muscoli dovuta a traumi.

La realtà legata all’azienda farmaceutica pisana PharmaNutra S.p.A., estende pertanto il proprio impegno nel mondo del motorsport. Una sfida, quella della Dakar 2020, che si va ad aggiungere al Mondiale FIA WEC, in cui Cetilar Racing ha esordito nella recente 4 Ore di Silverstone, schierando al via la Dallara n.47 della classe LMP2 guidata da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi. Ma anche all’iniziativa Cetilar Performance, lanciata proprio quest’anno con l’obiettivo di seguire in uno specifico percorso di crescita, professionale e soprattutto umana, un “pool” di giovani kartisti assieme a partner d’eccellenza del team.

Si conferma pertanto sempre più di alto livello la presenza nello sport del brand Cetilar®, sia attraverso importanti sponsorship che medical partnership. Già main sponsor per la terza stagione consecutiva del Parma Calcio, il brand brevettato da PharmaNutra S.p.A. vanta una forte e radicata presenza anche nel running (è partner di alcune delle più importanti maratone d’Italia), nella vela, nel golf e nelle discipline paralimpiche, grazie alla stretta collaborazione con Obiettivo 3, il progetto di Alex Zanardi che punta a coinvolgere gli atleti disabili per avviarli allo sport.

“Poter affiancare un campione come Fernando Alonso in questa sua nuova, avvincente tappa della sua straordinaria carriera, è motivo di grande soddisfazione e orgoglio: Fernando non è solo uno tra i piloti più forti, talentuosi ed eclettici in attività, ma una vera e propria icona del nostro sport”, ha dichiarato Roberto Lacorte, l’uomo che con la sua passione, sia fuori che dentro la pista, ha dato vita al progetto Cetilar Racing. “Vivere la Dakar 2020 al suo fianco, è un vero onore per noi, nonché un ulteriore, rilevante step in avanti per il nostro progetto nel motorsport”.

Cetilar Racing taglia il traguardo della 4 Ore di Shanghai. La terza tappa del campionato FIA WEC si conclude con un buon settimo posto in LMP2 per il team italiano.

 

Cetilar Racing chiude al settimo posto di classe LMP2 la 4 Ore di Shanghai, terza tappa del calendario FIA WEC, tagliando così ancora una volta il traguardo con la Dallara n.47, gestita dalla AF Corse e divisa da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi .

Dopo avere ottenuto sabato il miglior risultato in qualifica di questa stagione, grazie al sesto responso della LMP2 scaturito dalla media dei due migliori tempi, la squadra tutta è riuscita a vedere nuovamente la bandiera a scacchi, cosa affatto scontata nelle gare endurance. Dopo essersi avviato dalla terza fila, Sernagiotto ha subito lottato per mantenere la sesta posizione, ma un drive through per avere anticipato il via lo ha relegato ottavo, compiendo poi un primo pit-stop dopo 45 minuti di gara.

La pista era molto difficile e particolarmente sporca nei giri iniziali, anche a causa di un po’ di sabbia. Tutto ciò ha reso più evidente il degrado delle gommeha commentato il pilota trevigianoDal momento che nelle qualifiche avevamo utilizzato un set di pneumatici nuovi, abbiamo preso il via con delle coperture usate. Il passo comunque era buono”.

Sernagiotto ha dunque mantenuto l’ottava posizione e ciò fino al momento in cui ha lasciato la vettura al suo compagno di squadra Lacorte. “Peccato per il drive through. Sorpassare su questa pista è molto difficile. Il consumo delle gomme era davvero terribile”, ha aggiunto Lacorte al termine del suo turno di guida.

Dopo la seconda ora a salire in macchina è stato pertanto Belicchi, il quale ha compiuto un ulteriore pit-stop all’85° giro, durante l’unico regime di Full Course Yellow, risalendo settimo e rimanendoci fino all’arrivo.

Diciamo che abbiamo fatto un bel lavoro fin dalle qualifiche, portando a termine una gara difficile per tutti e conquistando il settimo posto finaleha aggiunto poi LacorteIl team è stato impeccabile e noi piloti abbiamo guidato bene su una pista notoriamente ostica, specialmente per noi che partiamo con un gap che stiamo cercando di gestire al meglio. Veniamo via da Shanghai consapevoli di avere fatto un buon lavoro anche per il futuro. Ci prepariamo adesso per andare nel deserto del Bahrain, per affrontare una otto ore in cui la strategia sarà molto importante e potrebbe giocare a nostro favore”.

Dopo il sesto posto messo a segno nel round inaugurale di Silverstone ed il settimo conquistato in occasione della 6 Ore del Fuji, il team Cetilar Racing ha dunque proseguito dignitosamente il proprio impegno nel Mondiale Endurance, con una vettura oggettivamente meno performante delle altre. E adesso si guarda alla prossima tappa del Bahrain, che si svolgerà nel fine settimana del 12, 13 e 14 dicembre.

