La terapia manuale: in cosa consiste e che benefici apporta
Cos’è la Terapia Manuale e a cosa serve
La Terapia Manuale è un metodo di trattamento utilizzato dai fisioterapisti, che tramite tecniche manuali altamente specializzate si pone come obiettivo di risolvere le disfunzioni neuro-muscolo-scheletriche del paziente. Tra gli obiettivi della Terapia Manuale ci sono sicuramente la diminuzione del dolore e il trattamento dell’infiammazione, il miglioramento della mobilità articolare, la riduzione delle tensioni muscolari e viscerali.
I metodi più conosciuti ed utilizzati in fisioterapia sono:
- Concetto Maitland
- Manipolazione Fasciale di Stecco
- Metodo McKenzie
- Metodo Kaltenborn
- Metodo Mulligan
- Strain-Counterstrain
I punti principali della Terapia Manuale
I punti principali di ogni metodo di Terapia Manuale sono i seguenti:
La prima valutazione.
Questo è il caposaldo di ogni concetto di terapia manuale. La valutazione è fondamentale per il fisioterapista al fine di trovare la causa del problema del paziente e poter indirizzare al meglio il trattamento. La valutazione viene eseguita in base a:
- Colloquio e anamnesi. Il fisioterapista attraverso domande specifiche e mirate sulla problematica del paziente e sugli eventuali traumi passati, riesce a formulare una o più ipotesi sull’origine del dolore/limitazione. In questo processo è sempre utile visionare i referti di eventuali esami strumentali come Risonanza Magnetica, RX o Ecografia.
- Test fisici. Tramite dei test attivi e/o passivi il fisioterapista conferma o modifica la sua ipotesi, ricreando il dolore del paziente oppure trovando limitazioni di movimento nelle zone indagate.
- Valutazione palpatoria. Questo è il momento in cui il terapista utilizza le mani per andare a ricercare sul paziente delle sensazioni tissutali che sono indice di disfunzione. L’obiettivo della ricerca tramite palpazione varia a seconda del metodo che si utilizza: è possibile trovare delle densificazioni della fascia, dei Tender Point, dei Trigger Point, rigidità articolari o altro. La valutazione palpatoria è l’ultima conferma che serve al fisioterapista per poter iniziare il trattamento di terapia manuale.
Il trattamento.
Una volta individuata e confermata la causa del problema, si procede con un trattamento mirato tramite tecniche manuali. Queste variano a seconda della metodologia di Terapia Manuale che si sta applicando e in base alla situazione clinica del paziente. Tendenzialmente, si utilizzeranno tecniche più delicate in uno stato infiammatorio acuto, mentre è possibile lavorare in maniera più intensa in una patologia sub-acuta o cronica.
Quali tecniche compongono il trattamento manuale
Possiamo dividere le tecniche di terapia manuale in due macro-gruppi:
Tecniche dirette di terapia manuale
Sono tutte quelle metodologie che prevedono tecniche manuali dirette sulla disfunzione. In questo gruppo troviamo le mobilizzazioni articolari, il trattamento dei Trigger Points, le manipolazioni vertebrali ad alta velocità (HVLAT), il trattamento delle densificazioni della fascia profonda, lo stretching, il massaggio, le trazioni, il pompage, il linfodrenaggio ecc.
Tecniche indirette di terapia manuale
Sono le tecniche principali del metodo osteopatico americano Strain-Counterstrain. Si tratta di una tecnica di medicina manuale indiretta e neurologica, che porta la struttura bersaglio in un posizionamento passivo in accorciamento specifico mantenuto per 90’’, al fine di arrestare e riprogrammare l’errata attività neurologica che mantiene la disfunzione in atto. Sono tecniche indolore per il paziente ma molto potenti, in quanto vanno ad agire in maniera profonda sui fusi neuromuscolari, spesso causa del dolore o delle tensioni del paziente.
Quali sono i disturbi comunemente trattati con la Terapia Manuale
Potenzialmente, tutte le sindromi che riguardano il sistema neuro-muscolo-scheletrico possono essere approcciate con la Terapia Manuale. Si possono valutare e trattare con successo le seguenti disfunzioni:
- Lombalgia e lombosciatalgia
- Cervicalgia e cervico-brachialgia
- Cefalea di origine cervicale
- Dolore alla spalla
- Dolore alle anche e zona del bacino
- Pubalgia
- Epicondilite
- Sacroileite
- Sindromi dolorose a carico del ginocchio
- Rigidità articolari
Tecniche fisioterapiche solitamente associate alla Terapia Manuale
La Terapia Manuale è un’ottima metodologia di valutazione e trattamento, ma non dobbiamo pensare che possa da sola risolvere ogni cosa. Infatti, per avere una risoluzione completa e più veloce oppure per evitare recidive, il trattamento manuale molto spesso viene associato ad altre tecniche fisioterapiche. Le più comuni sono:
- L’ Esercizio Terapeutico: Si tratta di esercizi attivi da eseguire sotto la supervisione del fisioterapista oppure in autonomia a casa, volti a rinforzare i muscoli deboli, rendere più flessibili quelli rigidi, migliorare la condizione cardiovascolare e la coordinazione, mobilizzare le articolazioni che ne hanno bisogno. Spesso è il complemento ideale ai trattamenti di Terapia Manuale.
- La Rieducazione Posturale: In molti casi, soprattutto per evitare recidive, si rende necessario migliorare la postura del paziente. La maniera migliore per farlo è tramite sedute 1-a-1 e utilizzando metodologie di rieducazione posturale come il metodo Mezieres, Souchard o Pancafit. Oltre a questo, viene insegnato al paziente quali posture evitare durante la vita quotidiana e strategie utili per migliorare l’ergonomia a lavoro.
- La Terapia Strumentale: Utilizzata soprattutto nelle fasi acute, come aiuto alla Terapia Manuale, per diminuire il dolore e/o la tensione. Le più utilizzate sono la TECAR, il LASER e gli Ultrasuoni.