Dopo le prime due difficili gare del campionato FIA WEC, il team tutto italiano di Cetilar Racing si prepara (mentalmente e fisicamente) ad affrontare la 4 Ore di Shanghai, terza tappa della stagione mondiale.

 

Dopo i primi due appuntamenti di Silverstone (UK) e Fuji (Giappone), Cetilar Racing si prepara per il terzo degli otto round del Mondiale FIA WEC in programma sulla pista di Shanghai questo fine settimana (8, 9 e 10 novembre).

In Cina la squadra ha due importanti obiettivi da raggiungere: quello di proseguire lo sviluppo della Dallara LMP2 #47 gestita dalla scuderia AF Corse e, nello stesso tempo, cercare di conquistare nuovamente il traguardo, come accaduto nelle due precedenti tappe.
I tre piloti, Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi di certo arrivano in Asia con uno spirito positivo. Se per il primo si tratterà dell’esordio sui 5,4 km del circuito, Sernagiotto vi ha invece già corso nel 2012, prendendo parte alla prova del Trofeo Maserati che si disputò tuttavia nella versione più corta del tracciato. Altra storia invece per Belicchi, che nel 2014, sempre nel Mondiale FIA WEC, vi ottenne un ottavo posto con una LMP1. Ancora meglio il pilota parmense fece nelle due stagioni precedenti, quando concluse quarto in entrambe le occasioni.

Dopo il buon esordio alla 4 Ore di Silverstone, conclusasi con il sesto piazzamento di classe, e la difficile trasferta del Fuji, condizionata anche da un paio di problemi e al termine della quale è arrivato comunque un settimo posto, a Shanghai il team Cetilar Racing corre in cerca di un riscatto.

Venerdì si inizierà, come di consueto, con i primi due turni di prove libere in programma alle 4 e alle 8.30 ora italiana. Sabato mattina alle 2.50 si svolgerà una terza sessione che precederà le qualifiche a partire dalle 7.30 (sempre ora italiana). La 4 Ore di Shanghai prenderà il via infine domenica alle 12 locali, quando in Italia saranno le 5 del mattino. La gara verrà trasmessa sia dal canale satellitare Eurosport (diretta “no stop” a partire dalle 4.30), che in chiaro su Sportitalia.

 

Ultima regata dell’anno per il Vitamina Sailing e un buon sesto posto finale, a soli cinque punti dal podio, ottenuto in quello che è stato l’appuntamento più importante della stagione del monotipo Melges 32, il Campionato del Mondo che si è concluso domenica a Valencia, in Spagna, con organizzazione del locale Real Club Nautico e base logistica presso il Marina di Valencia, la stessa location che nel 2007 ospitò una leggendaria edizione dell’America’s Cup.

Per l’equipaggio capitanato dall’imprenditore-velista Andrea Lacorte, Presidente della casa farmaceutica Pharmanutra SPA con il pallino delle regate, uno score di 6-2-11-4-8-6 nelle sei prove disputate in tre giorni, sempre in condizioni di vento molto leggero, e un sesto posto nella classifica finale. Un piazzamento che rappresenta un buon risultato, soprattutto se si considera l’alto livello degli altri contendenti al titolo Mondiale Melges 32, che è stato conquistato dai tedeschi di La Pericolosa davanti all’equipaggio italiano di Calvi Network e ai norvegesi di Pippa.

“E’ stato un campionato difficile perché le condizioni meteo sono state davvero instabili, con un vento che ha faticato molto ad entrare per tutta la settimana, tanto che alla fine siamo riusciti a portare a termine solo sei prove in quattro giorni”, spiega Andrea Lacorte, portacolori dello Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa. “Abbiamo comunque regatato bene e il risultato finale ci soddisfa, anche se chiudere a soli cinque punti dal secondo posto ovviamente un po’ brucia”.

A bordo di Vitamina Cetilar, oltre al timoniere Lacorte, il fuoriclasse statunitense Jonathan McKee (un oro e un bronzo ai Giochi Olimpici, nelle classi FD e 49er) nel ruolo di tattico, il comandante della barca Matteo De Luca, Diego Battisti, Pablo Torrado, Francesco Coari, Jacopo Ciampalini e Leonardo Chiarugi.

Archiviato questo Campionato del Mondo Melges 32, ultimo appuntamento agonistico di un’intensa annata che ha impegnato il Vitamina Sailing su tre fronti – i circuiti riservati al Club Swan 50, al catamarano M32 e appunto al monotipo Melges 32 – il team di Andrea Lacorte si prende un meritato periodo di riposo, prima di tornare in mare, a inizio 2020, per una nuova e ricca stagione di regate, sempre con il prezioso supporto del partner Cetilar.

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